16 research outputs found

    Temporary populations and sociospatial polarisation in the short-term city

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    Temporary populations – tourists, temporary stayers, non-resident students – constitute a substantial share of many cities’ inhabitants. Their implications are normally the object of separate research, about over tourism, studentification, transnational gentrification. When viewed from the perspective of the sociospatial relations those populations have in and with the city, many similarities emerge in their urban practices, socio economic characteristics, locational and housing preferences. The paper aims to contribute to recent attempts to avoid traditional categorisations and investigate jointly how the inflow of temporary inhabitants produces effects at the urban and sub-urban scales. The COVID-19 pandemic will then be used as a natural experiment to estimate how they distribute in the city of Rome, Italy, which is crucial to a better understanding of their impact. Temporary populations, we argue, are a very visible source of both hard and soft urban changes, and a major driver of not only neighbourhood change but sociospatial polarisation at the whole city scale. The pandemic also offers an occasion to see how dependent cities are on temporary inhabitants and to reflect upon the ambivalence in how they see those populations as either a gain or a burden, something they struggle to attract or as a source of tensions and opposition

    Sujetos, efectos y prácticas urbanas de las poblaciones temporales. El caso de Roma.

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    Esta tesis doctoral explora el tema del vivir temporalmente en las grandes ciudades contemporáneas, en particular las del sur de Europa y explorando Roma como caso de estudio específico. Me refiero a formas de movilidad voluntaria, en las que la transitoriedad es una elección. Me dedico principalmente a categorías como los turistas, los estudiantes no residentes, los migrantes laborales temporales y los emigrantes de estilo de vida, es decir, grupos que permanecen en determinadas zonas urbanas durante unos días, meses o años, sin la intención o posibilidad de trasladarse allí de forma permanente. Analizo conjuntamente estas categorías a través del concepto de poblaciones temporales

    Soggetti, effetti e pratiche urbane delle popolazioni temporanee. Il caso di Roma

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    La tesi dottorale approfondisce il tema dell’abitare temporaneo nelle grandi città contemporanee, in particolar modo quelle del Sud Europa e Roma quale caso studio specifico. Faccio riferimento a forme di mobilità volontaria, in cui la transitorietà è una scelta. Tratto soprattutto categorie quali i turisti, gli studenti fuori sede, i migranti temporanei per lavoro, i lifestyle migrants, ovvero gruppi che insistono su determinate aree urbane per pochi giorni, mesi o anni, senza l’intenzione o la possibilità di trasferirvisi definitivamente. Analizzo congiuntamente queste categorie attraverso il concetto di popolazioni temporanee. Questa dicitura non è particolarmente diffusa in letteratura. I gruppi da cui è composta questa categoria sono però oggetto di molte ricerche, soprattutto nell’ambito degli studi urbani, ma non vengono considerati congiuntamente, bensì più in forma frammentaria. I principali filoni di studio sul tema sono la turistificazione, la studentificazione, la migrazione temporanea per lavoro, la lifestyle migration e le diverse sfumature del processo di gentrificazione associate a questi fenomeni. Le popolazioni trattate dai diversi studi sono distinte principalmente sulla base delle motivazioni che le portano a muoversi in un determinato luogo, come il turismo, lo studio, il lavoro o la ricerca di esperienze. In questa ricerca propongo la categoria concettuale di popolazioni temporanee quale termine sotto il quale ricomprendere l’insieme di questi gruppi. Le popolazioni temporanee, seppur comprendendo sottogruppi molto eterogenei tra loro, hanno delle caratteristiche in comune che le rendono un insieme che è interessante da studiare, soprattutto in alterità e complementarità rispetto alla popolazione residente. La letteratura dimostra le particolarità di questi gruppi sotto diversi aspetti, per molti versi comuni, quali la giovane età, il potere acquisitivo tendenzialmente superiore a quello dei residenti dei quartieri in cui si si insediano, i comportamenti volti al consumo, le loro particolari preferenze localizzative e di tipologia del domicilio, l’uso dello spazio pubblico, la partecipazione nella politica locale, gli effetti economici in termini di occupazione e produzione di valore aggiunto. La distinzione tra popolazione residente e non è rilevante per la comprensione di fenomeni urbani e dell’equilibrio a cui dà luogo (Martinotti, 1993), ad esempio in termini di composizione sociale, pratiche dell’abitare e prospettive di sviluppo. Nonostante la natura di questa popolazione la renda difficile da catturare attraverso fonti statistiche, l’integrazione di diversi registri rende possibile una quantificazione e qualificazione del fenomeno. Nel caso di Roma i registri con dati relativi a tipologie di mobilità temporanea restituiscono il quadro proposto dalla letteratura secondo cui i soggetti mobili per studio provengono da famiglie con titoli di studio e redditi elevati e i soggetti mobili per lavoro, rispetto alla forza lavoro locale, hanno un’età inferiore, salari superiori e ricoprono maggiormente incarichi dirigenziali. Viene quindi confermata l’ipotesi che si tratti di sottopopolazioni avvantaggiate dal punto di vista socioeconomico e quindi una loro concentrazione spaziale in aree centrali può avere effetti nefasti dal punto di vista della giustizia socio-spaziale. L’analisi della distribuzione spaziale è stata possibile attraverso dati della piattaforma Facebook in occasione delle straordinarie misure di limitazione della mobilità dovute alla pandemia da Covid-19, che ha registrato il calo percentuale di utenti presenti rispetto allo stesso momento nei tre mesi che precedono il giorno di riferimento. I dati analizzati dimostrano che la concentrazione e la centralità sono dimensioni interconnesse e definitorie della localizzazione di popolazioni temporanee, in linea con altri casi studio di grandi città europee. Un altro passaggio della ricerca è un’indagine ad hoc con metodi misti, per indagare aspetti più soggettivi e altrimenti non conoscibili, come le motivazioni, emozioni, esperienze, pratiche abitative e prospettive future di soggetti che sperimentano un periodo di vita a Roma. In conclusione, la temporaneità si rivela come un’utile categoria esplicativa di diversi flussi di mobilità che caratterizzano la contemporaneità. La città a breve termine che ne consegue cela dinamiche di potere tra gruppi sociali, con difficoltà nel creare benessere diffuso ed è soggetta al cortocircuito

    Tesis doctoral: Sujetos, efectos y prácticas urbanas de las poblaciones temporales. El caso de Roma

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    Brollo, Barbara. Sujetos, efectos y prácticas urbanas de las poblaciones temporales. El caso de Roma. Università degli studi di Roma “La Sapienza" (Italia), mayo 2022. Director: Prof. Filippo Celata

    Mobilità e temporaneità: i risvolti sull'abitare

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    Tra le svariate gemmazioni sorte dal paradigma della mobilità, sono pochi gli studi sul tema della “temporaneità”, che è strettamente legato a quello di mobilità, soprattutto rispetto al concetto degli “ancoraggi”. La mobilità, infatti, è caratterizzata da soste e pause, durante le quali i soggetti influenzano i luoghi in cui sono di passaggio. In questo contributo traccio alcune considerazioni sull’impatto dell’abitare temporaneo. Turisti, studenti non residenti, stagisti, persone in cerca di esperienza: sono popolazioni mobili, definibili anche come temporanee rispetto al luogo in cui transitano. Tra punti in comune e differenze, spicca la necessità di alloggi specifici e altri bisogni, desideri e comportamenti che possono costituire una competizione per l’uso delle risorse urbane con la popolazione residente, più sedentaria

    Soggetti, effetti, luoghi e pratiche urbane delle popolazioni temporanee. Il caso di Roma

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    L’oggetto di ricerca della mia tesi dottorale sono le popolazioni temporanee in contesti urbani. Nella letteratura sugli studi urbani si trattano, in forma per lo più separata, diverse forme di abitare temporaneo, come quelle legate a turismo, studio, lavoro e ricerca di esperienze. Nonostante le forti differenze tra questi gruppi, propongo la temporaneità come dimensione che le accomuna in una macro-categoria definibile come popolazioni temporanee. Attraverso metodi quantitative e qualitativi, presento fonti informative, stime numeriche, caratteristiche socio-economiche e tendenze spaziali di questa categoria nello specifico caso studio di Roma. Questi dati sono utili per discutere l’impatto di questi gruppi sulle dinamiche abitative, economiche e sociali o, più in generale, sul modello di sviluppo della città

    Tesis doctoral: Sujetos, efectos y prácticas urbanas de las poblaciones temporales. El caso de Roma

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    Brollo, Barbara. Sujetos, efectos y prácticas urbanas de las poblaciones temporales. El caso de Roma. Università degli studi di Roma “La Sapienza" (Italia), mayo 2022. Director: Prof. Filippo Celata

    Sguardi sulla periferia (dis)umana: riflessioni intorno alla mostra fotografica “Roma” di Massimo Siragusa.

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    Recensione della mostra fotografica 'Roma' di Massimo Siragusa, ospitata dal museo di Roma in Trastevere dal 16/10/2020 al 14/03/2021

    The Brazilian Amazon: a Resource Curse or Renewed Colonialism?

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    The aim of this paper is to highlight the effect of the endowment of resources on development through the analysis of the impact of national strategy, both at a regional and local level. The research focuses on the Legal Amazon†, through the georeferenced analysis of socio-economic data from the last three censuses (1991, 2000 and 2010), in order to demonstrate how the Brazilian national energy strategy is contributing to the perpetuation of the phenomenon of the endowment trap‡ at a regional level. Despite boosting the national growth, the concentration of sector-based projects in resource-abundant areas is unable to eradicate inequalities, which in turn perpetuates the path dependence§

    Dopo la gentrificazione. Un quartiere laboratorio dalla crisi economica all'abitare temporaneo

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    Cosa c’è dopo la gentrificazione? Le scienze sociali hanno analizzato i processi di gentrificazione, ma cosa avviene in un quartiere quando essa entra in crisi e si arresta? Lo studio del quartiere romano di San Lorenzo ci permette di rispondere a questa domanda, che investe molte città italiane e, più in generale, dell’Europa mediterranea. La crisi economica scoppiata nel 2008 ha prodotto anche una crisi dell’urbano, che ha colpito in particolare le zone della città precedentemente «valorizzate». San Lorenzo non è solo un quartiere, ma il simbolo di una certa idea di città. È infatti il quartiere universitario della capitale, ma anche quello dei movimenti e della partecipazione politica. Un quartiere che, proprio a causa dei processi gentrificatori, si è svuotato di abitanti e poi di attività sociali. Un quartiere divenuto, come si legge negli annunci delle agenzie immobiliari, «a uso investimento», per cui la casa non è più collegata all’abitare stanziale ma a quello temporaneo
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