5 research outputs found

    Umanit\ue0 disumanata

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    Il saggio prende in esame da una prospettiva psicoanalitica il problema dell'"umanit\ue0 disumanata" attraverso un'analisi simbolica dello spettacolo "Santa Giovanna dei Macelli" di Bertolt Brecht per la regia di Luca Ronconi

    Da Edipo a Narciso: "La compagnia degli uomini" di E. Bond

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    Il saggio prende in esame le forme psichiche e relazionali del post-moderno e post-capitalismo attraverso l'analisi dello spettacolo "La compagnia degli uomini" di E. Bond, regia di L. Ronconi

    Sinergie tra teatro e lavoro. "La compagnia degli uomini" di E. Bond per la regia di L. Ronconi.

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    Come pu\uf2 il teatro, in quanto cantiere dell\u2019ars una che chiama in causa sensi e intelletto, aiutare a rappresentare e interpretare la crisi che stiamo vivendo? Come possono i grandi testi della drammaturgia e le tecniche teatrali intervenire all\u2019interno di un orizzonte economico-sociale in continua trasformazione e concorrere a trasformarlo? Il volume muove da queste domande per rendere conto di un progetto formativo-culturale organizzato dal Centro di Iniziativa e Cultura Teatrale Mario Apollonio dell\u2019Universit\ue0 Cattolica di Milano in collaborazione col Piccolo Teatro di Milano: un progetto che ha visto coinvolti studenti e docenti di diverse universit\ue0 e di differenti settori disciplinari (dalle arti all\u2019economia, dalla psicologia alla sociologia) intorno allo spettacolo "La compagnia degli uomini" di E. Bond, per la regia di L. Ronconi (2011). Nello specifico il volume raccoglie interviste, saggi e altri contributi che analizzano da diversi punti di vista alcune delle tematiche pi\uf9 scottanti sollevate dall\u2019opera; come il rapporto tra etica ed economia, umanesimo e impresa

    Il lavoro \ue8 di scena. \u201cSanta Giovanna dei Macelli\u201d di B. Brecht per la regia di L. Ronconi.

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    \u201cSalvo brevi episodi, tutto il nostro teatro \ue8 borghese, quasi come poteva esserlo il salotto di un sottoprefetto sotto Luigi Filippo\u201d. Barthes scrive queste righe nel 1955 rintracciando in Bertolt Brecht l\u2019autore capace di \u201cattaccare, in un primo movimento di igiene pubblica, queste collusioni naturali tra la drammaturgia regnante e i miti dell\u2019ordine\u201d. Sessant\u2019anni sono passati e molte cose sono cambiate, dentro e fuori il teatro. Oggi come allora si sente tuttavia l\u2019esigenza di una scena in grado di riflettere maggiormente il presente, capace di intercettare e rilanciare le grandi domande del nostro tempo. La messinscena dell\u2019opera brechtiana Santa Giovanna dei Macelli per la regia di L. Ronconi (2012) ha offerto l\u2019occasione per mettere a fuoco alcuni di questi nodi problematici coinvolgendo studenti, docenti e professionisti (da studiosi di teatro a psicologi e economisti, da giuristi a teologi) in un progetto di ricerca dal titolo Teatro e lavoro organizzato dal Centro di Iniziativa e Cultura Teatrale Mario Apollonio dell\u2019Universit\ue0 Cattolica di Milano in collaborazione col Piccolo Teatro. Nello specifico il volume ripercorre il percorso svolto (che ha visto i ragazzi interrogarsi anche su altri due spettacoli gravitanti sul tema del lavoro e prodotti dallo Stabile milanese nel medesimo anno \u2013 ovvero Settimo. La fabbrica e il lavoro per la regia di S. Sinigaglia e Mani grandi, senza fine di e con L. Curino) e raccoglie interviste, saggi e altri contributi che analizzano da diversi punti di vista alcune delle questioni pi\uf9 attuali sollevate dal capolavoro brechtiano
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