156 research outputs found

    Autoriciclaggio

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    L'introduzione del delitto di autoriciclaggio ha indubbiamente rappresentato un momento di rottura rispetto alla nostra tradizione di non punire l'autore o il concorrente nel delitto presupposto. La formulazione normativa dell'art. 648-ter.1. c.p. ha subito sollevato numerose e delicate questioni interpretative: dalla definizione del perimetro della fattispecie; al ruolo della clausola di non punibilit\ue0 di cui al quarto comma della disposizione; ai rapporti tra riciclaggio e autoriciclaggio, per citarne solo alcuni. L'obiettivo del presente lavoro \ue8 quello di affrontare, muovendo da un'analisi degli elementi costitutivi del delitto in esame, tali nodi interpretativi, cercando di prospettare delle soluzioni in linea con il nuovo assetto di disciplina prefigurato dal legislatore

    Deflazione e obblighi di penalizzazione di fonte UE

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    Deflazione e obblighi di penalizzazione di fonte UE sono concetti antinomici? In altre parole, i vincoli di penalizzazione di fonte UE sono una causa dell'inflazione penalistica che affligge il nostro sistema e che \ue8 stigmatizzata in tutte le occasioni di dibattito pubblico? Il lavoro si propone di dare risposta a tali quesiti, guardando certo agli obblighi di penalizzazione previsti dal nuovo assetto delineato dal Trattato di Lisbona, ma non dimenticando gli obblighi di tutela adeguata che continuano a rappresentare una via 'silenziosa' di ingresso di nuove fattispecie di reato nel nostro ordinamento

    La Tela di Penelope. La riforma della diffamazione nel Testo unificato approvato dalla Camera il 24 giugno 2015

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    La riforma del delitto di diffamazione \ue8 da tempo nell'agenda del legislatore: alcuni anni addietro sembrava si fosse giunti all'approvazione definitiva del Testo unificato all'esame delle Camere, ma poi, ancora una volta, l'iter si interruppe e la questione fu rimessa al nuovo Parlamento. Di recente il tema \ue8 tornato di stringente attualit\ue0 per effetto della 'pressione' esercitata dalla giurisprudenza della Corte EDU rispetto alla previsione nelle legislazioni nazionali di pene detentive per fatti di diffamazione. Ad alimentare il dibattito sulla revisione complessiva della disciplina di settore dovrebbe poi concorrere la trasformazione dell'ingiuria in illecito punitivo civile ad opera del d.lgs. n. 7 del 2016. L'obiettivo del lavoro \ue8 di fare il punto sul percorso riformatore, analizzando il Testo unificato approvato dalla Camera nel giugno del 2015, e ora all'esame del Senato, per metterne in risalto luci e ombre, al contempo prospettando una diversa direttrice di riforma

    La particolare tenuit\ue0 del fatto ex art. 131-bis c.p.: una figura sotto assedio

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    L\u2019inserimento dell\u2019istituto della particolare tenuit\ue0 del fatto nell\u2019impianto codicistico ha rappresentato un\u2019importante novit\ue0 della strategia di depenalizzazione avviata dal legislatore con la l. n. 67 del 2014. Il lavoro si propone di fare un bilancio delle attuali condizioni di salute dell\u2019art. 131 bis c.p., formulandosi nella parte finale alcune proposte de iure condendo.The introduction of the \u2018particular tenuity of the fact\u2019 in the Italian Criminal Code (Art. 131 bis) has been an important innovation in the decriminalization strategy started with the Law no. 67 of 2014. This article is aimed at assessing the current \u2018health\u2019 status of Art. 131 bis, formulating some proposals de iure condendo in the conclusions

    Clinical biomarkers in brain injury: a lesson from cardiac arrest.

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    Cardiac arrest (CA) is the primary cause of death in industrialized countries. Successful resuscitation rate is estimated of about 40%, but a good neurological outcome remains difficult to achieve. The majority of resuscitated victims suffers of a pathophysiological entity termed as "post resuscitation disease". Today's efforts are mainly pointed to the chain of survival, often devoting less attention to post-resuscitation care. Resuscitated patients are often victims of nihilistic therapeutic approach, with clinicians failing to promptly institute strategies that mitigate the ischemia-reperfusion injury to vital organs. Only after 72 hours prognostication can be realistically attempted. Neurological evaluation relies on a combination of clinical, instrumental and laboratoristic parameters, since no one alone holds a specificity of 100%. Biochemical markers, such as neuron specific enolase and S-100b, may contribute to predict prognosis after CA. To the contrary, when used individually the necessary precision remains poorly characterized. Biochemical studies suffer from substantial methodological differences hampering attempts to summarize their findings. We review the information available on biochemical markers of brain damage for neurological prognostication after CA

    Vitamin D status and the relationship with bone fragility fractures in HIV-infected patients: A case control study

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    HIV-infected patients show high risk of fracture. The aims of our study were to determine the prevalence of vertebral fractures (VFs) and their associations with vitamin D in HIV patients. 100 patients with HIV infection and 100 healthy age-and sex-matched controls were studied. Bone mineral density was measured by quantitative ultrasound at the non-dominant heel. Serum osteocalcin and C-terminal telopeptide of collagen type 1 served as bone turnover markers. Bone ultrasound measurements were significantly lower in patients compared with controls (Stiffness Index (SI): 80.58 ± 19.95% vs. 93.80 ± 7.10%, respectively, p < 0.001). VFs were found in 16 patients and in 2 controls. HIV patients with vertebral fractures showed lower stiffness index (SI) (70.75 ± 10.63 vs. 83.36 ± 16.19, respectively, p = 0.045) and lower vitamin D levels (16.20 ± 5.62 vs. 28.14 ± 11.94, respectively, p < 0.02). The majority of VFs (87.5%) were observed in HIV-infected patients with vitamin D insufficiency, and regression analysis showed that vitamin D insufficiency was significantly associated with vertebral fractures (OR 9.15, 95% CI 0.18-0.52, p < 0.04). VFs and are a frequent occurrence in HIV-infected patients and may be associated with vitamin D insufficiency
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