117 research outputs found

    Immaginare il porto/immaginare Trieste. Strategie portuali, geografie dei traffici e saturazione del territorio e dello spazio ecologico

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    The paper proposes an analysis of some traditional ideas of the historical research about the port of Trieste, as for instance the role of Habsburg monarchy in the development of the port and of the town, and the turning-point of First World War. The importance of examining such concepts its great, because they are still used in the elaboration of development strategies for the city.Si propone una analisi di alcuni concetti tradizionali della ricerca storica sul porto di Trieste, come il ruolo della monarchia absburgica nello sviluppo del porto e della città e la svolta rappresentata dalla Prima guerra mondiale. È importante esaminare tali concetti, poiché essi sono tuttora impiegati nell’elaborazione di strategie di sviluppo della città

    Frantumi. Cittadinanze, diritti e spazi dall’Antico regime alla crisi globale

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    Prima dell'affermazione della cittadinanza europea creata dagli eventi della Rivoluzione Francese e della sua narrazione intrecciatasi alla supremazia delle nazioni e ai confini e alle omogeneità fordiste, la cittadinanza si è presentata differenziata, scindibile e plurima e spesso è stata affiancata da altri modelli di relazioni territorio/diritti e di accesso alle relazioni materiali e immateriali, quali la residenza e la nascita. Questo, inoltre, è avvenuto in quadro di relazioni dense e fluide tra le comunità cittadine e le istanze istituzionali ad esse superiori. Costruita in tal modo, la cittadinanza 'europea' viene sottoposta a enormi tensioni dalla crisi delle nazioni, dallo sviluppo delle nuove forme dell'economia globale e dalle crisi/ristrutturazioni che lo accompagnano. La cittadinanza, così, muta e perde le sue capacità di organizzazione e le sue caratteristiche di unicità. Si frantuma in diritti scomponibili e assume fluidità di funzioni e utilizzi presentandosi da un lato come meno capace di difendere diritti, dall'altro come possibile elemento di strategie individuali complesse. Inoltre, nel gioco stato, città e entità sovrastatali, muta nuovamente ruolo e posizione.. Nel frattempo le prossimità, omogeneità, gerarchie e somiglianze prima richieste e viste come elemento fondante della cittadinanza perdono centralità e si diffondono i nuovi modi di misurazione e riconoscimento propri dell'economia globale.Prior to the affirmation of the European citizenship created by the events of the French Revolution and of its narration weaved in with the supremacy of nations, the borders and the fordist homogeneity, the citizenship has presented itself as differentiated, separable and numerous and often it has been joined by other models of relation law/territory and of access to material and immaterial relations such as birth and residence. That, moreover, has taken place within the frame of thick and fluid relations between the city communities and the institutional petitions above them hierarchically. Built in such a such a way the European citizenship undergoes enormous tensions deriving from the crisis of nations, the development of new forms of global economy and the crisis/restorations accompanying it. The citizenship thus mutates and loses its organizing abilities and its elements of uniqueness. It breaks down into decomposable law and acquires fluidity of function and use by presenting itself partly as less capable of defending rights and partly as possible element of individual and complex strategies. Moreover it changes again its position during the state, city and above state entity play. Meanwhile the proximities, homogeneities, hierarchies and similarities that were once requested and seen as founding element of the citizenship now lose their central role and new methods of measurement and recognition belonging to the global economy start to spread

    The Barbican of Europe. The Plague of Split and the Strategy of Defence in the Adriatic Area between the Venetian Territories and the Ottoman Empire (Eighteenth Century)

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    The \u201cBarbican of Europe\u201d. The plague of Split and the strategy of defence in the Adriatic area between the Venetian territories and the Ottoman empire (Eighteenth century) In 1731 Split, a Dalmatian port under the rule of Venice, and its province were struck by the plague which, according to the Venetian magistrates, had arrived transported by infected merchandise coming from Jaice, an Ottoman domain. With the onset of the epidemic the Venetian authorities sent Simone Contarini, Governor-General in Dalmatia and Albania, with the task of blocking the spread of the epidemic. This article focuses on such an outbreak. The goal is to evaluate the impact made by the institutions on the spreading of the plague and discover what that could reveal about the biological environment. Highlighting the ways in which the risk was constructed socially allows us to advance hypotheses on the spreading of the plague, giving us a way to identify the actors capable of introducing and/or avoiding the norms. The analysis of anthropic factors (institutional behaviours and interventions) side by side with biological factors allows us to offer explanations able to shed some light on the apparently casual ways with which, in the context of Venetian health policies, the plague struck or spared cities, villages, homes and families. Riassunto L\u2019Antemurale d\u2019Europa. La peste a Spalato e la strategia di difesa nell\u2019area adriatica tra i domini veneziani e l\u2019Impero ottomano (XVIII secolo) In 1731 Split, un porto della Dalmazia sotto il controllo di Venezia, e il suo territorio furono colpiti da una pestilenza che, stando ai magistrati veneziani, era stata trasportata da merci infette provenienti da Jaice, un possedimento ottomano. All\u2019inizio dell\u2019epidemia le autorit\ue0 veneziane inviarono Simone Contarini, Governatore Generale della Dalmazia e dell\u2019Albania, con il compito di arrestarne la diffusione. Questo articolo \ue8 dedicato a questa pestilenza. L\u2019obiettivo \ue8 valutare l\u2019impatto dell\u2019azione delle istituzioni sulla diffusione della peste e mettere in luce quanto ci\uf2 rivela circa l\u2019ambiente biologico. Evidenziare le modalit\ue0 con cui il rischio veniva costruito socialmente consente di avanzare ipotesi sulla diffusione della peste, fornendoci un modo per identificare gli attori capaci di introdurre e/o ignorare norme e decreti. L\u2019analisi dei fattori antropici (comportamenti e interventi istituzionali) assieme a quelli biologici ci consente di offrire spiegazioni atte a gettare un po\u2019 di luce sulle modalit\ue0 apparentemente casuali con cui, nel contesto delle politiche sanitarie veneziane, la peste colpiva o risparmiava citt\ue0, villaggi, abitazioni e famiglie

    Politiche del lavoro / amministrare per il lavoro. Ipotesi, prospettive e scenari per il Friuli Venezia Giulia

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    Le trasformazioni dell’economia globale e le dinamiche della crisi sistemica hanno avuto profonde ripercussioni sul lavoro. Utilizzando gli strumenti analitici propri della storia e della storia economica, gli autori tratteggiano il contesto economico della regione Friuli Venezia Giulia, ricostruendone specificità, percorsi, vischiosità e miti. Il quadro così delineato diventa lo scenario in cui ipotizzare, nel nuovo contesto globale, esiti e modi delle possibili politiche del lavoro messe in campo dall’amministrazione pubblica. Esiti e modi analizzati partendo da una lettura complessa delle relazioni che intercorrono tra la sfera dell’amministrazione, nei diversi livelli, e quella della politica. L’attenzione si focalizza sugli strumenti analitici piuttosto che sugli aspetti descrittivi.The mutations of global economy and the dynamics of the systemic crisis have carried deep repercussions upon labour. Through the use of analytical tools belonging to history as well as economic history the authors sketched the economic context of the Friuli Venezia Giulia region retracing its specificities, routes, viscosity and myths. Such description becomes the backdrop against which one can hypothesize, within this new global context, ways and outcomes of the possible politics of labour set in action by the public administration. Ways and outcomes that have been analysed starting from a complex reading of the relations weaved between the administration, in all its different levels, and the political scene. The focus is on the analytical tools rather than the descriptive aspects

    Conclusioni

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