5 research outputs found

    Lineamenti tardomoderni di storia della filosofia contemporanea

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    Saggi su Dilthey, Peirce, Meinong, Labriola, Vailati, Croce, Schlick, Reichenbach, M. M. Rossi, Horkheimer, Cioran, Pareyson, U. Scarpell

    Ontopoiesi, autopoiesi. sistemi biologici e giustizia

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    Si documenta il tentativo di numerosi studiosi di varia provenienza e cultura, di inventariare le risorse teoretico-metafisiche ancora disponibili nella nuova situazione di pensiero, da J. Habermas denominata “post-metafisica”. Inediti sentieri-di-senso ne sono emersi, certo ancora privi di quella esplicita capacità di complessiva articolazione dell’orizzonte ontologico, che solo una nuova sistematica metafisica potrà fornire, ma già reale auspicio del prossimo New Enlightenment, annunciato da Anna-Teresa Tymieniecka. Anche alla sua fenomenologia della vita attinge la presente ricerca, nell’intento di contribuire validamente alla ricostruzione di un orizzonte d’essere adeguato alle sfide dei nostri giorni

    Vie della fenomenologia nella post-modernit\ue0. Confronto con la fenomenologia della vita di A.-T. Tymieniecka

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    Da quando Fran\ue7ois Lyotard ha rilevato l\u2019affermarsi post-moderno dell\u2019incredulit\ue0 nei confronti delle meta-narrazioni di legittimazione dei saperi moderni, sempre pi\uf9 pressante si \ue8 fatta l\u2019esigenza di inventariare le risorse teoretico-metafisiche ancora disponibili nella nuova situazione di pensiero, da J. Habermas denominata \u201cpost-metafisica\u201d. Di tale esigenza si sono fatti interpreti l\u2019International Society for Phenomenology and the Sciences of Life, affiliata al World Phenomenology Institute e presieduta da Francesco Totaro dell\u2019Universit\ue0 di Macerata, il Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche (CIRF) di Roma, guidato da Angela Ales Bello dell\u2019Universit\ue0 del Laterano e il Centro Studi e Ricerche \u201cEdith Stein\u201d (CSES) di Roma, diretto da Anna Maria Pezzella dell\u2019Universit\ue0 del Laterano, quando nel 2010 hanno diramato il call for papers per il Convegno Internazionale: \u201cSentieri fenomenologici nella Post-Modernit\ue0. Confronto con la fenomenologia della vita di Anna-Teresa Tymieniecka\u201d/Phenomenological Paths in Post-Modernity. A comparison with the Phenomenology of Life of Anna-Teresa Tymieniecka, che si sarebbe tenuto a Roma, presso l\u2019Auditorium della Pontificia Universit\ue0 \u201cAntonianum\u201d, dal 13 al 15 gennaio 2011. L\u2019iniziativa ricevette il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana, dell\u2019Ambasciata della Repubblica Federale Tedesca in Italia, dell\u2019Universit\ue0 di Macerata e dell\u2019Universit\ue0 di Bari. Il Dipartimento di Filosofia e Scienze umane dell\u2019Universit\ue0 di Macerata, oggi Sezione del Dipartimento di Studi Umanistici, il World Phenomenology Institute, Banca Intesa e Banca delle Marche apportarono il loro fondamentale sostegno e contributo. Gli studiosi partecipanti furono invitati a cogliere e ad individuare inediti sentieri-di-senso nella \u201cliquida\u201d compagine culturale del nostro tempo, che trova le funzioni e le strutture di pensiero consolidate impotenti ad afferrarla e comprenderla. E poich\ue9 J. Habermas aveva pure evidenziato quanto la flessione fenomenologica della teoresi mantenesse tuttora la vitalit\ue0 per nuove germinazioni di senso, al contrario della filosofia analitica, dello strutturalismo e del neo-marxismo gi\ue0 da tempo giunti al loro \u201cpostismo\u201d, nel call for papers del convegno romano si richiese anche di privilegiare il confronto con le prospettive fenomenologiche pi\uf9 recenti e innovative, tra le quali spiccava la fenomenologia della vita di Anna-Teresa Tymieniecka. A tutta prima, l\u2019impresa sembrava non solo provocatoria ma addirittura disperata: come dalla dominante mentalit\ue0 tardo-novecentesca, neo-positivistica, decostruttivistica, nichilistica, sarebbe potuta scaturire qualche novit\ue0 relativamente al rinvenimento di un logos unitario, capace di ritessere una rete di senso per il complesso della viva esperienza umana e dell\u2019essere tutto? Invece proprio questo \ue8 accaduto e la Post-Modernit\ue0 \u2013 fin qui caratterizzata filosoficamente solo dalla caduta in disuso delle grandi narrazioni di senso e quindi dalla perdita, da parte dei fenomeni, della rete teoretica che fino a quel momento li \u201csalvava\u201d dalla dispersione, dalla frammentazione e dalla incomunicabilit\ue0 reciproca \u2013 si \ue8 rivelata essere l\u2019incubatrice di nuovi sentieri di senso, certo ancora privi di quella esplicita capacit\ue0 di complessiva articolazione dell\u2019orizzonte ontologico, che solo una nuova sistematica metafisica potr\ue0 fornire, ma gi\ue0 reale auspicio di un prossimo New Enlightenment. La stessa qualit\ue0 post-metafisica della teoresi post-moderna \ue8 cos\uec cambiata di segno, nella misura in cui, sulle dinamiche correnti, applicate a polverizzare l\u2019edificio ontologico-metafisico, divenuto ormai heideggerianamente mero ricettacolo della semplice presenza dell\u2019ente, e/o a gettarsi alle spalle la metafisica, quale stadio superato del sapere, soppiantato da quello scientifico-positivo, si \ue8 rilevato, piuttosto, l\u2019imporsi crescente dell\u2019intenzione di ripensare la metafisica sia per rinnovarne l\u2019impresa originaria di trovare un senso ai fenomeni sia anche per approfondire la questione metafisica del senso e far progredire la ricerca fenomenologica del senso del senso
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