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    ASPETTI FISIOLOGICI E QUALITATIVI NEL PROCESSO DI MATURAZIONE DI ALCUNE CULTIVAR DI PESCO (Prunus persica L. Batsch) IN POST-RACCOLTA ED IN IV GAMMA

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    L’importanza della peschicoltura siciliana è evidenziata dalla percentuale dell’ 8% con cui concorre la superficie peschicola italiana e da un ampio assortimento varietale, connotato dalla rilevante presenza di genotipi autoctoni, che godono di un notevole successo commerciale. In tale contesto, per le loro pregevoli caratteristiche organolettiche, legate all’aroma e al flavour persistenti, si collocano le produzioni peschicole dei Monti Sicani, commercializzate con il termine di “Pesca di Bivona” e le cv della “Pesca di Leonforte”, oggetto della presente trattazione e in precedenza di altre ricerche (Caruso et al., 1983; Baratta et al., 1986; Marchese et al., 2006; Montevecchi et al., 2012; Scordino et al., 2012). L’interesse dei produttori e dei ricercatori verso tali produzioni, è legato non solo alle pregevoli proprietà organolettiche dei frutti, ma anche alla presenza di cultivar a polpa bianca e gialla con un calendario di maturazione che va da fine Giugno alla II° decade di Ottobre. Della “Pesca di Bivona” che include le cultivar Murtiddara, Bianca, Agostina e Settembrina e della “Pesca di Leonforte” che include le cultivar Settembrina, Giallone e Ottobrina, si ignorano, gli aspetti fisiologici della fase di post raccolta e l’attitudine alla trasformazione in IV gamma. Il primo obiettivo della tesi di dottorato è stato, quindi, quello di studiare le caratteristiche delle cultivar della “Pesca di Bivona” durante la fase di maturazione in pianta ed i principali aspetti dei frutti di diversa fenologia di maturazione delle cultivar Bianca (a maturazione medio-tardiva) e Settembrina (extra-tardiva) durante la frigoconservazione, utilizzando tecniche di valutazione non distruttiva, e basate sulla tecnologia del DA-Meter (Noferini et al., 2010), per una più razionale programmazione della fase di post-raccolta. Ulteriore obiettivo è stato quello di verificare la maggiore o minore attitudine alla trasformazione in IV gamma delle cultivar della “Pesca di Bivona” e della “Pesca di Leonforte”, tramite uno screening varietale. E’ stata, infine, valutata la possibilità di utilizzare trattamenti antiossidanti e fisici per aumentare la shelf- life delle cultivar Settembrina di Bivona e Settembrina e Ottobrina di Leonforte. La sperimentazione condotta nei tre anni ha accertato: • che le quattro cultivar della popolazione “Pesca di Bivona” (Murtiddara, Bianca, Agostina e Settembrina) hanno una polpa non fondente; • che esiste una certa analogia tra la cultivar precoce (Murtiddara) e quella tardiva (Settembrina), cosi come tra le due cultivar a maturazione intermedia (Bianca)e medio-tardiva(Agostina). per quanto concerne la quantità di zuccheri (SST) accumulati nelle ultime fasi della maturazione Gli studi hanno inoltre dimostrato che è possibile conservare alcune cultivar quali Bianca e Settembrina della popolazione “Pesca di Bivona” a 0 °C con RH a 95% per 28 giorni, senza rilevare alcuna fisiopatia causata dalle basse temperature. Gli studi relativi agli aspetti fisiologici delle cv “Pesca di Bivona” e “Pesca di Leonforte” in IV gamma hanno rilevato un’elevata variabilità cromatica, tra queste, dopo l’esecuzione del taglio. Lo screening varietale ha messo in luce che le cultivar Settembrina a polpa bianca (Pesca di Bivona) e Settembrina a polpa gialla (Pesca di Leonforte) presentano una maggiore predisposizione alla trasformazione di IV gamma, poiché nell’arco di una settimana, se sottoposte ad una temperatura di 5 °C, appalesano impercettibili modificazioni cromatiche. L’utilizzazione di antiossidanti costituiti da una soluzione al 2% di acido ascorbico e 1% di lattato di calcio ha messo in evidenza che la conservazione della cv Settembrina di Bivona, in atmosfera passiva consente di mantenere le proprietà organolettiche per 7 giorni, mentre tali proprietà in atmosfera ambiente si riducono a 5 giorni. Sulle cv Settembrina e Ottobrina (a polpa gialla) in IV gamma, trattate con gli antiossidanti, si è avuto un aumento significativo di vitamina C. Sulle cv Settembrina e Ottobrina della “Pesca di Leonforte” il contenuto di vitamina C ha mantenuto i suoi valori rispettivamente fino a 12 e 7 giorni di shelf-life. Infine, la nostra ricerca ha dimostrato di potere prolungare l’offerta delle produzioni peschicole da noi studiate per il consumo fresco, fino al raggiungimento dei mercati nazionali ed europei. La possibilità di estendere la vita postraccolta di questa tipologia di frutti consente di sfruttare un importante e remunerativo segmento di mercato con un prodotto ready to use a polpa gialla o bianca, in grado di mantenere elevate caratteristiche sensoriali e nutraceutiche anche dopo una settimana di conservazione

    Calcium Ascorbate Coating Improves Postharvest Quality and Storability of Fresh-Cut Slices of Coscia and Abate Fétel Pears (Pyrus communis L.)

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    Flesh firmness is closely related to fruit ripeness and is typically a reliable indicator of shelf-life potential so it could be considered a crucial quality index for the determination of pear quality. Flesh softening after cutting could considerably affect consumer acceptance of fresh-cut pears (Pyrus communis L.). Indeed, mechanical stress (cutting, peeling, etc.) could lead to ethylene production that results in the hydrolysis of pectic substances in the cell walls. The effectiveness of an edible coating treatment on the physical-chemical, nutraceutical, and sensorial analysis was evaluated on two pear cultivars: the summer-ripening ‘Coscia’ and the late-ripening ‘Abate Fétel’, both harvested at their commercial ripening stage. Pear fruit slices were treated with calcium ascorbate, xanthan gum or HPMC coating and stored at 4◦C for 12 days. Weight loss, flesh firmness, soluble solid content, titratable acidity, ∆E color, browning surface, total polyphenol content, and antioxidant capacity were measured. Sensory analysis was carried out. Results showed that calcium ascorbate treatment applied to fruit slices significantly extended their shelf-life because it considerably inhibited browning and color changes in fresh-cut slices of both pear cultivars over seven days of storage. Furthermore, pear slices treated with calcium ascorbate revealed a higher antioxidant capacity and a lower content of total phenols during cold storage

    Tray-drying is a new way to valorise white-fleshed peach fruit

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    Pescabivona is a highly appreciated fruit by consumers for its sweet flavour and juicy flesh; however, it has a short shelf life and is susceptible to postharvest damage, such as mechanical injury, loss of texture and alteration of organoleptic properties. Therefore, it's necessary to develop new methods of processing and conservation for this fruit. The aim of this study was to analyse the effects of tray-drying in white peach slices and cubes at 70 ℃ for 12 hours in order to extend their shelf-life and increase its commercial availability over a long period and to obtain a new food product. The physicochemical and sensory properties of dried fruits were assessed during 30 days of storage in polyamide/polyethene (PA/PE) bags containing two gas mixtures (treatments): MAP-N2 (100% N2) and MAP-P (78% N2, 21% O2 and 0.04% CO2), at room temperature (20 ± 1 ℃). Both MAP treatments kept the fruit firmness, with MAP-P slightly more effective. Slicing produced fruit with a good appearance and firmness, while cubing produced sweet fruit with a caramel flavour and a chewier firmness. In addition, packing with MAP-N2 reduced the phenomenon of fruit browning. Overall, this study provides significant information on the drying process (time-temperature treatments) and packaging techniques (MAP) of white-fleshed peach to obtain a novel food product

    Metabolic Profiling and Post-harvest Behavior of “Dottato” Fig (Ficus carica L.) Fruit Covered With an Edible Coating From O. ficus-indica

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    Fig fruits are usually highly sensitive to some physiopathological disorders during post-harvest life, such as softening and skin cracking. Indeed, the use of edible coating (EC) has been evaluated in several fruit crops to reduce fruit post-harvest transpiration and to maintain fruit visual quality. The aim of this study was to determine the post-harvest metabolic response of breba figs treated with mucilage extract from O puntia ficus-indica cladodes, using an untargeted metabolomic approach. Coated and non-coated (control) fruit were sealed in plastic bags, and stored at 4°C for 7 days. The effect of the ECs on their quality fruit during cold storage and qualitative attributes were evaluated by analyzing the fruit primary metabolism and other qualitative parameters such as total soluble solids (TSS) content, titratable acidity (TA), fresh weight loss and firmness. Results underlined that EC was effective in maintaining fruit fresh weight, and fruit firmness. Stepwise discriminant analysis was able to discriminate fruit conditions. Alanine, xylulose, aspartic acid, glutamic, acid and 2,5-dihydroxypyrazine showed a significant role on discriminating edible coated fruit from untreated ones. Principal component analysis (PCA) was able to highlight clear differences in the overall metabolism changes between untreated and treated fruit. The application of EC significantly mitigated the decrease of most of the aminoacid content during cold storage. EC treatment caused the changes of several organic acids in comparison to untreated control, increasing the amount of carbohydrates and other key metabolites, such as beta-sitosterol, glycerol, and uracil. These results clearly showed the drastic effects of EC on fig metabolism during post-harvest and shed light on the beneficial mechanisms of this treatment

    Pere di IV gamma: la qualità dipende anche dal film edibile

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    Nell’ultimo ventennio la IV gamma ortofrutticola ha trovato maggiore successo sul mercato grazie all’azione sinergica che ha svolto soddisfacendo le nuove esigenze del consumatore e facilitando il consumo che ne ha elevato il valore aggiunto. Tali requisiti sono conseguenziali al processo a cui sono sottoposti i prodotti indicati con il termine IV gamma, ready to use e ready to eat minimally processed, quali: cernita, mondatura, taglio, lavaggio, asciugatura e, infine, il confezionamento in vaschette o plastic bags, prima della loro vendita in banconi refrigerati. È evidente che i diversi stadi in cui si articola tale processo accentuano la deperibilità dell’ortofrutta e, pertanto, sono indispensabili interventi ad allungare il periodo di commerciabilità dei prodotti di IV gamma. Oggi le ricerche scientifiche riguardano soprattutto l’adozione di tecniche innovative su soluzioni edibili che possano preservare la shelf life dei prodotti di IV gamma. I film edibili possono essere incolori e insapori, applicati direttamente sul frutto mediante immersione o spraying, costituiti da matrici idrocolloidali come polisaccaridi e proteine, nonché lipidi e cere, che agiscono come barriera selettiva agli scambi gassosi tra l’alimento e l’ambien-te circostante, prevenendo così anche la comparsa di muffe, lieviti e batteri. I primi rivestimenti commestibili, utilizzati negli anni 30, erano costituiti da microemulsioni di «cera d’acqua» con la finalità di migliorare la luminosità dei frutti e metterne in risalto il colore. Attualmente, il ritrovato interesse nei confronti dei rivestimenti è dovuto alle loro proprietà tecnologiche di preservare i frutti dalla perdita di acqua e allo stesso tempo di prolungare la shelf life

    Extending the Shelf Life of White Peach Fruit with 1-Methylcyclopropene and Aloe arborescens Edible Coating

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    The maintenance of high-quality standards for prolonging the shelf life of fruit and preserving sensory and nutritional quality is a priority for horticultural products. The aim of this work is to test the effectiveness of a single treatment of edible coating based on Aloe arborescens (EC) and a combined treatment of 1-methylcycyclopropene (1-MCP) and edible coating to prolong the shelf life of “Settembrina” white flesh peach fruit. White flesh peach fruit were harvested at the commercial ripening stage, treated with an edible coating (EC) or 1-MCP + EC or 1-MCP, and stored for 28 days at 1 °C. After 7, 14, 21, and 28 days, fruits were removed from cold storage, transferred at 20 °C and then analyzed immediately (cold out) and after 6 days (shelf life) to evaluate the combined effect of cold storage and room temperature. The fruits were tested for carotenoids content, phenolic content, reducing activity (ABTS). The physicochemical traits were measured in terms of the titratable acidity, total soluble content, weight loss, and vitamin C content. Moreover, their sensory profile was analyzed by a semi-trained panel. Fruit treated with EC and 1-MCP + EC kept their marketing values better than control after 14 days of storage and 6 days of simulated shelf life in terms of flesh firmness, total soluble solids and titratable acidity, as well as sensory parameters. After 21 days of storage, all treatments showed a deterioration of all the quality parameters. The single and combined application of Aloe-based coating (with 1-MCP) slowed down the maturation processes of the fruit, limited the weight loss, and preserved its organoleptic characteristics
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