41 research outputs found

    L’esperienza universitaria ai tempi del Covid-19. Un’indagine sugli studenti dell’Università di Bologna

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    Lo scoppio dell’emergenza Covid-19 ha investito profondamente l’istituzione universitaria, contribuendo a modificare sensibilmente la quotidianità e le esperienze degli studenti: a partire dai dati raccolti con la survey “Vivere e studiare ai tempi del Covid-19”, il saggio intende approfondire l’impatto del lockdown sulle condizioni di vita e di studio degli studenti iscritti presso l’Ateneo di Bologna. Le modalità tramite cui gli studenti hanno risposto alla situazione emergenziale verranno lette in particolare a partire dalla loro condizione residenziale e dalle caratteristiche delle abitazioni in cui vivono, variabili che vanno ad influenzare sensibilmente gli orientamenti nei confronti delle nuove modalità didattiche adottate. Tali dimensioni permettono di mettere in luce l’eterogeneità di una popolazione che vede nei fuorisede un gruppo portatore di esperienze peculiari nel vivere il rapporto con la città e l’università e che necessita, di conseguenza, di misure e servizi in grado di garantire loro un pieno diritto allo studio.The outbreak of the Covid-19 emergency has deeply affected the university institution, contributing to significantly change the student experiences: starting from the survey “Living and studying at the time of Covid-19”, the essay deepens the impact of the lockdown on the living and study conditions of university students enrolled at the University of Bologna. The accommodation features have significantly influenced the way in which students have faced the pandemic and their orientation towards the new teaching methods. It is thus possible to highlight the heterogeneity of a population that sees the off-site students as a group that bears peculiar experiences in living the relationship with the city and the university and which consequently needs measures and services capable of guaranteeing them a full right to education

    Drosophila melanogaster acylphosphatase: A common ancestor for acylphosphatase isoenzymes of vertebrate species

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    AbstractAn open reading frame encoding a putative acylphosphatase was found in Drosophila melanogaster. The corresponding gene product shows 40% identity and 22 additional amino acid residues at the C-terminus as compared to muscle- and common-type human acylphosphatases. Moreover, all the residues involved in the catalytic mechanism of vertebrate enzymes are conserved in the D. melanogaster acylphosphatase. The D. melanogaster protein and a deletion mutant, similar in length to vertebrate acylphosphatases, were produced by cloning the corresponding cDNA in Escherichia coli. The wild-type enzyme is a protein with a well-established three-dimensional fold and a markedly reduced conformational stability as compared to vertebrate isoenzymes. The specific activity of the enzyme is significantly lower than that found in vertebrate enzymes though the substrate binding capability is basically unaltered. The deletion of 22 residues does not cause a significant change in kcat, while affecting the apparent binding parameters. This work suggests that the genes encoding the vertebrate enzymes originate from an ancestor gene by duplication and subsequent evolution

    Giovani europei mobili tra pratiche partecipative ed identitarie

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    The process of European integration has led to the creation of a transnational space and to the introduction and gradual extension of peculiar laws that allow the right to move and freely reside in Europe to all the European citizens. This opportunity is especially experienced by the young Europeans who, on the basis of more and more subjectively oriented reasons, frequently decide to spend a period of their life abroad, consequently creating a new category of migrants, characterized by particular identitymaking processes. The article explores these themes through the critical analysis of recently published contributions on the topics of youth mobility in Europe

    Dalle false percezioni all\u2019hate speech: adolescenti e comportamenti discriminatori tra online e offline

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    Report che analizza alcuni dei principali risultati emersi dalla ricerca condotta nell\u2019ambito del progetto \u201cFacciamo Tombola: nuove narrazioni, nuovi strumenti, nuove metodologie per la cittadinanza inclusiva e la lotta al radicalismo tra i giovani\u201d, finanziato dall\u2019Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e focalizzata sul tema della diffusione dei discorsi di odio e di altre forme di radicalismo (on-line e off-line) in quattro distinti contesti territoriali: Bologna, Napoli-Caserta, Palermo-Termini Imerese, Verona. Nel dettaglio, tramite tecniche di ricerca di tipo qualitativo e quantitativo, sono stati approfonditi i seguenti ambiti: modalit\ue0 di utilizzo della rete e dei social network; differenze tra violenza fisica e hate speech, atteggiamenti e orientamenti valoriali nei confronti dell\u2019alterit\ue0 e dei fenomeni migratori; percezione e realt\ue0, tra propaganda e falsa informazione

    Una ricerca con le seconde generazioni a Forl\uec

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    Osservare il fenomeno delle seconde generazioni tra complessit\ue0 e coinvolgimento: sono queste le linee-guida che hanno ispirato il progetto quadriennale di ricerca, promosso da Caritas e Migrantes e condotto da un\u2019\ue9quipe di ricerca dell\u2019Universit\ue0 di Bologna \u2013 Campus di Forl\uec, confluito nel report dal titolo \u201cLe seconde generazioni a Forl\uec. Artefici di futuro nella citt\ue0 che cambia\u201

    Seconde generazioni e istruzione universitaria: spunti di riflessione a partire da un\u2019indagine esplorativa

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    Il contributo si focalizza sul percorso educativo dei giovani immigrati di seconda generazione. Se gli approfondimenti ad oggi condotti non sono andati oltre il ciclo secondario d\u2019istruzione, \ue8 altres\uec vero che si tratta di giovani che si affacciano con sempre maggiore visibilit\ue0 ai livelli educativi pi\uf9 elevati, fino al raggiungimento di quello universitario. A partire dai dati MIUR, si procede ad un\u2019analisi descrittiva, volta a mettere in luce alcuni aspetti significativi (genere, et\ue0 e percorso formativo pre-universitario) della popolazione di riferimento

    Oltre la selezione scolastica. I giovani di origine straniera all'universitĂ .

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    Le traiettorie educative degli studenti con background migratorio iscritti all’università, non di rado, incontrano ostacoli e criticità, oltre a essere banalizzate e ritenute a-problematiche perché giunte al livello più selettivo del sistema d’istruzione italiano. Il volume propone un approfondimento sui percorsi biografici che hanno portato le “nuove generazioni italiane” ad accedere agli studi universitari. La decisione di proseguire gli studi dopo il diploma apre, infatti, a una serie di interrogativi relativi all’investimento formativo che sono qui affrontati, tramite un approccio quanti-qualitativo, con riferimento a uno specifico studio di caso: quello dell’Università di Bologna. Individuare gli aspetti caratterizzati da maggiori difficoltà apre la strada a una riflessione volta a fornire indicazioni concrete a supporto della pianificazione di politiche inclusive, un approccio indispensabile per evitare che le barriere già presenti possano trasformarsi in veri e propri vincoli strutturali

    Gender Gap among Second-generation Students in Higher Education: the Italian Case

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    L'Italia \ue8 oggi caratterizzata da una presenza migratoria strutturale, stabile e multigenerazionale in cui le nuove generazioni stanno ottenendo sempre pi\uf9 accesso ai pi\uf9 alti livelli sociali ed educativi, fino agli studi universitari. Si tratta di un processo non privo di problemi e ostacoli, soprattutto se si considera il contesto italiano, solo di recente divenuto \u201cpaese di immigrazione\u201d. Le scelte formative dei giovani possono essere influenzate dal loro background sociale, culturale ed economico, cos\uec come dal background culturale dei genitori o di altri adulti significativi. Alcuni autori arrivano a parlare di un vero e proprio spazio di disagio culturale per i giovani provenienti da famiglie migranti, che pu\uf2 portare loro ad avere minori chances di mobilit\ue0 sociale verso l'alto e ad una potenziale frustrazione delle aspirazioni. Nel capitolo il fenomeno viene inizialmente contestualizzato da un punto di vista numerico, per poi analizzare i percorsi formativi estremamente flessibili, ma caratterizzati da numerose esigenze e responsabilit\ue0, dei giovani nati in Italia da genitori stranieri o trasferitisi da piccoli
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