13 research outputs found

    Alexithymia and personality traits of patients with inflammatory bowel disease

    Get PDF
    Psychological factors, specific lifestyles and environmental stressors may influence etiopathogenesis and evolution of chronic diseases. We investigate the association between Chronic Inflammatory Bowel Diseases (IBD) and psychological dimensions such as personality traits, defence mechanisms, and Alexithymia, i.e. deficits of emotional awareness with inability to give a name to emotional states. We analyzed a survey of 100 patients with IBD and a control group of 66 healthy individuals. The survey involved filling out clinical and anamnestic forms and administering five psychological tests. These were then analyzed by using a network representation of the system by considering it as a bipartite network in which elements of one set are the 166 individuals, while the elements of the other set are the outcome of the survey. We then run an unsupervised community detection algorithm providing a partition of the 166 participants into clusters. That allowed us to determine a statistically significant association between psychological factors and IBD. We find clusters of patients characterized by high neuroticism, alexithymia, impulsivity and severe physical conditions and being of female gender. We therefore hypothesize that in a population of alexithymic patients, females are inclined to develop psychosomatic diseases like IBD while males might eventually develop behavioral disorders

    Il defense mechanisms inventory

    No full text
    Il Defense Mechanisms Inventory (DMI) (Gleser e Ihilevich, 1969; Gleser e Ihilevich, 1986) è un questionario semiproiettivo per la valutazione degli stili difensivi. Creato alla fine degli anni sessanta da Gleser e Ihilevich, si è diffuso nella pratica clinica e nella ricerca, godendo di buona considerazione nella letteratura scientifica (Davidson e McGregor, 1998). Soltanto la forma per adulti è stata validata in Italia, ma esistono sia la forma per adolescenti sia quella per anziani. La forma per adolescenti prevede una versione breve risultata piuttosto affidabile sia nella clinica sia nelal ricerca (Recklitis et al. 1995)

    Alexithymia and personality traits of patients with inflammatory bowel disease

    No full text
    Psychological factors, specific lifestyles and environmental stressors may influence etiopathogenesis and evolution of chronic diseases. We investigate the association between Chronic Inflammatory Bowel Diseases (IBD) and psychological dimensions such as personality traits, defence mechanisms, and Alexithymia, i.e. deficits of emotional awareness with inability to give a name to emotional states. We analyzed a survey of 100 patients with IBD and a control group of 66 healthy individuals. The survey involved filling out clinical and anamnestic forms and administering five psychological tests. These were then analyzed by using a network representation of the system by considering it as a bipartite network in which elements of one set are the 166 individuals, while the elements of the other set are the outcome of the survey. We then run an unsupervised community detection algorithm providing a partition of the 166 participants into clusters. That allowed us to determine a statistically significant association between psychological factors and IBD. We find clusters of patients characterized by high neuroticism, alexithymia, impulsivity and severe physical conditions and being of female gender. We therefore hypothesize that in a population of alexithymic patients, females are inclined to develop psychosomatic diseases like IBD while males might eventually develop behavioral disorders

    Traumi infantili in un campione di pazienti affetti da psicosi all\u2019esordio: associazione con psicopatologia e funzioni cognitive. Risultati preliminari

    No full text
    Introduzione: Numerosi studi hanno evidenziato l\u2019associazione tra traumi infantili e psicosi (Morgan, Fisher, 2007). Sebbene inizialmente fosse enfatizzato il ruolo dell\u2019abuso sessuale, recentemente l\u2019associazione con l\u2019abuso fisico e\u2019 stata riportata come piu\u2019 forte (Fisher et al, 2010; Rubino et al, 2009). Scopi dello studio sono valutare la prevalenza di eventi avversi infantili in un campione di soggetti al primo episodio psicotico e la sua relazione con la psicopatologia e le funzioni cognitive. Metodologia: Sono stati reclutati 74 soggetti al primo episodio psicotico (51 m, 23 f; em=26.39, ds=9.36). Sono state somministrate le seguenti interviste e test: CECA-Q (Bifulco et al, 2005) per la valutazione retrospettiva degli eventi avversi infantili; PANSS (Kay et al, 1987) per la valutazione della sintomatologia psicotica; WAIS-R (Wechsler, 1981) per la valutazione delle funzioni cognitive. Risultati: I risultati preliminari mostrano un\u2019associazione tra la presenza di gravi eventi avversi infantili e la sottoscala di psicopatologia generale della PANSS (p<0.05). E\u2019 stata osservata, inoltre, un\u2019associazione tra l\u2019abuso fisico compiuto dalla madre prima dei 12 anni e punteggi superiori alla sottoscala dei sintomi positivi della PANSS (p<0.05). Nessuna associazione e\u2019 stata trovata tra la sintomatologia psicotica e l\u2019abuso fisico compiuto dal padre o l\u2019abuso sessuale. Nessuna associazione e\u2019 stata trovata tra il funzionamento cognitivo e la gravita\u2019 o la numerosita\u2019 degli eventi avversi infantili. Conclusioni: I risultati preliminari dello studio appaiono in linea con le indicazioni della letteratura. E\u2019 necessario, tuttavia, ampliare la numerosita\u2019 del campione per ottenere risultati piu\u2019 consistenti

    Eventi di vita stressanti in un campione di pazienti affetti da psicosi all’esordio: prevalenza, sintomatologia ed età d’esordio

    No full text
    Introduzione: Un consistente numero di studi suggerisce un’elevata prevalenza di eventi traumatici nella storia di soggetti con disturbi psicotici (Shevlin et al, 2008). Piu’ che l’impatto di un singolo evento di vita stressante, l’esposizione cumulativa ad esperienze traumatiche sembra incrementare il rischio di psicosi (van Winkel et al, 2008). Scopo dello studio e’ valutare la prevalenza di tali eventi in soggetti al primo episodio psicotico a confronto con controlli sani e la possibile correlazione con la sintomatologia psicotica e l’età di esordio. Metodologia: In atto sono stati reclutati 74 soggetti al primo episodio psicotico (51 m, 23 f; em=26.39, ds=9.36) e 27 controlli sani (18 m, 9 f; em=25.93, ds=7.65). Sono state somministrate le seguenti interviste: CECA-Q (Bifulco et al, 2005) per la valutazione retrospettiva degli eventi avversi infantili; List of Threatening Experiences (Brugha et al, 1985) per la valutazione degli eventi di vita stressanti durante il corso di vita e la PANSS (Kay et al, 1987) per la valutazione della sintomatologia psicotica. Risultati e Conclusioni: I risultati preliminari mostrano una maggiore prevalenza nel gruppo dei primi episodi psicotici di almeno un evento di vita stressante nell’arco della vita (p<0.001). E’ stato osservato che i pazienti tendono ad esperire un numero superiore di eventi traumatici rispetto ai controlli (p<0.05); particolarmente frequenti sono infortuni e aggressioni, bullismo, violenza domestica e sul lavoro, abuso sessuale. Tra i pazienti che sono stati vittima di nessuno, uno o piu’ eventi stressanti non sono state rintracciate differenze significative ne’ nell’eta’ d’esordio ne’ nella sintomatologia psicotica

    Ruolo dell'insight nell'espressività psicopatologica in un gruppo di pazienti affetti da psicosi all'esordio

    No full text
    Una buona capacità di insight pare costituire un fattore predittivo di minore espressività psicopatologica nei pazienti affetti da psicosi. In questo lavoro intendiamo analizzare le relazioni tra grado di insight e gravità dei sintomi psicotici utilizzando i punteggi totali e parziali ottenuti alla Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS) in un gruppo di pazienti affetti da psicosi all'esordio nell'ambito del progetto SGAP "Sicilian Genetic and Psychosis" svolto in collaborazione con il GAP Study dell'Institute of Psychiatry, King's College of London

    Durata di psicosi non trattata e consumo di cannabis in un campione di pazienti al primo episodio psicotico

    No full text
    Introduzione: la durata di psicosi non trattata (DUP) nei pazienti affetti da psicosi all’esordio rappresenta un fattore predittivo dell’outcome e del decorso del disturbo (Perkins, 2005). La relazione tra consumo di cannabis e DUP è ancora controversa. In questo lavoro viene analizzato il rapporto tra DUP ed età di esordio, consumo di cannabis, funzionamento cognitivo, livello di istruzione e stato di occupazione in un gruppo di pazienti affetti da psicosi all’esordio reclutati nell’ambito dello studio SGAP (Sicilian Genetic and Psychosis) svolto in collaborazione con l’Institute of Psychiatry, King's College of London. Metodologia: sono stati reclutati 74 pazienti di età compresa tra 18 e 65 anni ai quali è stata somministrata una batteria di test composta da: Nottingham Onset Schedule (NOS-DUP), Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS) , Social Data Schedule, Cannabis Experience Questionnaire (CEQ), WAIS-R. Risultati: il campione, ancora in fase di reclutamento, è costituito da 74 pazienti (M=68,9%), età media 26,39 (DS=9,36). La durata media di psicosi non trattata è di 40,4 settimane, il 39,5%, dei pazienti ha fatto uso di cannabis nel periodo immediatamente precedente il ricovero. Nel nostro campione i pazienti che fanno uso di cannabis hanno una DUP più breve (p=0,023) e afferiscono ai servizi di salute mentale in età più precoce (p=0,064) rispetto ai non consumatori. Inoltre vi è una correlazione inversa tra DUP e QI (p=0,05). Non sono al momento emerse correlazioni significative tra DUP e severità dei sintomi, valutati attraverso la PANSS. Conclusioni: i nostri risultati, in linea con i dati di letteratura, supportano l’associazione tra consumo di cannabis ed esordio precoce dei sintomi psicotici. Inoltre il consumo di cannabis si associa ad una minore durata della DUP ma quest’ultimo dato sembra meritevole di ulteriori indagini
    corecore