24 research outputs found

    Progettazione di un intrusion detection system su piattaforma big data

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    Negli ultimi anni, nel panorama digitale, è stato rilevato un ingente aumento del numero di dispositivi e utenti con accesso ad Internet. Proporzionalmente a questi fattori ogni giorno vengono generati continuamente, e in qualsiasi contesto, grandi quantità di dati difficili da gestire. Questo ha fatto emergere la necessità di riorganizzare gli asset aziendali per far fronte ad un calibro di informazione maggiore e per far in modo che la gestione stessa ne estragga valore concreto per la realtà decisionale. L'insieme di queste motivazioni da vita al fenomeno dei Big Data. Affiancato a questo panorama, inoltre, la grande quantità macchine e utenti in rete ha esponenzialmente aumentato anche il numero di attacchi informatici, che puntano nella stragrande dei casi all'appropriazione non autorizzata di dati sensibili e/o a provocare disservizi nelle reti private. Un esempio è il campus universitario di Forlì-Cesena che stima costantemente attive circa 3000 macchine interconnesse tra di loro e con la rete esterna. La grande quantità di risorse connesse in rete assume una certa importanza visti i dati sensibili che gestiscono e immagazzinano e nonostante l'archittettura di monitoraggio venga continuamente aggiornata, quest'ultima presenta colli di bottiglia evidenti e limitazioni nell'elaborazione dell'intero traffico di rete. Per far fronte a questa problematica lo scopo della tesi è stato quello di far convergere questi due ambiti informatici integrando al processo di sicurezza della rete un sistema di analisi e monitoraggio per il rilevamento di intrusioni (intrusion detection system), su piattaforma Big Data. Il prototipo realizzato (denominato Styx), sfrutta tecniche di data stream processing (elaborazione di dati real-time) e di machine learning (tecniche di apprendimento per estrazione di modelli predittivi) per potenziare l'attuale sistema di monitoraggio della rete universitaria

    Il paesaggio sonoro come nuova dimensione dell’ascolto

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     Il presente capitolo propone una riflessione sui processi di ascolto attivo nella generazione di contesti di apprendimento in situazioni di vita reale. Il contributo vuole proporre al lettore alcune considerazioni sul modo di intendere il tema dell’ascolto attivo nella pratica educativa. Nello specifico, a partire da una riflessione sul tema dell’ascolto “ai tempi di internet”, attraverso l’esplorazione di alcuni concetti consolidati in psicologia della percezione, si vuole offrire al lettore una chiave di lettura per identificare le caratteristiche dell’ascolto intenzionale, proattivo ed empatico. Per diventare ascoltatori competenti, l'attuazione di alcune strategie può aiutare a ridurre il potenziale di stress e conflitto, facilitando maggiore apertura e costruendo un rapporto più profondo e maturo con gli altri.

    Aspectos sonoros e acessibilidade: debate sobre inclus\ue3o

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    A presente entrevista foi realizada na modalidade grupo focal, com o objetivo de colher, de forma hol\uedstica, o pensamento de cada entrevistado acerca do tema paisagem sonora e inclus\ue3o. Assim, a intera\ue7\ue3o entre os participantes foi enriquecida pelas opini\uf5es formuladas, \ue0 medida que cada participante, levando em considera\ue7\ue3o as falas dos demais, colocou novos \u201candaimes\u201d ao tema em quest\ue3o. A partir da quest\ue3o proposta para discuss\ue3o, \ue9 que atualmente tem-se a possibilidade de estudar paisagens visuais, paisagens olfativas, dos sabores, sonoros. A possibilidade descoberta de observar as paisagens sonoras pode se tornar um novo modo para experenciar a escuta, de sair de uma condi\ue7\ue3o normal para experenciar uma excepcionalidade

    Aspectos sonoros e acessibilidade: debate sobre inclusão

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    as pesquisadoras Rela, Addimando e Rocca apresentam entrevista realizada na modalidade grupo focal com os pesquisadores Marina Santi, Michele Mainardi e Heidrun Demo na qual discutem sobre a possibilidade de todos os sujeitos observarem as paisagens sonoras como um novo modo para experenciar a escuta, de sair de uma condição normal   para experenciar uma excepcionalidade. A interação entre os participantes foi enriquecida pelas opiniões formuladas, à medida que cada participante, levando em consideração as falas dos demais, colocou novos andaimes ao tema em questão.

    Teaching and learning in the COVID-19 Era: The experience of an Italian primary school class

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    The authors present a case study, where digital technologies were implemented for online education (particularly, mathematics education) at Italian primary school level. Results of this study confirm that the quick transition to the online form of education, due to the COVID-19 pandemic, was successful and provided experience which may be useful in future didactic activities

    Progettazione e prototipazione di un sistema di Data Stream Processing basato su Apache Storm

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    Con l’avvento di Internet, il numero di utenti con un effettivo accesso alla rete e la possibilità di condividere informazioni con tutto il mondo è, negli anni, in continua crescita. Con l’introduzione dei social media, in aggiunta, gli utenti sono portati a trasferire sul web una grande quantità di informazioni personali mettendoli a disposizione delle varie aziende. Inoltre, il mondo dell’Internet Of Things, grazie al quale i sensori e le macchine risultano essere agenti sulla rete, permette di avere, per ogni utente, un numero maggiore di dispositivi, direttamente collegati tra loro e alla rete globale. Proporzionalmente a questi fattori anche la mole di dati che vengono generati e immagazzinati sta aumentando in maniera vertiginosa dando luogo alla nascita di un nuovo concetto: i Big Data. Nasce, di conseguenza, la necessità di far ricorso a nuovi strumenti che possano sfruttare la potenza di calcolo oggi offerta dalle architetture più complesse che comprendono, sotto un unico sistema, un insieme di host utili per l’analisi. A tal merito, una quantità di dati così vasta, routine se si parla di Big Data, aggiunta ad una velocità di trasmissione e trasferimento altrettanto alta, rende la memorizzazione dei dati malagevole, tanto meno se le tecniche di storage risultano essere i tradizionali DBMS. Una soluzione relazionale classica, infatti, permetterebbe di processare dati solo su richiesta, producendo ritardi, significative latenze e inevitabile perdita di frazioni di dataset. Occorre, perciò, far ricorso a nuove tecnologie e strumenti consoni a esigenze diverse dalla classica analisi batch. In particolare, è stato preso in considerazione, come argomento di questa tesi, il Data Stream Processing progettando e prototipando un sistema bastato su Apache Storm scegliendo, come campo di applicazione, la cyber security

    Progettazione partecipata di nuovi strumenti di governance universitaria: un’esperienza empirica nel Canton Ticino.

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    La governance nei sistemi formativi complessi fa riferimento all’insieme di relazioni che definiscono il rapporto tra coloro che sono chiamati ad assumere decisioni vincolanti (gli attori istituzionali) e i destinatari delle decisioni. La ricerca di pratiche di governo basate sull’interdipendenza e sulla co-decisione tra attori dà luogo ad un sistema decisionale pluralistico e negoziato che mette a valore saperi condivisi. Secondo quest’ottica si abbandona la logica gerarchica e regolamentatrice e si avviano processi inclusivi che mirano a coinvolgere in modo pro-attivo gli attori, detentori di risorse e conoscenze specifiche non codificate, ma presenti nel contesto in forma di sapere diffuso ed “esperienziale”. Il caso di studio oggetto di questa ricerca pone al centro il disegno dei processi partecipativi aperti ad una pluralità di attori e la promozione di pratiche discorsive finalizzate alla ricerca di un’intesa fondata sulla condivisione di punti di vista ed immagini per il futuro. Al centro della progettazione di “scenari futuri” vi è il Collegio di Dipartimento, concepito come strumento facilitante la governance all’interno del neo costituito Dipartimento di Economia aziendale, Sanità e Sociale (DEASS) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). Il caso di studio viene presentato nel suo farsi, dal processo di accompagnamento nella fusione di due realtà organizzative preesistenti, due distinti dipartimenti accorpati in una realtà organizzativa unica, alle pratiche partecipative messe in atto per giungere alla definizione di un’organizzazione in grado di valorizzare i singoli (studenti, formatori, ricercatori, professori) che si riconfigurano attorno ad un ricostituito organo decisionale

    From Words to Codes: Large Language Models for ICD-9 Extraction in Clinical Documents

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    In the realm of real-world named entity recognition and classification (NERC), the utilization of ICD-9 codes proves to be invaluable. Annotation scarcity and the need to generalize to unseen types present formidable obstacles in the field. In such situations, leveraging ICD-9 codes becomes a pivotal strategy to address these challenges effectively. ICD-9 codes offer a standardized system for categorizing medical diagnoses and procedures, providing a well-established framework to classify entities within the healthcare domain. By incorporating ICD-9 codes into NERC systems, practitioners can harness a wealth of prior knowledge and domain-specific information, thus enhancing the accuracy and efficiency of their NERC models. This integration empowers NERC systems to achieve remarkable outcomes, ensuring the precise identification and classification of medical entities, ultimately benefiting both healthcare providers and patients. Although large language models (LLMs) hold great potential, computational cost and inefficiency can limit their applicability, favoring smaller specialized networks. In this paper, we introduce \textsc{ICD-Juicer}, a novel LLM distillation framework tailored for improving NERC performance in resource-constrained environments, specifically focusing on the extraction of ICD-9 codes from clinical documents. Mechanically, \textsc{ICD-Juicer} transfers LLM clinical knowledge to BERT-based models. Accuracy is further enhanced by incorporating textual target class short descriptions in the prompt. We conducted extensive prompt engineering with different LLMs on an extremely large dataset, counting almost 2 million medical reports covering a wide variety of domains. It is important to note that the prompt provides document-level annotations from the MIMIC-III dataset to restrict GPT-3.5-turbo's output options. This way we managed to get consistent outputs throughout the creation of the augmented dataset

    Aula abierta

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    Resumen tomado de la publicaciónEl Index of Teacher Stress (ITS) es un cuestionario de auto-evaluación que explora la percepción de los docentes sobre el impacto que tiene en ellos la relación con los estudiantes durante el proceso de enseñanza, el sentido de auto-eficacia y la satisfacción en el trabajo, tanto al relacionarse con estudiantes como con otros adultos implicados en el proceso de escolarización. El objetivo de este estudio es presentar una versión reducida y adaptada al contexto italiano, del Index of Teacher Stress (ITS) (Greene, Abidin, y Kmetz, 1997), aplicable al profesorado de educación primaria y secundaria. Para ello, el ITS ha sido traducido y adaptado al contexto italiano incluyendo 20 ítems; se ha aplicado a 499 docentes de educación primaria y secundaria de 15 centros de Lombardía. Para su validación se efectuó análisis factorial exploratorio y confirmatorio, se calculó la fiabilidad y se verificaron criterios de validez convergente y discriminante. Los resultados confirman la estabilidad del modelo estadístico, por lo que se considera que el instrumento se puede aplicar en los centros italianos de educación primaria y secundaria.ES

    Fare Form@zione: ambienti formali e informali per l\u2019apprendimento diffuso

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    Introduzione. Fare Form@zione \ue8 un progetto di ricerca quali-quantitavo che ha l\u2019obiettivo di indagare gli spazi di formazione (fisici e psicologici) a disposizione di docenti e studenti nella Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). La ricerca, attualmente in corso, mappa le pratiche di insegnamento dei docenti SUPSI e le relazioni con alcuni costrutti tradizionali della psicologia positiva. Ricerca. Il presente contributo esplora il coinvolgimento e la soddisfazione lavorativa in relazione ai metodi didattici e ai profili organizzativi dei docenti. Ci si attende che in situazioni di soddisfazione lavorativa e coinvolgimento, il docente manifesti una maggiore apertura all\u2019innovazione didattica. Per quanto riguarda gli studenti, ci si aspetta che l\u2019accessibilit\ue0 e il design generale degli spazi incrementino le occasioni di apprendimento informale e apprendimento tra pari. Metodo. Misure quantitative, interviste strutturate e focus group. Lo studio ha coinvolto docenti (n=200) e studenti (n=200) appartenenti ai dipartimenti della SUPSI. I punteggi di soddisfazione lavorativa (Teacher job satisfaction Scale, Pepe et al., 2017), coinvolgimento (Utrecht Work Engagement Scale, Simbula et al. 2011) e apertura all\u2019innovazione (Vanatta et al., 2004) sono stati analizzati attraverso analisi multivariata della varianza. Risultati e conclusioni. I risultati preliminari supportano l\u2019idea che le occasioni di apprendimento informale siano associate all\u2019organizzazione degli spazi e alle occasioni di approfondimento non-tradizionali di formazione (social media e comunicazione asincrona con il docente) e, per i docenti, alla disponibilit\ue0 di tempo per la sperimentazione didattica. Il presente contributo si inserisce nella riflessione sulla progettazione degli spazi di apprendimento e della formazione accademica-professionale
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