Le operazioni di contrasto dell\u2019immigrazione clandestina alle frontiere marittime dell'Unione europea e la tutela dei richiedenti asilo

Lo scopo dell\u2019articolo \ue8 quello di evidenziare come il contrasto dell\u2019immigrazione clandestina, quando si concretizza in azioni di polizia in mare coordinate a livello dell\u2019Unione europea, attraverso l\u2019Agenzia FRONTEX, ponga problemi in merito all\u2019appli\uaccazione degli strumenti che tutelano il diritto dei migranti a godere, quando ve ne siano i presupposti, della protezione internazionale. L\u2019articolo valuta, infatti, la compatibilit\ue0 della normativa UE riferibile al ruolo di FRONTEX con le norme del diritto internazionale relative alla protezione dei rifugiati e al salvataggio delle vite umane in mare. In questa analisi sono prese in considerazione anche le proposte di riforma del quadro giuridico di FRONTEX. L\u2019analisi condotta mette in rilievo lo scarso numero di operazioni FRONTEX condotte per contrastare l\u2019immigrazione clandestina via mare, riconducendolo proprio alla mancanza di chiarezza del quadro normativo ed operativo nell\u2019ambito del quale l\u2019Agenzia deve muoversi nella sua azione di sostegno agli Stati membri. Il processo di riforma in atto non sembra modificare sostanzialmente questo quadro giuridico

La parit\ue0 di trattamento tra uomo e donna in materia di sicurezza sociale: profili di diritto comunitario

Partendo da una esame comparatp della giurisprudenza della Corte di giustizia della Comunit\ue0 europea e della Corte costituzionale, l'artico mette in evidenza come nell\u2019ordinamento italiano si \ue8 realizzata una compiuta attuazione del principio della parit\ue0 di trattamento in materia di regimi legali di sicurezza sociale, garantendo ad uomini e donne gli stessi limiti di et\ue0 per la concessione delle prestazioni previdenziali di vecchiaia, diritto non riconosciuto, invece, dall\u2019ordinamento comunitari

Modelli costituzionali a confronto: la specificit\ue0 della tutela dei diritti fondamentali nel processo di adattamento al diritto dell'Unione europea

L\u2019obiettivo dell\u2019analisi condotta \ue8 quello di evidenziare i pi\uf9 significativi elementi di convergenza tra le posizioni assunte dalle diverse corti costituzionali degli Stati membri dell\u2019UE in relazione al contenuto materiale delle riserve costituzionali al primato assoluto del diritto dell\u2019UE proclamato dalla Corte di giustizia, seguendo una logica che tende ad individuare differenti modelli esplicativi della rappresentazione dei rapporti tra ordinamenti interni e ordinamento UE. Il dato che emerge dalla, sia pur parziale, rassegna della giurisprudenza delle corti costituzionali degli Stati membri \ue8 costituito dalla tendenza ad individuare nella tutela dei diritti fondamentali della persona, piuttosto che nel parametro della sovranit\ue0 nazionale, l\u2019elemento di potenziale conflitto con l\u2019ordinamento UE. Tuttavia, l\u2019analisi condotta mette in rilievo come le riserve di costituzionalit\ue0 individuate nell\u2019ambito degli ordinamenti di diversi Stati membri non vanno lette come un ostacolo al processo di integrazione, bens\uec quale espressione dell\u2019istaurarsi di un dialogo costruttivo tra corti nazionali e Corte di giustizia, costituendo uno stimolo alla costruzione del progetto europeo, che metta al suo centro anche la tutela dei diritti inalienabili della persona. L\u2019articolo sottolinea, infine, le prospettive nuove che potrebbero aprirsi, attraverso la valorizzazione delle \u201cidentit\ue0 nazionali\u201d degli Stati membri, che l\u2019Unione riconosce in base all\u2019art. 4, par. 1, TUE. Detta clausola potrebbe essere letta, infatti, come un\u2019apertura dell\u2019ordinamento UE alle singole visioni costituzionali degli Stati membri, anche per ci\uf2 che riguarda le peculiarit\ue0 inerenti alla salvaguardia dei diritti fondamentali, con la possibilit\ue0 per la Corte di giustizia di tenerne maggiormente conto nella propria giurisprudenza (cd. \u201ceuropeizzazione dei controlimiti\u201d)

The Telephone and the Deaf

non

L'effettivit\ue0 dei diritti sociali nell'ordinamento dell'UE

La grave crisi economica che oramai da quasi un decennio coinvolge l\u2019Unione europea e che ha inciso profondamente sul benessere di ampi settori delle societ\ue0 negli Stati membri, in particolare sugli strati pi\uf9 deboli, ha aperto un ampio dibattito sull\u2019efficacia delle scelte di politica economica fatte dalle istituzioni della zona euro. Lo scopo di questo studio \ue8 quello di analizzare uno dei limiti del sistema di governance della zona euro. Questo sistema, infatti, imponendo ai governi degli Stati membri l\u2019adozione di misure di \uabausterit\ue0 economica\ubb, ha inciso negativamente sugli standards di tutela dei diritti sociali dei cittadini dell\u2019Unione