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    La transizione in Siria tra retorica e riforme

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    2009/2010L'arco temporale di questo lavoro copre gli ultimi quarant'anni della storia siriana, parte cioÚ dall'ascesa al potere della minoranza alauita alla fine degli anni Sessanta e arriva ai primi anni Duemila. Si analizza cosÏ la formazione, il consolidamento e l'erosione delle strutture che tuttora informano la società siriana, concentrandosi maggiormente sulla crisi attuale e i cambiamenti in corso a partire dall'ascesa al potere di Baƥār al-Asad. La prima parte riguarda l'evoluzione interna del regime siriano, la seconda il posizionamento geopolitico regionale. I quattro capitoli analizzano nell'ordine: I) la formazione e il consolidamento delle strutture del potere ma anche delle forme di propaganda e dei simboli che ne hanno occultato la natura clientelare creando le basi del consenso sociale. II) la subordinazione del sistema economico alla sopravvivenza del potere, la centralità del discorso economico nelle narrativa d'ordine del regime e l'attuale momento d'incertezza nel delicato passaggio definitivo dal sistema socialista a quello capitalista. III) il posizionamento regionale della Siria, caratterizzato da una costante ricerca di alleanze volte sia all'ottenimento di rendite geopolitiche (fino alla fine degli anni Novanta) che al raggiungimento di fini geostrategici. L'importanza del discorso geopolitico nella formazione del consenso e la grave crisi delle relazioni internazionali degli anni Duemila. IV) l'alleanza con l'Iran, costante della politica estera siriana ma sovradimensionata a fini geostrategici e di consenso interno, presa ad esempio delle mistificazioni del regime ma anche delle manipolazioni dei suoi detrattori.XXIII Cicl

    Significations territoriales et appropriations conflictuelles des mausolées chiites de Raqqa (Syrie).

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    Ancienne capitale de l’Empire abbasside, aujourd’hui centre administratif du front pionnier agricole de l’est syrien, la ville de Raqqa, situĂ©e sur l’Euphrate Ă  200 km Ă  l’est d’Alep, a Ă©tĂ© dotĂ©e Ă  partir de 1988 du plus vaste mausolĂ©e chiite de Syrie, construit par l’État iranien. Il s’agit de deux bĂątiments symĂ©triques dĂ©diĂ©s Ă  ‘Ammar ibn YĂąsir et Uways al-QaranĂź, compagnons du ProphĂšte morts lors de la bataille de SiffĂźn, qui opposa en 657 (37 de l’hĂ©gire) le gouverneur de Damas, Mu‘awiyya..
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