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    Freedom, autonomy and responsibility in the design of individual educational path within a university system without boundaries: proposal and discussion of a model.

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    openObiettivo della presente Tesi è quello di proporre un’idea di sistema di educazione terziaria fondato sui principi di libertà, responsabilità e autonomia. Tali concetti, nel modello qui avanzato, vengono concretizzati nella possibilità fornita agli studenti di personalizzare e auto-direzionare il percorso formativo individuale all’Università, al fine di consentire a tutti e a ciascuno di vivere la vita che desiderano. Nel primo capitolo viene presentato il framework teorico di riferimento costituito, appunto, dall’apprendimento personalizzato e dall’apprendimento auto-diretto che, dato il loro focus sull’auto-determinazione e sulla libertà individuale, vengono messi in relazione con il Capabilities Approach. Nel secondo capitolo sono riassunte alcune esperienze, rintracciabili nella letteratura internazionale, progettate per implementare i costrutti dell’apprendimento personalizzato e dell’apprendimento auto-diretto nei contesti universitari. Nel capitolo terzo vengono sintetizzati la normativa e l’iter attraverso cui, attualmente, vengono definite le attività formative che entrano a far parte del Piano di Studio dei discenti. Gli approfondimenti bibliografici e normativo-procedurali di questi primi tre capitoli, hanno ispirato e permesso di delineare l’idea di sistema universitario avanzata nel quarto capitolo, di cui, nel quinto, viene presentato un esempio concreto. Nel sesto capitolo, infine, è stata svolta un’analisi SWOT del modello grazie al contributo di voci esperte di area pedagogica. L’ipotesi che si intende sostenere con questa Tesi è che sia possibile ampliare i confini di libertà, responsabilità e autonomia all’interno dei contesti di educazione terziaria, attraverso la personalizzazione e l’auto-direzione dell’apprendimento, perseguendo, al contempo, l’obiettivo dell’Università di massa e quello della valorizzazione dei diversi talenti (Giarda, 2006)

    IPOTESI DI MODELLO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DELL'AREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE SULLA BASE DEL VIGENTE STATUS NORMATIVO, CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL'AREA PROFESSIONALE DIETISTICA

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    La rapida evoluzione negli ultimi anni dello status delle professioni sanitarie ha determinato la nascita di nuovi modelli assistenziali integrati nelle strutture sanitarie pubbliche, con caratteristici connotati di tipo manageriale. Sulla base di ciò le strutture ospedaliere e territoriali hanno istituito nuove aree funzionali, forti già della loro organizzazione interna, ma non senza alcune difficoltà in quanto il ruolo centrale attribuito dalla normativa ai professionisti non medici ha comportato cambiamenti significativi nell’assetto aziendale di ognuna. Inoltre la brevità dei tempi con cui è andato istaurandosi il nuovo modello organizzativo ha determinato adattamenti particolari e in alcuni casi non ottimali in rapporto ad un risultato di un assistenza efficace, efficiente ed economica che si vorrebbe ottenere. Non per questo l’importanza di una modifica epocale deve essere sminuita e sottovalutata, anzi, queste proposte neo-formate stanno già subendo notevoli miglioramenti ed integrazioni che vengono inserite al momento del rinnovo periodico degli atti regionali, locali e aziendali al fine di valorizzare al meglio il senso di ruolo nevralgico nella gestione delle politiche sanitarie. Proprio per questo è necessario analizzare nello specifico il fenomeno e capirne l’essenza per cui è stato pensato e pianificato, perché il ruolo della dirigenza delle professioni sanitarie in prospettiva di medio termine potrebbe rivelarsi importante se non essenziale al fine di una corretta gestione dell’assistenza all’utente sanitario, considerando anche il potenziale sviluppo sul territorio. Di fronte a questi presupposti abbiamo immaginato, secondo i termini di legge, un modello ipotetico di organizzazione, coordinamento e gestione dell’area delle professioni sanitarie nella sua completezza, per poi addentrarsi nello specifico professionale ed arrivare all’area dietistica analizzando le implicazione che comporta una corretta conduzione tecnico-amministrativa della stessa e su quale può essere il ruolo dell’operatore sanitario a capo di tale area. La sperimentazione del modello deriva anche dall’analisi di altre esperienze proposte e già affermate in Italia dove lo staff aziendale apicale ha attribuito notevole rilevanza alla funzione delle professioni sanitarie per competenze, professionalità e funzione specifica
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