4 research outputs found

    Lecteurs, lectures et groupes sociaux au Moyen Âge, sous la direction de Xavier Hermand, Étienne Renard et Céline Van Hoorebeeck

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    Issu en partie d’une journée d’étude qui s’est déroulée en mars 2010 à la KBR de Bruxelles, ce volume offre une réflexion interdisciplinaire sur le livre manuscrit, dont la matérialité même nous apporte des informations essentielles sur la circulation, la diffusion, la réception des textes au Moyen Âge. L’examen codicologique des bibles ‘portatives’ (en un seul volume, dont la somme H + L ne dépasse pas les 380 mm, et qui connaît son essor au xiiie siècle) permet à Chiara Ruzzier de reconnaît..

    Lecteurs, lectures et groupes sociaux au Moyen Âge, sous la direction de Xavier Hermand, Étienne Renard et Céline Van Hoorebeeck

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    Il volume raccoglie vari contributi sulla presenza del libro e sulla pratica della lettura negli ultimi secoli del Medioevo in relazione a diversi gruppi sociali e ambienti culturali e per prodotti librari di diversa natura, secondo una prospettiva di ricerca che sembra offrire interessanti sviluppi. Nelle indagini si osserva un’attenta connessione al contesto nel quale si collocano (e si muovono) i libri, come anche una significativa componente quantitativa e statistica; discontinua invece l..

    La Vie des Pères. Genèse et diffusion d'un recueil de contes exemplaires du XIIIe siècle

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    La Vie des Pères, raccolta di racconti esemplari dell’inizio del XIII secolo, aspira alla formazione religiosa cristiana proponendo nella narrazione e nei para-sermoni dell’autore (i prologhi e gli epiloghi ai racconti) un insegnamento teologico. In una prospettiva critica letteraria e storica, questa ricerca analizza la genesi e la ricezione del testo. Le intenzioni poetiche dell’autore determinano l’aggiornamento di una materia narrativa preesistente ai temi spirituali dominanti intorno al 1215 (la confessione, l’eucarestia, il celibato dei chierici). Il pubblico medievale (XIII-XV secolo) ha interpretato il testo a partire dai supporti fisici che lo hanno trasmesso. La tradizione manoscritta è così studiata come un insieme di testimoni di presentazione del testo, più o meno modificato e adattato a diversi contesti (altre opere religiose, testi profani, testi non narrativi) e per diverse comunità interpretative: i possessori dei manoscritti, i lettori che hanno annotato i margini, i copisti che hanno strutturato l’opera con le rubriche. Ne emerge una sostanziale coerenza dell’opera tra la funzione esemplare e l’utilizzo effettivo
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