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    Automatic Ship Detection in SAR Images Using Multi-Scale Heterogeneities and an A Contrario Decision

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    The robust detection of ships is one of the key techniques in coastal and marine applications of synthetic aperture radar (SAR). Conventional SAR ship detectors involved multiple parameters, which need to be estimated or determined very carefully. In this paper, we propose a new ship detection approach based on multi-scale heterogeneities under the a contrario decision framework, with a few parameters that can be easily determined. First, multi-scale heterogeneity features are extracted and fused to build a heterogeneity map, in which ships are well highlighted from backgrounds. Second, a set of reference objects are automatically selected by analyzing the saliency of local regions in the heterogeneity map and then are used to construct a null hypothesis model for the final decision. Finally, the detection results are obtained by using an a contrario decision. Experimental results on real SAR images demonstrate that the proposed method not only works more stably for ships with different sizes, but also has better performance than conventional ship detectors

    Atti del XXXV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche

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    La XXXV edizione del Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (IDRA16), co-organizzata dal Gruppo Italiano di Idraulica (GII) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale, e dei Materiali (DICAM) dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, si è svolta a Bologna dal 14 al 16 settembre 2016. Il Convegno Nazionale è tornato pertanto ad affacciarsi all’ombra del “Nettuno”, dopo l’edizione del 1982 (XVIII edizione). Il titolo della XXXV edizione, “Ambiente, Risorse, Energia: le sfide dell’Ingegneria delle acque in un mondo che cambia”, sottolinea l’importanza e la complessità delle tematiche che rivestono la sfera dello studio e del governo delle risorse idriche. Le sempre più profonde interconnessioni tra risorse idriche, sviluppo economico e benessere sociale, infatti, spronano sia l’Accademia che l’intera comunità tecnico-scientifica nazionale ed internazionale all’identificazione ed alla messa in atto di strategie di gestione innovative ed ottimali: sfide percepite quanto mai necessarie in un contesto ambientale in continua evoluzione, come quello in cui viviamo. La XXXV edizione del Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, pertanto, si è posta come punto d’incontro della comunità tecnico-scientifica italiana per la discussione a tutto tondo di tali problematiche, offrendo un programma scientifico particolarmente ricco e articolato, che ha coperto tutti gli ambiti riconducibili all’Ingegneria delle Acque. L’apertura dei lavori del Convegno si è svolta nella storica cornice della Chiesa di Santa Cristina, uno dei luoghi più caratteristici e belli della città ed oggi luogo privilegiato per l’ascolto della musica classica, mentre le attività di presentazione e discussione scientifica si sono svolte principalmente presso la sede della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna sita in Via Terracini. Il presente volume digitale ad accesso libero (licenza Creative Commons 4.0) raccoglie le memorie brevi pervenute al Comitato Scientifico di IDRA16 ed accettate per la presentazione al convegno a valle di un processo di revisione tra pari. Il volume articola dette memorie in sette macro-tematiche, che costituiscono i capitoli del volume stesso: I. meccanica dei fluidi; II. ambiente marittimo e costiero; III. criteri, metodi e modelli per l’analisi dei processi idrologici e la gestione delle acque; IV. gestione e tutela dei corpi idrici e degli ecosistemi; V. valutazione e mitigazione del rischio idrologico e idraulico; VI. dinamiche acqua-società: sviluppo sostenibile e gestione del territorio; VII. monitoraggio, open-data e software libero. Ciascuna macro-tematica raggruppa più sessioni specialistiche autonome sviluppatesi in parallelo durante le giornate del Convegno, i cui titoli vengono richiamati all’interno del presente volume. La vastità e la diversità delle tematiche affrontate, che ben rappresentano la complessità delle numerose sfide dell’Ingegneria delle Acque, appaiono evidenti dalla consultazione dell’insieme di memorie brevi presentate. La convinta partecipazione della Comunità Scientifica Italiana è dimostrata dalle oltre 350 memorie brevi, distribuite in maniera pressoché uniforme tra le sette macro-tematiche di riferimento. Dette memorie sono sommari estesi di lunghezza variabile redatti in lingua italiana, o inglese. In particolare, la possibilità di stesura in inglese è stata concessa con l’auspicio di portare la visibilità del lavoro presentato ad un livello sovranazionale, grazie alla pubblicazione open access del volume degli Atti del Convegno. Il volume si divide in tre parti: la parte iniziale è dedicata alla presentazione del volume ed all’indice generale dei contributi divisi per macro-tematiche; la parte centrale raccoglie le memorie brevi; la terza parte riporta l’indice analitico degli Autori, che chiude il volume

    Atti del XXXV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche

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    La XXXV edizione del Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (IDRA16), co-organizzata dal Gruppo Italiano di Idraulica (GII) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale, e dei Materiali (DICAM) dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, si è svolta a Bologna dal 14 al 16 settembre 2016. Il Convegno Nazionale è tornato pertanto ad affacciarsi all’ombra del “Nettuno”, dopo l’edizione del 1982 (XVIII edizione). Il titolo della XXXV edizione, “Ambiente, Risorse, Energia: le sfide dell’Ingegneria delle acque in un mondo che cambia”, sottolinea l’importanza e la complessità delle tematiche che rivestono la sfera dello studio e del governo delle risorse idriche. Le sempre più profonde interconnessioni tra risorse idriche, sviluppo economico e benessere sociale, infatti, spronano sia l’Accademia che l’intera comunità tecnico-scientifica nazionale ed internazionale all’identificazione ed alla messa in atto di strategie di gestione innovative ed ottimali: sfide percepite quanto mai necessarie in un contesto ambientale in continua evoluzione, come quello in cui viviamo. La XXXV edizione del Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, pertanto, si è posta come punto d’incontro della comunità tecnico-scientifica italiana per la discussione a tutto tondo di tali problematiche, offrendo un programma scientifico particolarmente ricco e articolato, che ha coperto tutti gli ambiti riconducibili all’Ingegneria delle Acque. L’apertura dei lavori del Convegno si è svolta nella storica cornice della Chiesa di Santa Cristina, uno dei luoghi più caratteristici e belli della città ed oggi luogo privilegiato per l’ascolto della musica classica, mentre le attività di presentazione e discussione scientifica si sono svolte principalmente presso la sede della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna sita in Via Terracini. Il presente volume digitale ad accesso libero (licenza Creative Commons 4.0) raccoglie le memorie brevi pervenute al Comitato Scientifico di IDRA16 ed accettate per la presentazione al convegno a valle di un processo di revisione tra pari. Il volume articola dette memorie in sette macro-tematiche, che costituiscono i capitoli del volume stesso: I. meccanica dei fluidi; II. ambiente marittimo e costiero; III. criteri, metodi e modelli per l’analisi dei processi idrologici e la gestione delle acque; IV. gestione e tutela dei corpi idrici e degli ecosistemi; V. valutazione e mitigazione del rischio idrologico e idraulico; VI. dinamiche acqua-società: sviluppo sostenibile e gestione del territorio; VII. monitoraggio, open-data e software libero. Ciascuna macro-tematica raggruppa più sessioni specialistiche autonome sviluppatesi in parallelo durante le giornate del Convegno, i cui titoli vengono richiamati all’interno del presente volume. La vastità e la diversità delle tematiche affrontate, che ben rappresentano la complessità delle numerose sfide dell’Ingegneria delle Acque, appaiono evidenti dalla consultazione dell’insieme di memorie brevi presentate. La convinta partecipazione della Comunità Scientifica Italiana è dimostrata dalle oltre 350 memorie brevi, distribuite in maniera pressoché uniforme tra le sette macro-tematiche di riferimento. Dette memorie sono sommari estesi di lunghezza variabile redatti in lingua italiana, o inglese. In particolare, la possibilità di stesura in inglese è stata concessa con l’auspicio di portare la visibilità del lavoro presentato ad un livello sovranazionale, grazie alla pubblicazione open access del volume degli Atti del Convegno. Il volume si divide in tre parti: la parte iniziale è dedicata alla presentazione del volume ed all’indice generale dei contributi divisi per macro-tematiche; la parte centrale raccoglie le memorie brevi; la terza parte riporta l’indice analitico degli Autori, che chiude il volume

    Housing quality and lost (public) space in Croatia

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    IN ENGLISH: In the post-socialist period and within the current social transition context, urban and rural Croatia has, just like other transition countries, experienced many changes in the social structure and space. One example is the housing quality which is a replica of the situation in the Croatian society and has also undergone some major changes. Socially oriented housing construction co-financed by the state and the cities is in an unfavourable position compared to private housing construction. In the last twenty years the amount of the social housing construction has been only a minor part of the total contruction work in the country. For instance, out of nine newly planned residential housing developments in Zagreb, the capital city, only three have been completed and the work on the rest of them has stopped and is unlikely to continue. Private construction work prevails especially on the edge of the city and is characterised by high density housing. This type of housing construction doesn't benefit the majority of citizens in search of accommodation (price per square meter is too high, low-quality building). There is also a big problem of the community facilities (primary and secondary infrastructure, schools, kindergartens, playgrounds, green areas, sidewalks, public transport etc.). The existing globalisation-transition circumstances of the Croatian society corroborate the fact which experts of various profiles often point out: ignoring the process of (urban) planning will irreparably damage the space. The city transformation shows the absence of comprehensive urban planning which results in an ever increasing number of random buildings which do not fit in the surroundings. This leads up to yet another important issue – the shrinking and, in some cases, disappearance of public space which becomes the “lost space“. In recent years there has been a lot of building in the city core and on the edge which does not quite fit in the existing urban structure, image or the skyline of the city. The current situation in the process of planning can be characterized as a conflict and imbalance between the powerful actors (mostly political and economic) and less powerful actors (mostly professional and civil). The actors who have the political power and influence and the ones who possess the capital are forming an “alliance” between two important layers of the social structure. The lack of civil and professional actors, “lost spatial actors”, and therefore of civic aggregation is also present and that is also the cause of public space “disappearance” and undermined process of public participation. --------------- IN CROATIAN: U postsocijalističkom razdoblju i trenutnom tranzicijskom kontekstu urbana i ruralna Hrvatska su, kao i ostale tranzicijske zemlje, doživjele mnoge promjene u društvenoj strukturi i samom prostoru. Na primjeru kvalitete stanovanja kao replike stanja u hrvatskom društvu mogu se vidjeti značajne promjene. Društveno usmjerena stambena izgradnja sufinancirana od strane države i gradova je stoga rjeđa i u nepovoljnijoj je situaciji prema privatnoj stanogradnji. Zadnjih dvadeset godina udjel socijalne stambene gradnje je zanemariv u ukupnoj izgradnji na razini zemlje. Primjerice, od devet planiranih stambenih naselja izgrađenih po modelu POS-a u Zagrebu samo su tri i završena. Na ostalima je proces gradnje zastao i ne čini se da će se privesti kraju. Privatna je gradnje prisutnija, posebno na rubovima grada, a obilježava je visoka gustoća gradnje. Ovakav tip gradnje ne odgovara većini stanovnika koji su u procesu potražnje stambene nekretnine (visoka cijena kvadratnog metra, a slaba kvaliteta gradnje). Postoji također i problem nedostatne opremljenosti susjedstva (primarna i sekundarna infrastruktura, škole, vrtići, igrališta, zelene površine, pješačke staze, javni transport itd.). Navedene globalizacijsko-tranzicijske okolnosti hrvatskog društva potvrđuju ono što eksperti različitih profila ističu, a to je da će ignoriranje procesa (urbanog) planiranja nepovratno uništiti prostor gradova. Ovakve transformacije pokazuju nedostatak sustavnog urbanog planiranja što rezultira sve većim brojem zgrada koje se ne uklapaju u neposrednu okolinu. To nadalje dovodi do drugog važnog aspekta – smanjivanja i u nekim slučajevima, nestanka javnog prostora koji postaje „izgubljeni prostor“. Posljednjih je godina izgrađen velik broj zgrada, i u središtu i na rubovima grada, koje se ne uklapaju u postojeću urbanu strukturu, izgled ili vizuru grada. Ovakvu situaciju obilježavaju sukob i neravnoteža između moćnijih društvenih aktera (većinom političkih i ekonomskih) i onih manje moćnih (većinom profesionalnih i civilnih). Politički i ekonomski akteri se često povezuju u „savez“ dvaju najjačih u društvenoj strukturi. S druge strane nedostatak utjecaja civilnih i profesionalnih aktera kao „izgubljenih prostornih aktera“ dovodi do „nestanka“ javnih prostora te smanjenja važnosti procesa participacije (sudjelovanja javnosti)
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