2 research outputs found

    FROM THE ANALOGICAL CARTOGRAPHY TO THE NEOCARTOGRAPHY: WILL OUR MAPS EVER BE THE SAME?

    Get PDF
    This article aims to carry out a reflection on the paths of technologies supported cartography, based on the recent history of the cartographic science in Brazil, as well as to present the possibilities of the neocartography both presently and in the future, considering the globalized reality and trends of a cartography based on media and internet. The text is divided into two parts: the first one is a review of the recent history of cartography in the World and in Brazil, highlighting the major events that have transformed our way of producing maps in recent decades to the present day; the second part is a reflection on the course of cartography with the advent of communication and positioning technologies such as the computer systems and high-speed internet, contributing to the emergence of a new generation of cartographers and map users, supported by technological resources for the production and use of maps dynamically and instantly. It is intended to promote discussion on what is essential and unchanging in cartographic science, as well as what probably will fall into disuse in this new relationship with the maps.Esse artigo objetiva realizar uma reflexão sobre os caminhos da cartografia apoiada nas tecnologias, tomando por base o histórico recente da ciência cartográfica no Brasil, bem como apresentar as possibilidades da Neocartografia no presente e no futuro, considerando a realidade globalizada e as tendências de uma cartografia apoiada nas mídias e na internet. O texto esta estruturado em duas partes: a primeira trata de uma revisão da história recente da cartografia no Mundo e no Brasil, destacando os principais eventos que transformaram nossa forma de produzir mapas nas últimas décadas até os dias atuais; a segunda parte trata de uma reflexão sobre os rumos da Cartografia com o advento de tecnologias de comunicação e posicionamento como os sistemas de computacionais e internet de alta velocidade, contribuindo para o surgimento de uma nova geração de cartógrafos e usuários de mapas, apoiados em recursos tecnológicos para a produção e uso de mapas de maneira dinâmica e instantânea. Pretende-se fomentar a discussão sobre o que é imprescindível e imutável na ciência cartográfica, nesse novo relacionamento com os mapas

    Applicazione del Digital Storytelling come risorsa per il Digital Heritage Italiano

    Get PDF
    La ricerca si \ue8 concentrata sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che \ue8 stata presentata analizzando i prodotti digitali per la valorizzazione del cultural heritage realizzati nel 2015, e pensati per un pubblico non specializzato, che sono stati categorizzati in maniera tale da individuare le tendenze di sviluppo, e come e con quale grado di frequenza \ue8 stato incorporato lo storytelling all\u2019interno delle esperienze interattive per la promozione culturale. Nell\u2019analisi dell\u2019ampia letteratura sul digital heritage e sullo storytelling, sono stati selezionati i testi sulla base della loro rilevanza storica, e della coerenza tra le ipotesi di partenza, i dati presentati, e le recenti innovazioni tecnologiche in campo digitale. Analizzando i prodotti per il digital heritage sviluppati per la promozione, e non esclusivamente per la conservazione, del patrimonio culturale per un pubblico non specializzato che possiedono anche una dimensione interattiva sono state individuate tre categorie, quella dei musei virtuali, delle esibizioni culturali, e dei serious game, che descrivono i prodotti digitali realizzati in Italia nel 2015 per la promozione del cultural heritage. Per ogni categoria \ue8 stato presentato uno studio di caso specifico che esemplifica le caratteristiche individuate nelle categorie proposte. L\u2019analisi dei legami tra storytelling e serious games ha portato alla luce una serie di problematiche e criticit\ue0, in particolare nel rapporto tra l\u2019agency del videogiocatore e una struttura narrativa fortemente vincolante. Per superare questo problema, \ue8 stato proposto l\u2019utilizzo dei drama manager, software in grado di \u201cprevedere\u201d e controllare le scelte del videogiocatore, che potrebbero, anche nel caso del digital heritage, limitare i comportamenti distruttivi, che sono antitetici ai valori positivi che si accompagnano alla valorizzazione culturale, e al contempo salvaguardare quantomeno il senso di agency del videogiocatore. L\u2019analisi dei virtual enviroments e dell\u2019evoluzione di concetti come presence, agency, flow, enjoyment ha permesso di dimostrare come il ruolo dell\u2019utente, nel caso del digital heritage il visitatore, sia centrale per creare enriched spaces in grado di generare coinvolgimento nell\u2019utente. La riflessione sulle dimensioni, o livelli, dell\u2019esperienza, visceral, behavioral e reflective e i loro rapporto con l\u2019approccio estetico, pragmatico, olistico ed emotivo al design dell\u2019interazione, la definizione dell\u2019emotional, behavioral ed experience centered design hanno dimostrato come esistano modelli validi, anche se non definitivi, per analizzare il comportamento dell\u2019utente, e le modalit\ue0 con cui quest\u2019ultimo percepir\ue0 e comunicher\ue0 l\u2019esperienza che sta vivendo. L\u2019analisi del digital heritage italiano ha presentato un quadro in qualche modo positivo, che per\uf2 tradisce ancora alcune problematiche che sono il sintomo di un potenziale ancora inespresso. L\u2019analisi della promozione attraverso il web e i canali social ha messo in evidenza come le prestazioni delle istituzioni italiane siano decisamente inferiori rispetto ad altre realt\ue0 europee, nonostante diverse survey, compiute sia a livello italiano che europeo, dimostrino come gli utenti italiani utilizzino con regolarit\ue0 gli strumenti web e social, in misura anche maggiore rispetto alla media europea
    corecore