3 research outputs found

    Capturing route experiences

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    Tese de mestrado, Informática, Universidade de Lisboa, Faculdade de Ciências, 2014Several systems currently exist to support creation of location-based stories and capturing of life experiences. However, it has been shown that there is a trade-off between fully committing to the authoring process and “staying in the moment”, which produces strain and increases authoring effort. The present work addresses this problem by leveraging the large amount of third party content, readily available through various web services. More concretely, we re-imagine in-situ storytelling process, providing authors with suggestions of external story elements, such as Foursquare1 venues, which they can embed directly into the story. We explore whether with this approach authors are able to balance between producing novel and reusing existing content, saving time and effort whenever necessary. Results from our two user studies suggest that suggestions can potentially reduce the authoring effort, but only provided they are relevant enough. At the same time, they can significantly improve the viewing experience, provided they are content-rich: Foursquare venues, encompassing photos, reviews and comments, are a good example. We also found that authors valued stories’ individuality more than viewers, as the former were somewhat reluctant to “dilute” their personal content with external data, whereas the latter appreciated the social aspects contributed by suggestions

    Applicazione del Digital Storytelling come risorsa per il Digital Heritage Italiano

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    La ricerca si \ue8 concentrata sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che \ue8 stata presentata analizzando i prodotti digitali per la valorizzazione del cultural heritage realizzati nel 2015, e pensati per un pubblico non specializzato, che sono stati categorizzati in maniera tale da individuare le tendenze di sviluppo, e come e con quale grado di frequenza \ue8 stato incorporato lo storytelling all\u2019interno delle esperienze interattive per la promozione culturale. Nell\u2019analisi dell\u2019ampia letteratura sul digital heritage e sullo storytelling, sono stati selezionati i testi sulla base della loro rilevanza storica, e della coerenza tra le ipotesi di partenza, i dati presentati, e le recenti innovazioni tecnologiche in campo digitale. Analizzando i prodotti per il digital heritage sviluppati per la promozione, e non esclusivamente per la conservazione, del patrimonio culturale per un pubblico non specializzato che possiedono anche una dimensione interattiva sono state individuate tre categorie, quella dei musei virtuali, delle esibizioni culturali, e dei serious game, che descrivono i prodotti digitali realizzati in Italia nel 2015 per la promozione del cultural heritage. Per ogni categoria \ue8 stato presentato uno studio di caso specifico che esemplifica le caratteristiche individuate nelle categorie proposte. L\u2019analisi dei legami tra storytelling e serious games ha portato alla luce una serie di problematiche e criticit\ue0, in particolare nel rapporto tra l\u2019agency del videogiocatore e una struttura narrativa fortemente vincolante. Per superare questo problema, \ue8 stato proposto l\u2019utilizzo dei drama manager, software in grado di \u201cprevedere\u201d e controllare le scelte del videogiocatore, che potrebbero, anche nel caso del digital heritage, limitare i comportamenti distruttivi, che sono antitetici ai valori positivi che si accompagnano alla valorizzazione culturale, e al contempo salvaguardare quantomeno il senso di agency del videogiocatore. L\u2019analisi dei virtual enviroments e dell\u2019evoluzione di concetti come presence, agency, flow, enjoyment ha permesso di dimostrare come il ruolo dell\u2019utente, nel caso del digital heritage il visitatore, sia centrale per creare enriched spaces in grado di generare coinvolgimento nell\u2019utente. La riflessione sulle dimensioni, o livelli, dell\u2019esperienza, visceral, behavioral e reflective e i loro rapporto con l\u2019approccio estetico, pragmatico, olistico ed emotivo al design dell\u2019interazione, la definizione dell\u2019emotional, behavioral ed experience centered design hanno dimostrato come esistano modelli validi, anche se non definitivi, per analizzare il comportamento dell\u2019utente, e le modalit\ue0 con cui quest\u2019ultimo percepir\ue0 e comunicher\ue0 l\u2019esperienza che sta vivendo. L\u2019analisi del digital heritage italiano ha presentato un quadro in qualche modo positivo, che per\uf2 tradisce ancora alcune problematiche che sono il sintomo di un potenziale ancora inespresso. L\u2019analisi della promozione attraverso il web e i canali social ha messo in evidenza come le prestazioni delle istituzioni italiane siano decisamente inferiori rispetto ad altre realt\ue0 europee, nonostante diverse survey, compiute sia a livello italiano che europeo, dimostrino come gli utenti italiani utilizzino con regolarit\ue0 gli strumenti web e social, in misura anche maggiore rispetto alla media europea

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