La pronuncia in commento conferma quel filone giurisprudenziale che, in spregio ai
principi che hanno ispirato il sistema penale tributario introdotto dal D.Lgs. n.
74/2000, da un lato, inquadra l’ambito di applicazione del reato di indebita
compensazione, di cui all’art. 10-quater D.Lgs. n. 74/2000, attribuendo
inopinatamente rilevanza, ai fini della realizzazione della condotta, anche ai debiti
diversi da quelli per imposte dirette ed IVA, e, dall’altro, tende a parametrare la
soglia di punibilità sia ai debiti che ai crediti di qualsiasi natura portati in
compensazione, purché indicati nell’art. 17 D.Lgs. n. 241/1997
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