L'Opera dei pupi siciliani a 20 anni dalla Convenzione ICH UNESCO

Abstract

This paper analyzes the safeguarding process, started in the 1960s, of the first Italian Element inscribed in the UNESCO’s ICH 2003 List, the Opera dei pupi, which became a Masterpiece of Humanity in 2001. This participatory process combines museographic activity, field research and the staging of shows, both traditional and innovative. It was promoted by the Antonio Pasqualino Puppet Museum of Palermo, which is a museum of performance, a museum-narration, a place of ideas and not of things, which goes beyond the simple collection and becomes a meta-story, an “open work”.L’articolo analizza il processo di salvaguardia, avviato negli anni Sessanta, del primo Elemento Italiano iscritto nella Lista UNESCO dell’ICH 2003: l’Opera dei pupi, divenuta Capolavoro dell’Umanità nel 2001. Tale processo partecipativo integra attività museografica, ricerca sul campo e messinscena degli spettacoli di tradizione e innovazione. È stato promosso dal Museo delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo che si configura come un museo della performance, un museo-narrazione, luogo di idee e non di cose, capace di andare al di là della raccolta e trasformarsi in meta-storia, “opera aperta”

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This paper was published in Antropologia e Teatro. Rivista di Studi.

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