Infestazione intestinale da Schistosoma mansoni: un caso emblematico di importazione

Abstract

Viene descritto, sia dal punto di vista clinico che parassitologico, un caso di importazione di schistosomiasi intestinale da S. mansoni contratta durante un soggiorno in Tanzania. Dopo circa 50 giorni da un contatto casuale ma ripetuto con le acque del Lago Vittoria, al soggetto, giovane adulto in missione umanitaria, compare febbre elevata, accompagnata da astenia (presente da più giorni) cui segue un episodio di diarrea acuta. La comparsa anche di una ipereosinofilia, dapprima assente, spinge il curante ad eseguire immediatamente un esame coproparassitologico standard (in precedenza sempre negativo) che risulta positivo per uova di S. mansoni. La terapia condotta con praziquantel risolve il caso e porta a guarigione il soggetto, cui inizialmente era stata esclusa la malaria, allorché dopo circa 1 mese dal rientro aveva presentato rialzo termico con disturbi respiratori

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