Tumori eredo-familiari di mammella ed ovaio: analisi mutazionale dei geni BRCA1 e BRCA2

Abstract

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, si stima che circa il 5-10% dei carcinomi mammari ed ovarici insorga su base eredo-familiare. Nel corso degli anni ‘90, sono stati identificati due geni oncosoppressori che, se mutati, sono responsabili della comparsa sia di tumori mammari che ovarici. Questi geni sono stati chiamati BReast CAncer susceptibility gene 1 e 2 ovvero BRCA1 e BRCA2. Le mutazioni di questi geni si trasmettono con modalità di tipo autosomico dominante. Da un punto di vista clinico, l’importanza nel rilevare mutazioni in questi geni, risiede nel fatto che i soggetti, portatori di mutazioni predisponenti, hanno un elevato rischio di ammalarsi di tumore. Il nostro studio si è proposto di valutare l’incidenza delle mutazioni germinali di BRCA1 e BRCA2 sia nei pazienti con neoplasia della mammella e/o dell’ovaio sia nei parenti dei pazienti portatori. L’identificazione dei soggetti candidati allo studio, si è basata sulle caratteristiche dell’anamnesi familiare e sui risultati forniti da programmi informatici quali BRCAPRO e Manchester Scoring System. Lo studio della sequenza nucleotidica di tutti gli esoni dei geni BRCA1 e BRCA2 è stato effettuato tramite sequenziamento diretto; mentre lo studio di grandi riarrangiamenti genici è stato effettuato grazie alla tecnica MLPA (Multiplex Ligation Probe Amplification). Ad oggi, sono stati selezionati 741 pazienti, di cui 692 donne e 49 uomini, con un’età mediana d’insorgenza della malattia di 44 anni (range 16-84). L’analisi mutazionale di BRCA1 e BRCA2 è stata completata su 725 pazienti. In totale sono state identificate 191 mutazioni, di cui 52 in BRCA1: 4 - 19 frameshift, 17 missenso 3 nonsenso, 2 mutazioni nel sito di splicing, 7 varianti introniche e 4 riarrangiamenti genici; e 57 in BRCA2: - 21 frameshift, 4 nonsenso, 20 missenso, 5 silenti, 5 varianti introniche e 2 mutazioni nel sito di splicing. Lo studio è stato esteso poi a 256 soggetti sani, parenti dei pazienti analizzati, dei quali 188 donne e 68 uomini. L’analisi è stata completata su 181 soggetti. Sono state trovate, in totale 77 mutazioni, di cui 22 in BRCA1 e 17 in BRCA2. I dati raccolti finora confermano la possibilità di rilevare mutazioni predisponenti allo sviluppo di carcinomi mammari ed ovarici in soggetti ad alto rischio. I soggetti identificati potranno quindi sottoporsi a strategie preventive

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ACUBO (Archivio Aperto di Ateneo)

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Last time updated on 02/07/2013

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