University of Bologna

AMS Tesi di Laurea
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    ChorEr: un analizzatore statico per generare Automi Coreografici da codice sorgente Erlang

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    Il recente sviluppo di applicazioni concorrenti e distribuite ha dato origine a un nuovo interesse verso il linguaggio Erlang (ed Elixir che si basa su una Erlang Virtual Machine BEAM) e verso altri linguaggi e paradigmi di programmazione che implementano nella loro logica l'uso di thread e di message passing. Il modello ad attori e le coreografie rivestono un ruolo importante nel futuro dei sistemi mobili e distribuiti: il modello ad attori è un modello concorrente sicuro e intuitivo; invece, le coreografie permettono di evitare sintatticamente alcuni degli errori tipici dei sistemi concorrenti (liveness, lock freedom e deadlocks freedom). In questa tesi viene presentato ChorEr, un tool di analisi statica per programmi in Erlang che genera degli Automi Coreografici, cioè degli automi a stati finiti che permettono una verifica semplificata delle proprietà citate

    Deformazioni superficiali automatiche di un oggetto modellato tramite Neural Radiance Fields

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    L’obiettivo di questa tesi è spiegare come deformare randomicamente e superficialmente una scena 3D sotto forma di neural radiance fields (NeRF), tramite una versione modificata dell’applicazione sperimentale NeRFShop. La tesi è divisa in 4 capitoli. Nel primo capitolo viene definito il dominio del problema, ovvero cosa sia il neural rendering in linea generale e un iter rappresentativo di un algoritmo. Il secondo capitolo tratta uno specifico algoritmo di Neural Rendering, ovvero il NeRF, che nel 2020 ha generato moltissima attenzione nel campo accademico ed ancora oggi è in continua evoluzione con versioni migliorate e nuove applicazioni. Inoltre viene trattato anche in che modo è possibile costruire, condizionare e modificare un NeRF, oltre ad alcune tipiche applicazioni e le implicazioni sociali di questo fenomeno. Il terzo capitolo tratta NeRFshop, l’applicazione sperimentale che permette di modificare un NeRF in tempo reale con molta precisione, sfruttando un meccanismo basato sulla costruzione di cages attorno alla zona che si vuole deformare. L’ultimo capitolo riguarda il progetto effettivo, in cui viene spiegato in che modo è stato modificata l’applicazione in modo da permettere deformazioni superficiali plausibili della scena 3D in modo automatizzato e user-friendly

    Sviluppo e comparazione tecnico-economica di modelli di business per l'efficientamento logistico: il caso Pardgroup S.p.A.

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    In un contesto storico in cui la Logistica riveste un ruolo di rilevanza strategica sia dal punto di vista economico che da quello dei processi operativi, l’azienda Pardgroup S.p.A., leader globale nel settore Retail Services & Field Marketing Solutions, sta affrontando un disallineamento di natura qualitativa e strutturale rispetto al proprio modello logistico. Quest’ultimo, originariamente caratterizzato dall’esternalizzazione di tutte le attività legate alla gestione della catena logistica, è stato messo in discussione da un aumento costante del volume gestito. A tal proposito, il presente elaborato è finalizzato a condurre un’analisi economica e comparativa di tre soluzioni alternative, progettate considerando uno scenario di crescita del business aziendale. Queste soluzioni riguardano tre distinti modelli organizzativi: la Logistica in Full Outsourcing (LFO), caratterizzata dall’esternalizzazione totale dei servizi logistici; la Logistica in Full Make (LFM) che prevede lo sviluppo in – house di tutte le attività e la Logistica in modalità Make – Filiazione (LMF), un ibrido tra le precedenti, in cui l’area di stoccaggio è responsabilità diretta di Pardgroup S.p.A., mentre le attività di gestione della merce vengono esternalizzate. L’obiettivo è quello di predisporre una soluzione che sia la più conveniente in termini di risparmio economico e che rappresenti il prospetto migliore per la strategia di sviluppo. I risultati mostrano come, la Logistica Make – Filiazione sia, economicamente e strategicamente più vantaggiosa per Pardgroup S.p.A. Questa alternativa si è dimostrata estremamente flessibile, adattandosi alle fluttuazioni caratteristiche del mercato grazie all’efficace utilizzo dell’esternalizzazione delle attività di gestione del magazzino. Inoltre, l’implementazione interna degli spazi di stoccaggio ha garantito un alto grado di personalizzazione dei servizi, rendendo l’azienda altamente competitiva sul mercato

    Comportamento termoigrometrico di Polistireni Espansi Sinterizzati additivati in grafite: analisi sperimentali sulla conducibilità termica

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    In questo studio si è rilevato su sei Campioni di EPS Grey (ρ≈14 Kg/m^3 ): il comportamento all’Accumulo di Vapor d’Acqua nelle condizioni T=20°C e RH=90%, l’Accumulo di Acqua per Immersione Parziale e la Conducibilità Termica Condizionata in presenza di Acqua λ_WET sino ad un contenuto d’acqua rispetto alla massa totale, pari al 4.23%. Infine, è stata prodotta una scheda per la Rilevazione della Percentuale di Incremento della Conducibilità Termica Asciutta λ_DRY in condizione di presenza di acqua nel materiale (g/m^2 ) sulla base di dati sperimentali relativi a quattro campion

    Strumenti per il miglioramento dei flussi logistici e riduzione dei blocchi in consegna: il caso Marposs S.p.A.

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    Il seguente elaborato ha come oggetto la descrizione della realizzazione di un progetto di miglioramento avvenuto durante il periodo di tirocinio svolto presso l’azienda Marposs S.p.A produttrice di sistemi di misurazione ad alta precisione. Nello specifico si fornirà una panoramica delle metodologie applicate per l’esecuzione del progetto atte ad evitare uno dei principali sprechi della Lean Production, ovvero le attese. Si tratterà del software gestionale SAP, strumento indispensabile per la realizzazione del progetto e per l’applicazione della filosofia Lean andando a ridurre i tempi non a valor aggiunto. In seguito, verrà fornita una descrizione dei flussi informativi e sarà svolta l’analisi delle principali problematiche legate ai flussi, individuando come principale causa l’evento dei blocchi in fase di consegna. Poi si passerà alla descrizione della realizzazione del cruscotto custom ZSD057 per ridurre le attese e per la parallelizzazione del lavoro degli operatori. Ciò consentirà la riduzione dei tempi non a valore aggiunto e l’agevolazione del lavoro operativo. Infine, si procederà ad un analisi dei risultati ottenuti in seguito all’applicazione del cruscotto al fine di conseguire un duplice risparmio in termini economici e temporali

    Latest Developments and Emerging Solutions in the Field of Renewable Polymers Deriving from Biomass, Captured CO2, and Recycled Polymeric Materials

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    The recent petroleum shortage and price increase due to recent conflict, transition from linear to circular economy in the plastic industry, and recent United Nation (UN) climate change mitigation thru Conference of Parties (COP26, held in United Kingdom), push COP26 members to accomplish their optimistic 2030 goals in emissions reduction. Particularly, COP26 members should meet net zero emissions by mid-century, succeed in Paris Agreement target of less than 2°C warming limit, and importantly to intensify the progress in the transition from fossil-based resources to renewable resources, especially in the chemical and plastic industries. This review research discusses the current situation regarding the transition from fossil-based to renewable-based feedstocks and the most innovative polymeric materials according to the recently proposed “renewable carbon” concept, which is more comprehensive concerning the previously used “bio-based paradigm”. The “renewable carbon” concept is contributing to the update the global outlook of the polymeric materials and it is based on the types of feedstocks: (I) renewable biomasses, (II) CO2 capture, and (III) plastic wastes recycling. Created a rationalized mapping of the most promising and emerging polymeric materials, additives and related technologies that are currently under investigation

    Modellazione e applicazione di processi a membrana e sistemi integrati con pressure swing adsorption per la purificazione di idrogeno da syngas

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    Questo studio ha vagliato metodi di separazione dell’idrogeno da correnti di syngas provenienti da processi di gassificazione. Eseguendo un’attenta analisi dello stato dell’arte delle tecnologie per la purificazione dell’idrogeno si è approfondito lo studio dei sistemi a membrane polimeriche, risultando queste le più promettenti da testare. A tal fine si è sviluppato un modello semplificato della membrana in configurazione cross-flow, in grado di simulare il trasporto di tipo solution-diffusion delle specie gassose attraverso il polimero, con l’ausilio di software quali Aspen Custom Modeler e Aspen Simulation Workbook. Con il modello sono state valutate le prestazioni, in termini di purezza e recovery dell’idrogeno, di moduli a membrana costituiti da materiali commerciali e di scala di laboratorio, H2-selettivi e CO2-selettivi. Per simulare processi completi di configurazioni multistage e ricicli si è interfacciato il modello con Aspen HYSYS. Sono stati simulati processi integrati, coinvolgendo membrane e PSA (Pressure Swing Adsorption), sviluppati in varie configurazioni. Per simulare la PSA nel processo se ne è implementato un modello, realizzato con lo specifico programma Aspen Adsorption. Analizzando le performance delle diverse configurazioni, poste a confronto con la simulazione di riferimento della sola PSA, si è osservato che molte combinazioni permettono di ottenere un risultato migliorativo rispetto al caso base e rispettano l’obiettivo target di purezza del 99,99% e di recovery dell’H2 superiore al 53%. Per una valutazione economica del processo è stata effettuata una stima dei costi capitali e operativi delle migliori configurazioni e correlandoli ai ricavi derivanti dalla vendita del prodotto puro sono stati ottenuti i possibili guadagni netti. I risultati ottenuti si ritiene siano promettenti per successive indagini e future applicazioni nel campo, ad oggi di grande interesse e in crescente espansione, della purificazione dell’idrogeno e non solo

    Analisi CFD del flusso interno a caschi per ventilazione assistita

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    La tesi si articola in un contesto biomedicale di notevole interesse: la ventilazione assistita tramite casco a pressione positiva. Questa metodologia di cura rappresenta una nuova strada nel trattamento delle malattie respiratorie e, in quanto tale, ha ancora notevoli margini di miglioramento. L'elaborato esplora, tramite simulazioni di carattere fluidodinamico, il funzionamento del casco per ventilazione assistita, evidenziandone vantaggi e svantaggi, principali criticità e corrispettive proposte risolutive. Dopo aver illustrato la fisica del problema tramite adeguate spiegazioni di natura teorica, si riportano le metodologie impiegate per il conseguimento dello scopo. Di seguito ad alcuni rudimenti dell'analisi CFD, viene presentato l'ambiente di lavoro OpenFOAM e ParaView. Le valutazioni, sia di carattere qualitativo che numerico, saranno di fatto essenziali al fine di proporre soluzioni per le principali criticità evidenziate. Per la natura del problema affrontata, l'attenzione è stata focalizzata sull'evoluzione della concentrazione di anidride carbonica all'interno di un flusso turbolento, anche noto come scalare passivo. Una analisi approfondita è il fenomeno del re-breathing, situazione nella quale il paziente respira aria ricca di anidride carbonica. Conseguentemente, si propongono soluzioni riguardo alla riduzione della portata d'aria e del rumore intrinseco della macchina. Si è notato che un' analisi CFD può permettere una maggior comprensione dei fenomeni appena citati e, quindi, una conseguente esplorazione delle possibili soluzioni. La tesi evidenzia come un' opportuna ri-modellazione della geometria del casco e un adeguamento del flusso e del suo indirizzamento verso le vie aeree del paziente, possano, a tutti gli effetti, migliorare considerevolmente le performance del dispositivo

    Progetto della nuova illuminazione interna della basilica di Santa Maria del Monte a Cesena

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    Il lavoro svolto riguarda il progetto del nuovo impianto di illuminazione interna della Basilica di Santa Maria del Monte a Cesena. Due erano i principali obiettivi: il risparmio energetico ed il miglioramento dell’illuminazione. Il primo obiettivo è stato totalmente raggiunto grazie alla scelta di lampade a LED COB in apparecchi (barre e proiettori) dalle alte prestazioni, sia per la Basilica che per la cripta; essi hanno sostituito i precedenti apparecchi provvisti di lampade alogene o a scarica molto più energivore. Riguardo al miglioramento dell’illuminazione, questo è stato raggiunto relativamente alla temperatura di colore (resa più attuale), alla ottima resa cromatica dei LED ed al basso contenuto di radiazioni dannose per le opere d’arte (infrarossi ed ultravioletti). Tuttavia alcuni parametri calcolati nelle simulazioni non hanno il valore che ci si era augurati; ciò non toglie che molti aggiustamenti, soprattutto riguardo al puntamento, si potranno eseguire durante il montaggio in situ proprio per migliorare l’uniformità dell’illuminamento o diminuire l’eventuale abbagliamento molesto. Uno degli aspetti più interessanti del progetto è il luogo che riguarda: una chiesa; ciò in realtà è anche causa delle maggiori difficoltà a livello progettuale, dato che si tratta di volumi articolati con una destinazione d’uso molto particolare, per i quali non esistono specifiche norme illuminotecniche, ma solo linee guida e perciò ci si deve affidare all’esperienza pregressa. Per la progettazione ci si è avvalsi del software illuminotecnico “DIALux evo” oltre che delle osservazioni durante i diversi sopralluoghi in situ

    Produzione, gestione e trattamento dei rifiuti solidi urbani: il contesto europeo e italiano ed analisi dettagliata sul recupero energetico tramite termovalorizzazione

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    Il presente documento ha come obiettivo principale la rielaborazione dei dati in tema di rifiuti urbani e termovalorizzazione. Il documento verterà prevalentemente sull’analisi dei dati riguardanti il contesto europeo con principale enfasi verso il contesto nazionale e regionale. Nel primo capitolo, dopo un primo spaccato sulla situazione generale in Europa, verranno presentati i dati riguardanti la produzione e la raccolta differenziata dei rifiuti in Italia. La trattazione da generale riguardante le macroaree Nord, Centro e Sud diventerà particolare tramite l’elaborazione dei dati regionali, provinciali e comunali. Al termine del primo capitolo saranno analizzati i dati di import-export rilevati nel nostro Paese. Il secondo capitolo sarà principalmente di carattere tecnico, in quanto descriverà nello specifico la composizione media dei rifiuti solidi urbani e le diverse tipologie di gestione che possono subire durante il proprio ciclo vitale. Nello specifico, dopo una prima panoramica generale sulle diverse tipologie di impianti presenti sul territorio nazionale, la trattazione si incentrerà sull’analisi dei dati dei rifiuti sottoposti a trattamento termico negli impianti di termovalorizzazione. Per quanto riguarda gli impianti di termovalorizzazione, verrà presentato il censimento del 2020, riportante le principali caratteristiche di ciascuno. Infine, verrà descritto l’ultimo principio gerarchico dello smaltimento dei rifiuti ovvero lo smaltimento in discarica. Il terzo ed ultimo capitolo descriverà i principali aspetti ambientali riguardanti la valorizzazione dei rifiuti e le emissioni di gas serra derivanti dalla gestione dei rifiuti ed economici tramite l’analisi dei principali costi del servizio di igiene urbana in Italia

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