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"La grâce de montrer son âme dans le vêtement" Scrivere di tessuti, abiti, accessori. Studi in Onore di Liana Nissim - 2
TOMO II - L’Ottocento e il Tournant du SiecleEminente francesista, Liana Nissim ha dedicato la sua intensa attività di ricerca al XIX secolo, in particolare a Gustave Flaubert e Stéphane Mallarmé. I suoi studi si sono concentrati anche sulle letterature francofone dell’Africa Nera e del Québec, che ha contribuito a introdurre in Italia e a diffondere su scala internazionale. Questo trittico di volumi «La grâce de montrer son âme dans le vêtement». Scrivere di tessuti, abiti e accessori illustra e approfondisce in molteplici direzioni una tematica a lei cara e ampiamente presente nei suoi lavori. Tramite la ricchezza delle metodologie e delle prospettive critiche, la comunità scientifica che ha condiviso con lei la passione per la ricerca e la dedizione alla vita universitaria vuole renderle un omaggio riconoscente.CONTRIBUTI PER QUESTO VOLUME DI: Maria Gabriella Adamo, Jana Altmanova, Annalisa Aruta Stampacchia, Brigitte Battel, Gabriel-Aldo Bertozzi, Elisabetta Bevilacqua, Maria Benedetta Collini, Laura Colombo, Federica D’Ascenzo, Marie- France David-de Palacio, Roberta de Felici, Mariella di Maio, Carolina Diglio, Bruna Donatelli, Guy Ducrey, Silvio Ferrari, Giovannella Fusco Girard, Bernard Gallina, Tiziana Goruppi, Marie-Christine Jullion, Maria Giulia Longhi, Francesco Paolo Alexandre Madonia, Fausto Malcovati, Marilia Marchetti, Mariangela Mazzocchi Doglio, Ida Merello, Marco Modenesi, Alain Montandon, Florence Naugrette, Jean de Palacio, Francesca Paraboschi, János Riesz, Cettina Rizzo, Simonetta Valenti, Marisa Verna, Maria Teresa Zanola.
La conseguenza di una metamorfosi. Topoi postmoderni nella poesia di Luis García Montero
Nell’ultimo trentennio un versante della poesia spagnola, identificabile con la generalizzante etichetta di ‘poesia dell’esperienza’ e rappresentata al massimo grado dal poeta Luis García Montero, si è fatta carico di un impegno civico spesso passato in secondo piano a causa della semplicistica identificazione tra i temi poetici esperienziali e la biografia empirica degli autori. Per approfondire lo studio dell’impegno racchiuso nei versi di García Montero si rivela utile l’analisi dei topoi poetici a cui il granadino ricorre e che rielabora in tutte le sue raccolte, recuperando inoltre le teorie sul postmoderno proposte da Habermas e che la poesía de la experiencia ha reso proprie, grazie anche al magistero di Juan Carlos Rodríguez. García Montero, infatti, riprendendo i topoi codificati dalla tradizione e rielaborandoli alla luce di una necessaria interpretazione storica della contingenza, dà vita a un sistema poetico che dota il lettore di una profonda coscienza di libertà e autodeterminazione. A cominciare dallo studio delle ricorrenti immagini dell’io poetico, l’analisi si sposta poi allo spazio letterario creato da García Montero che affonda le radici nell’essenza della prima persona, si estende alla rappresentazione corporea e si espande definitivamente alla costruzione delle città letterarie.L’analisi testuale dimostra che le immagini letterarie della tradizione vengono trasformate da Montero per suggerire la necessità di riappropriazione per l’uomo contemporaneo – se pervaso dallo spirito democratico – di un nuovo spazio pubblico, da istituire nella poesia quando quello concreto viene meno
L’Antartide nell’immaginario Inglese
Spazio geografico e rappresentazione letterariaMettendo in rilievo le contiguità disciplinari esistenti fra studi territoriali e studi letterari, il volume esamina le rappresentazioni dell’Antartide in una serie di narrazioni in lingua inglese che costituiscono un ricco repertorio di linguaggi dell’immaginario geografico. Il continente di ghiaccio si è infatti configurato come uno spazio vuoto che, nel corso del tempo, ha coinciso con il desiderio di pervenire alla conoscenza del mondo naturale, prestandosi a un’appropriazione ‘coloniale’ non tanto in senso fisico e materiale quanto in termini verbali e iconografici. Nella cultura inglese lo spazio dell’estremo Sud ha ispirato una molteplicità di racconti, dalle cronache degli esploratori nei primi decenni del Novecento alle narrazioni femminili e distopiche contemporanee. Dal capitano Scott a Beryl Bainbridge, da Cherry-Garrard alla fantascienza, si è creata una ‘psicotopografia’ antartica in cui si riflettono il fascino e il mistero di un luogo anomalo, profondamente ancorato alla dimensione immaginativa
"La grâce de montrer son âme dans le vêtement" Scrivere di tessuti, abiti, accessori. Studi in Onore di Liana Nissim - TOMO 3
Tomo III – Dal Novecento alla ContemporaneitàEminente francesista, Liana Nissim ha dedicato la sua intensa attività di ricerca al XIX secolo, in particolare a Gustave Flaubert e Stéphane Mallarmé. I suoi studi si sono concentrati anche sulle letterature francofone dell’Africa Nera e del Québec, che ha contribuito a introdurre in Italia e a diffondere su scala internazionale. Questo trittico di volumi «La grâce de montrer son âme dans le vêtement». Scrivere di tessuti, abiti e accessori illustra e approfondisce in molteplici direzioni una tematica a lei cara e ampiamente presente nei suoi lavori. Tramite la ricchezza delle metodologie e delle prospettive critiche, la comunità scientifica che ha condiviso con lei la passione per la ricerca e la dedizione alla vita universitaria vuole renderle un omaggio riconoscente.CONTRIBUTI PER QUESTO VOLUME DI: Stefano Allovio, Margareth Amatulli, Pascale Auraix-Jonchière, Gianfranca Balestra, Graziano Benelli, Claude Benoit, Valerio Bini, Gabriella Bosco, Giorgio Botta, Cristina Brancaglion, Maria Cerullo, Adriana Colombini Mantovani, Mirella Conenna, Sara Vecchiato, René Corona, Gian Luigi di Bernardini, Giovanni Dotoli, Jacques Dubois, Chiara Elefante, Antonella Emina, Franca Franchi, Enrica Galazzi, Stefano Genetti, Gabriella Giansante, Anna Giaufret, Micaela Rossi, Maria Chiara Gnocchi, Paul Mathieu, Daniela Mauri, Francesca Melzi d’Eril Kaucisvili, Jada Miconi, Chiara Molinari, Frédéric Monneyron, Vidoolah Mootoosamy, MariaCristina Pedrazzini, Alba Pessini, Paola Placella, Yannick Preumont, Paola Puccini, Elena Quaglia, Manuela Raccanello, Maria Emanuela Raffi, Nataša Raschi, Silvia Riva, Paola Salerni, Fabio Scotto, Anna Paola Soncini, Eleonora Sparvoli, Valeria Sperti, Giovanni Tallarico, Bernard Urbani, Davide Vago, Claudio Vinti, Lina Zecchi, Anna Zoppellari, Olympe Bhêly-Quenum."La grâce de montrer son âme dans le vêtement" Scrivere di tessuti, abiti, accessori. Studi in Onore di Liana Nissim - TOMO
"La grâce de montrer son âme dans le vêtement" Scrivere di tessuti, abiti, accessori. Studi in Onore di Liana Nissim - TOMO 1
TOMO I - Dal Quattrocento al SettecentoEminente francesista, Liana Nissim ha dedicato la sua intensa attività di ricerca al XIX secolo, in particolare a Gustave Flaubert e Stéphane Mallarmé. I suoi studi si sono concentrati anche sulle letterature francofone dell’Africa Nera e del Québec, che ha contribuito a introdurre in Italia e a diffondere su scala internazionale. Questo trittico di volumi «La grâce de montrer son âme dans le vêtement». Scrivere di tessuti, abiti e accessori illustra e approfondisce in molteplici direzioni una tematica a lei cara e ampiamente presente nei suoi lavori. Tramite la ricchezza delle metodologie e delle prospettive critiche, la comunità scientifica che ha condiviso con lei la passione per la ricerca e la dedizione alla vita universitaria vuole renderle un omaggio riconoscente.CONTRIBUTI PER QUESTO VOLUME DI: Elio Franzini, Jean Balsamo, Monica Barsi, Sarah Biandrati, Magda Campanini, Concetta Cavallini, Alba Ceccarelli Pellegrino, Dario Cecchetti, Sara Cigada, Nerina Clerici Balmas, Maria Colombo Timelli, Valerio Cordiner, Silvia D’Amico, Daniela Dalla Valle, Barbara Ferrari, Alessandra Ferraro, Vittorio Fortunati, Giorgetto Giorgi, Rosanna Gorris Camos, Carmelina Imbroscio, Marcella Leopizzi, Michele Mastroianni, Mariangela Miotti, Carlo Pagetti, Giulia Papoff, Monica Pavesio, Paola Perazzolo, Fabio Perilli, Franco Piva, Alessandra Preda, François Proïa, Anne Schoysman, Anna Slerca, Francesca Todesco
Alimentazione, Cultura e Società in Africa. Crisi globali, risorse locali
Il volume è dedicato al rapporto tra alimentazione, cultura e società nell’Africa contemporanea. Ricercatori di diverse discipline (geografia, letteratura, antropologia, economia) si confrontano con operatori della cooperazione internazionale per approfondire le criticità nell’accesso al cibo in Africa e analizzare le risorse materiali e immateriali che le società africane attivano in questo settore. Una particolare attenzione è dedicata alle strategie delle comunità locali in ambito agricolo e alimentare: in un contesto globale caratterizzato da forti squilibri, la dimensione locale costituisce un’importante opportunità per garantire un’alimentazione sufficiente e di qualità, conservando e valorizzando l’ambiente e le culture africane
Il fascino inquieto dell’utopia
Marialuisa Bignami, cui questo volume è dedicato, è una tra le più illustri studiose dell’utopia letteraria in Italia. In dialogo con la sua opera critica, il volume discute origini ed esiti del concetto di utopia nel panorama letterario e sociale occidentale, in particolare anglosassone. La riflessione prende le mosse da un’elaborazione di stampo millenarista del pensiero utopico, per proseguire nell’indagine dei suoi esiti letterari tardorinascimentali, settecenteschi e anche coloniali; si approda infine alle utopie moderne, postmoderne e femministe del nostro tempo, senza tralasciare gli esiti dell’immaginario utopico nella cultura di massa. L’utopia, un po’ come il romanticismo, sembra essere una necessità della cultura occidentale, una categoria dello spirito, che può essere reinterpretata, negata, persino vilipesa, ma non abbandonata. I percorsi attraverso le mutazioni spazio-temporali dell’utopia raccolti in questo volume sono ispirati ad approcci critici diversi e sono trasversali a più ambiti di ricerca; la ricchezza del dibattito invita a proseguire l’indagine sui volti molteplici del genere utopico, anche attraverso l’esplorazione di nuove interazioni e di nuovi linguaggi
Tabucchi o del Novecento
OTTO SAGGI E UNA TESTIMONIANZA. Di questo è composto Tabucchi o del Novecento, raccolta di studi e interventi con cui un gruppo di specialisti ha voluto rendere omaggio alla memoria dello scrittore, dell’intellettuale e del portoghesista Antonio Tabucchi (1943-2012). L’opera narrativa analizzata dalla prospettiva teorica degli italianisti o letta nelle pieghe della sua ricezione europea (in special modo, iberica), l’opera traduttiva nella sua dorsale brasiliana o declinata come impraticabile autotraduzione, l’opera critica dell’interprete di Fernando Pessoa nelle sue rifrazioni ermeneutiche: ecco le tessere di un “possibile” puzzle che prova a restituire uno dei volti “possibili” dell’autore di Sostiene Pereira. In appendice, il ricordo inedito di Antonio Tabucchi firmato dallo scrittore Giovanni Catelli
Provence and the British Imagination
Although it resonates today with lavender fields, sunny heritage locations and the gentrified memory of Paul Cézanne’s pictorial turbulence, Provence has not always been the attractive territory of pacified leisure and festival culture. since the seventeenth century, indeed, the region has inscribed its shifting geography, complex politics and the extraordinary diversity of its land and seascapes in the perception and imagination of British visitors. in the steps of anonymous or excellent travellers, the chapters of this volume chart some of the most significant moments in the intercultural transactions between the proud linguistic and literary distinctiveness of the province on one hand and the always challenged and sometimes baffled perception of anglophone (and anglophile) visitors on the other. spanning across two centuries, from the largely unknown pre-revolutionary Provence visited by John locke and tobias smollett through the Victorian paradise of popular tourism and finally to the more secret ‘homeland’ of Modernists, this volume reveals an unexpected Provence which, in oblique and complex ways, has long hold a mirror to British culture and often acted as the laboratory of its artistic life
Formula e metafora
In un frammento pubblicato il 10 dicembre 1810 nei suoi «Berliner Abendblätter», Heinrich von Kleist sosteneva che “gli uomini si potrebbero dividere in due categorie: quelli che si intendono di metafore e quelli che si intendono di formule”. A due secoli di distanza, questo volume prende a prestito la coppia kleistiana “formula e metafora” per indagare le sorti dello scienziato come personaggio nelle letterature e culture di una contemporaneità intesa nel senso più ampio possibile.Lo scienziato – benefattore o criminale, saggio o irresponsabile, opportunista o pazzo, freddo calcolatore o debole strumento del potere, personaggio comico o tragico, drammatico o grottesco – è uno dei protagonisti della cultura contemporanea. Che si tratti di personalità storiche o di figure d’invenzione, alimentate da prototipi letterari e da stereotipi di varia matrice, uomini di scienza popolano le più varie opere di finzione da fine Ottocento a oggi: il volume ne indaga ventisei esempi, spaziando fra letteratura, teatro e cinema nei mondi di lingua francese, inglese, italiana, polacca, russa, spagnola, svedese e tedesca. Le molteplici declinazioni del personaggio-scienziato sono lo specchio più o meno deformato di eventi e problemi che hanno alimentato l’inesausto interrogarsi dell’intellettuale moderno sul rapporto fra scienza, arte e società. Al contempo, esse rivelano nelle loro radici il perdurare di antiche e moderne figurazioni mitologico-letterarie, trasformate da scrittori e artisti per interpretare consapevolmente il passato e il presente.Contributi di: Alberto Bentoglio, Luca Bernardini, Paola Bozzi, Nicoletta Brazzelli, Chiara Maria Buglioni, Marco Canani, Marco Castellari, Mariacristina Cavecchi, Liudmila Chapovalova, Alessandro Costazza, Elda Garetto, Alessandra Goggio, Franz Haas, Danilo Manera, Marco Modenesi, Liana Nissim, Francesca Orestano, Carlo Pagetti, Moira Paleari, Giulia Peroni, Francesca Ripamonti, Maria Luisa Roli, Camilla Storskog, Nicoletta Vallorani, Raffaella Vassena, Alessandro Vescovi