Institutional Research Information System University of Turin

Nicoli, Matteo

Di Cosmo, Valeria

Lerede, Daniele

English

Evaluating the impact of hurdle rates on the Italian energy transition through TEMOA

Pagallo, Ugo

LLMs meet the AI Act: Who's the sorcerer's apprentice?

Pollifroni, Massimo

Exploring Management Possibilities for Increasing Electric Steel Quality (Chapter 4)

Adamo, Martino

Mucciarelli, Marco

Delimitation and Phylogeny in Fritillaria Species (Liliaceae) Endemic to Alps

Giacoma, Cristina

Cristiano, Walter

Disturbance Footprint in Fragmented Tropical Rainforests: An Integrated Approach to Ecosystem Health Assessment in Madagascar

Perisic, Olja

Corpora vs. Web nell’apprendimento del serbo come lingua straniera

Tavella, Chiara

Italian

Vietato fare i Capricci! I padri della critica rimproverano i figli della Neoavanguardia

Amadori, Michela

Re, Giovanni

Vercelli, Cristina

The Role of the Endocannabinoid System in Oncology and the Potential Use of Cannabis Derivatives for Cancer Management in Companion Animals

Sferra, Chiara

Piromalli, Giuseppe

30 September 2025AperTO - Archivio Istituzionale Open Access dell'Università di TorinoOriginal Citation:Lesioni digitali croniche del bovinoTerms of use:Open Access(Article begins on next page)Anyone can freely access the full text of works made available as "Open Access". Works made availableunder a Creative Commons license can be used according to the terms and conditions of said license. Useof all other works requires consent of the right holder (author or publisher) if not exempted from copyrightprotection by the applicable law.Availability:This is the author's manuscriptThis version is available http://hdl.handle.net/2318/2089092 since 2025-07-30T07:30:12ZSUMMA animali da reddito 27n. 5 / Giugno 2025Dossier Patologie podali del bovino: un problema anche di gestioneLesioni digitali croniche del bovinoIl processo che si trova alla base di una lesione podale è l’infiammazione, un meccanismo difensivo dell’im-munità innata che si instaura per contrastare gli agenti patogeni o in presenza di un danno tissutale di tipo chimico, fisico o biologico. L’infiammazione ha lo scopo di riparare le lesioni ai tessuti e ristabilire la piena funzionalità dell’organismo. La prima risposta infiammatoria che si instaura è di tipo acuto, provoca sintomi temporanei che scompaiono quando la rispo-sta infiammatoria si è completata. Un’infiammazione acuta può evolvere in infiammazione cronica se l’agente causale non può essere eliminato, oppure se sono presenti interferenze con il processo di guarigione. Anche episodi ripetuti di infiammazione acuta possono provocare infiammazioni croniche. L’estensione, gli effetti e la durata dell’infiammazione cronica variano in base alla causa della lesione e alla capacità dell’or-ganismo di migliorare il danno. Le lesioni dell’unghione che colpiscono i tessuti dermo-epidermici guariscono per seconda intenzione con tessuto di granulazione. A seconda della gravità, le lesioni della capsula ungue-ale, vengono lasciate riepitelizzare oppure, quando le lesioni sono abbastanza profonde da compromettere la membrana basale, devono guarire mediante granu-lazione e riepitelizzazione. La guarigione è un processo dinamico che si compone di diverse fasi: emostasi, infiammazione, proliferazione e maturazione. Comprendere questi eventi e quali condi-zioni possono interferire con il processo è fondamentale per condurre le procedure di trattamento e scongiurare il rischio di cronicizzazione della lesione. L’atlante ICAR definisce una lesione cronica in podologia bovina come: “una lesione è definita cronica quando viene riscontrata in più di 3 interventi di pareggio funzionale consecutivi distanziati tra loro da intervalli di tempo che eccedono il periodo precedentemente stabilito e richiesto per de-finire una nuova lesione”, infatti definisce come nuove lesioni “tutte quelle che compaiono per la prima volta in quell’unghione o sono già state registrate preceden-temente ma dopo una distanza temporale superiore a 4 mesi”. All’interno di queste linee guida viene operata un’importante distinzione tra lesione cronica e bovina cronica, una bovina cronica è “una vacca che abbia una lesione persistente secondo i canoni appena esposti oppure un animale che sia stato soggetto a numerose ricadute durante la lattazione”. Secondo queste linee guida, quindi, per poter stabilire se è presente una nuova lesione rispetto a una precedente è necessario stabilire il tempo di guarigione necessario per la speci-fica patologia. Pertanto, se si riscontrasse nella stessa sede dell’unghione della medesima bovina una lesione identica alla precedente questa sarà considerata una nuova lesione se l’intervallo di tempo è stato superato. È anche da considerarsi che spesso la stessa bovina viene sottoposta a visita più volte nel corso dell’anno, non per la stessa lesione che si ripresenta, ma a causa di altre problematiche che nel tempo sono subentrate; risulta pertanto efficace attuare una raccolta dati che contenga tutte le informazioni essenziali riguardanti i pareggi funzionali, le lesioni riscontrate, la sede, per ogni bovina. Una lesione cronica spesso denota un qua-dro clinico grave, con scollamenti della scatola cornea, tessuti prolassati, cheratogeno esposto, pododerma infiammato con scarsa capacità di costruzione della sostanza cornea. Nella stessa lesione possono essere presenti contemporaneamente processi demolitivi e processi riparativi: i secondi non riescono a contrastare i primi, di conseguenza l’infiammazione non riesce a esitare positivamente e permane. Il trattamento risulta essere la chiave per poter riuscire nel tempo a giungere a una guarigione, ma è necessario individuare e rimuo-vere tempestivamente gli stressors che hanno portato prima alla lesione acuta e successivamente alla lesione cronica. la zoppia cronica ha un impatto negativo sulla qualità della vita degli animali colpiti, spesso causa do-lore e porta l’animale a un adattamento sotto molteplici aspetti, dalla locomozione, al time budget. Nelle vacche da latte la zoppia cronica e la causa più importante, do-po la mastite, di riforma, ed è causa importanti perdite economiche sia per la diminuzione della produzione di latte e le ridotte prestazioni riproduttive, che per il costo dei trattamenti, del mantenimento dell’animale e per la perdita dell’animale riformato. La stima dei danni economici causati dalle zoppie varia molto a seconda della gravità, del numero di interventi richiesti, dallo stadio produttivo dell’animale colpito. Tra le perdite più Camilla Prini*, Chiara Sferra**, Giuseppe Piromalli***Medico veterinario libero professionista**Dipartimento di Scienze Animali, Università di Medicina Veterinaria di Torino28 n. 5 / Giugno 2025 SUMMA animali da redditoDossierimportanti è presente sicuramente l’allungamento del periodo di interparto a causa di una ridotta fertilità e i costi necessari all’abbattimento e al rimpiazzo degli animali eliminati. AMPUTAZIONE DIGITALE Questa pratica è considerata una valida opzione per lesioni croniche che continuano ad avere recidive, quando non c’è modo di risolvere il problema attra-verso i pareggi terapeutici e trattamenti antibioti-ci, l’amputazione digitale costituisce l’unica via per ripristinare la funzionalità del piede e alleviare la sofferenza dell’animale. Questo intervento viene uti-lizzato come ultimo step prima della riforma, quando l’allevatore vuole preservare la lattazione della bovina o nel caso di bovine di buona genetica per poter far proseguire la loro vita produttiva in termini di latte e di vitelli.È una tecnica che non richiede particolare prepara-zione, è di veloce esecuzione e garantisce tempi di cicatrizzazione rapidi e una buona ripresa dell’animale, inoltre i costi contenuti di esecuzione sono facilmente ammortizzabili dall’immediato recupero produttivo.PREVENZIONELa prevenzione costituisce la chiave per abbassare la frequenza di patologie podali in allevamento e, di conseguenza, diminuire anche i casi di patologie podali croniche. Se si interviene sulla zoppia tempestiva-mente, e in maniera appropriata, la bovina svilupperà meno problemi, la guarigione sarà veloce e non sarà necessario effettuare ulteriori interventi. Un allevatore che segue una routine sistematica e costruita sulla base delle necessità della mandria, monitorando co-stantemente la situazione ottiene ottimi risultati. La salute podale si basa principalmente su misure pre-ventive e sul monitoraggio. La routine di prevenzione in stalla si basa sugli interventi di pareggio preventivo pianificati e messi in atto dal podologo, bagni podali su misura delle necessità della mandria, interventi di pulizia e di igiene giornalieri. Questa routine può subire variazioni in base alla stagione, ai risultati del monitoraggio e alla prevalenza delle patologie che si riscontrano. Inoltre, nella prevenzione entrano a far parte anche il veterinario aziendale e il nutrizionista, oltre all’allevatore e al podologo. È fondamentale appli-care un approccio integrato che comprenda la totalità degli aspetti critici in azienda.Foto 1. Setola in stadio cronico che si sviluppa per tutta la lunghezza della parete frontale dell’unghione. Foto 2. Ulcera cronica in punta. È stata asportata la parte e riapplicata la soletta ortopedica.SUMMA animali da reddito 29n. 5 / Giugno 2025Un aspetto da considerare nella frequenza delle zoppie rilevate è la perizia dell’osservatore: infatti un alleva-tore con occhio esperto è in grado di rilevare anomalie dell’andatura con un’efficienza doppia rispetto a un osservatore medio. Negli allevamenti odierni dove il numero di capi è elevato il tempo dedicato all’osserva-zione è fondamentale per riconoscere tempestivamente e intervenire su una zoppia prima che si aggravi.LOCOMOTION SCOREIl locomotion score si basa sull’osservazione e sull’at-tribuzione di un punteggio da 1 a 5 sulla base della locomozione e della curvatura dell’arco dorsale della vacca presa in esame. Il punteggio 1 rappresenta una vacca che deambula normalmente con un arco dor-sale piatto, i punteggi 2 e 3 riflettono una zoppia lieve e moderata, mentre i punteggi 4 e 5 rappresentano vacche clinicamente zoppe e gravemente zoppe che deambulano lentamente con grandi difficoltà fino ad arrivare al mancato appoggio dell’arto a terra. Un lo-comotion score maggiore di 1 non fornisce indicazioni sulla causa della zoppia, ma è un ottimo strumento da utilizzare di routine per rilevare precocemente una zoppia e trattarla quando ancora si trova negli stadi iniziali, scongiurando così il rischio di cronicizzazio-ne e inoltre diminuendo l’impatto economico che la patologia potrà avere. M-STAGE PER LESIONI DA DERMATITE DIGITALEIl sistema M-stage classifica le lesioni di dermatite digitale nelle vacche. È un metodo efficace per dia-gnosticare e monitorare la patologia e consente all’a-zienda di controllare costantemente l’evolversi della situazione all’interno della mandria, di migliorare il programma di salute podale e di quantificare le perdite economiche associate alla patologia. Questo sistema aiuta gli allevatori e i podologi valutare l’ef-ficacia dei protocolli di trattamento e prevenzione, permettendo di attuare modifiche in base ai risultati che emergono a livello di mandria. Questo sistema di punteggio comprende 5 fasi della dermatite digitale e la cute digitale sana (MO) e lo si attribuisce me-diante l’osservazione della zona digitale. Lo stadio M1 descrive la fase iniziale della dermatite digitale con una piccola lesione circoscritta attiva con diametro inferiore a 2 cm. Lo stadio M2 descrive una lesione Foto 3. Ulcera soleare cronica che ha intaccato i tessuti sottostanti e circostanti includendo il tallone. Foto 4. Piede con ulcera soleare cronica.30 n. 5 / Giugno 2025 SUMMA animali da redditoDossierulcerativa acuta di almeno 2 cm di diametro che al tatto appare dolente. Nello stadio M3 la lesione ap-pare indolore e in guarigione con presenza di tessuto cicatriziale, solitamente si osserva dopo un tratta-mento topico. I punteggi M4 e M4.1 costituiscono gli stadi cronici della dermatite digitale. Lo stadio M4 è rappresentato da lesioni di varie dimensioni con discheratosi e ipercheratosi non dolorosa con escrescenze simili a verruche. Lo stadio M4.1 è uno stadio M4 cronico con una nuova lesione M1 acuta e attiva che si sviluppa all’interno della lesione. M4, quindi, costituisce una riacutizzazione della lesione cronica già presente.È importante rilevare precocemente le fasi M2 acute prima che si sviluppino in M4 croniche per massimiz-RIASSUNTOLe patologie digitali croniche sono la principale lesione del piede bovino, sia per la diffusione che per gli importanti ri-flessi economici che determinano. In questo lavoro vengono analizzati i diversi protocolli terapeutici attuabili al fine di ridurre la patologia sia a livello individuale che collettivo. Per prevenire le lesioni croniche si dovrebbe effettuare il pareggio almeno due volte all’anno, e successivamente, per aiutare la guarigione, far riposare l’animale su lettiera.Parole chiave: piede, lesioni croniche, bovino.SUMMARYChronic digital lesions in cattleChronic digital diseases are the main lesions of the bovine foot, both in terms of their prevalence and the important economic repercussions they cause. In this work, the different treatment protocols that can be implemented to reduce the pathology both individually and collectively are analysed. In order to prevent chronic lesions one should perform a foot balancing at least twice a year, and subsequently, to aid healing, rest the animal on bedding.Keywords: foot, chronic lesions, cattle.Foto 5. Malattia cronica della linea bianca.zare l’effetto del trattamento: gli stadi M4 e M4.1 co-stituiscono il serbatoio di Treponema spp. Ospitandolo in profondità nella cute, questo significa che contribu-iscono fortemente alla diffusione della patologia nella mandria. Le strategie di prevenzione più efficaci sono quelle basate su un controllo rigido e routinario. I me-todi di scoring appena descritti aiutano ad attribuire classificazioni standard che sono molto utili al podologo e all’allevatore per capire quali animali hanno la prio-rità di essere trattati e per monitorare il decorso della patologia: l’obiettivo è sempre quello di agire il prima possibile e nel miglio modo per arrestare la patologia e scongiurare il rischio che evolva in malattia cronica. CONCLUSIONILe ragioni per cui una lesione podale non guarisce in maniera appropriata dopo il trattamento sono princi-palmente due: la lesione non è stata trattata in manie-ra corretta, oppure la causa della patologia è ancora presente e il processo è in atto: è in questi casi che la patologia evolve, cronicizzandosi. Negli ultimi anni l’aumento delle patologie podali negli allevamenti è stato considerevole. La podologia bovina è in continua evoluzione grazie a studi sempre più recenti e tecniche innovative sempre più all’avanguardia. La gestione della salute podale di una mandria non può essere semplicistica: necessita infatti di di un approccio in-tegrato che comprenda tutti gli aspetti fondamentali, quali alimentazione, management, strutture e routine di pareggio. Questo approccio deve inoltre essere anche mirato sulle problematiche specifiche presenti nella mandria. Solo lavorando sull’insorgenza delle patologie è possibile ridurre l’incidenza della cronicizzazione, che è solo la conseguenza di una patologia acuta che non si è risolta ma che ha continuato a evolvere.La bibliografia è disponibile sul sitowww.summaanimalidareddito.it

Lesioni digitali croniche del bovino

Radin, Massimo

Foddai, Silvia G.

Cecchi, Irene

Lo Sardo, Luca

Arbrile, Marta

Barinotti, Alice

Gervasoni, Fiammetta

Benedetto, Chiara

Andrade, Danieli

Marozio, Luca

Roccatello, Dario

Sciascia, Savino

Reasons for Breastfeeding Avoidance: A Multicenter Insight in Mothers With Systemic Lupus Erythematosus

University of Turin

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