Cristalluria a 'Fascine di grano': complicanza della terapia con sulfametossazolo?

Abstract

La cristalluria da farmaco \ue8 una causa da non sottovalutare di insufficienza renale acuta. Soprattutto i farmaci appartenenti alla categoria delle sulfonamidi sono noti per essere poco solubili in urine acide. Fra essi, la pi\uf9 nota \ue8 sicuramente la sulfadiazina, che produce una cristalluria specifica \u201ca fascine di grano\u201d, la cui insorgenza pu\uf2 essere prevenuta con adeguata idratazione e alcalinizzazione del paziente. Per quanto riguarda il sulfametossazolo, ci sono pochi report in letteratura e le immagini disponibili dimostrano che produce cristalli pleiomorfi. Riportiamo due casi in cui la cristalluria insorta in corso di terapia con sulfametossazolo assomiglia molto a quella della sulfadiazina. Il sulfametossazolo, ampiamente utilizzato nella pratica clinica in associazione al trimetoprim, \ue8 una nota causa di insufficienza renale acuta iatrogenica. Tuttavia, poco si conosce riguardo ai meccanismi di patogenicit\ue0. Il nostro caso, insieme a quelli descritti in precedenza, pu\uf2 appunto suggerire che la produzione di cristalli sia uno dei motivi per cui il sulfametossazolo \ue8 nefrotossico. Nei nostri casi la successiva sospensione del farmaco ha portato alla scomparsa della cristalluria.Drug-induced crystalluria is a cause of acute renal failure that has not to be overlooked. Especially sulfonamides are known to be little solubles in acidic urine. Among these drugs, sulfadiazine produces the so-called shocks of wheat crystals, whose formation can be avoided by opportune hydration and alkalinization of the patient. Sulfamethoxazole is another drug of this class that has seldom been reported to cause a pleomorphic crystalluria. We report the case of two patients treated with sulfamethoxazole who developed a crystalluria that is very similar to the sulfadiazine one. Sulfamethoxazole is widely used in clinical practice in association with trimethoprim and it is known to cause acute renal failure, although little is known about the pathogenesis of this nephrotoxicity. Our cases, along with the cases previously reported, may suggest that sulphamethoxazole can act as a nephrotoxic agent through crystals production. Notably, in our cases, discontinuation of the drug led to disappearance of the crystals

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