VULCANI DELL’AREA NAPOLETANA E DI STROMBOLI - MONITORAGGIO SISMICO (a cura dell’INGV – Osservatorio Vesuviano, Napoli) . Rendiconto dell'attività svolta nel primo semestre 2006.
La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è costituita da stazioni sismiche analogiche
a corto periodo (20 a una componente e 12 a 3 componenti), stazioni digitali a larga banda (4 a 3
componenti) e dilatometri (6) con trasmissione continua dei segnali al Centro di Monitoraggio. La
Rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi
Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale in collaborazione con
la Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale Terremoti). L'attuale geometria
della rete, in condizioni di basso rumore sismico di fondo, consente di localizzare in maniera
affidabile anche alcuni eventi sismici con M<=1, nelle aree del Vesuvio e dei Campi Flegrei. La
ricezione dei segnali delle stazioni della RSOV è centralizzata presso un punto di raccolta dati sito
in via Manzoni ed è basato prevalentemente su trasmissione radio e subordinatamente su linee
telefoniche dedicate. Da qui i dati sono trasmessi al Centro di Monitoraggio, sito in via Diocleziano
mediante protocollo TCP/IP su linea dedicata. In Tab. 1 sono riportati i dettagli di configurazione
delle stazioni della rete permanente OV e nella Fig. 1 è rappresentata la relativa mappa. Le
stazioni analogiche sono equipaggiate con sismometri a corto periodo (1s); quelle a componente
verticale con sensori Mark L4-C o Geotech S13, mentre quelle a tre componenti sono dotate di
sensori Mark L4-3D o terne di sensori Geotech S13. Gli apparati di amplificazione e modulazione
sono stati sviluppati e realizzati dal Laboratorio di Manutenzione e Sviluppo della Rete Sismica
(sistema MARCAP). Questi apparati hanno sostituito i precedenti modulatori in esercizio (Lennartz
Mars-66), ormai obsoleti. La trasmissione dei segnali è effettuata prevalentemente mediante
telemetria UHF con apparati radio sintetizzati a banda stretta (ERE PMDU2000) programmabili via
porta RS-232 su tutta la banda operativa (430-450 MHz). Per alcune stazioni (NIS, STH, DMP,
SFT, PE9 e TR9) la trasmissione è realizzata mediante linea telefonica dedicata (CDA). Le stazioni
digitali a larga banda sono equipaggiate con sensori a 3 componenti Guralp CMG-40T con risposta
tra 60s e 50Hz. I dati sono digitalizzati a 100 cps da un acquisitore locale costituito da una stazione
Kinemetrics K2 e trasmessi in continuo via porta seriale RS-232 a 9600 baud mediante telemetria
UHF. Gli apparati ricetrasmettitori sono costituiti da radio-modem SATEL mod. SATELLINE 3AS a
banda stretta con canalizzazione a 12.5 kHz. Per tutte le stazioni il sistema di alimentazione
primaria è garantito dalla linea elettrica o da pannelli solari da 75W.ingv sezione di napoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz