\u201cAlimentare\u201d il desiderio nel lavoro educativo per il benessere

Abstract

Nei percorsi di educazione alimentare non si pu\uf2 non tenere conto di lavorare dentro alle dimensioni del desiderio e dell\u2019erotismo, dobbiamo ammettere che tali dimensioni agiscono comunque in modo latente e di conseguenza come professionisti dovremmo prenderne atto, e saperle agire in modo consapevole e intenzionale. La dimensione del piacere, che pur nella sua natura sfuggevole e ambivalente appartiene alla propria storia sia da un punto di vista personale che professionale si trova nel \u201cpiacere nel fare le cose\u201d che appartiene tanto a chi educa quanto a chi e\u300 educato e in queste attivita\u300 piacevoli e\u300 possibile sperimentare la \u201ccreazione di creativita\u300\u201d, ovvero lo sviluppo della mente e la formazione di nuove potenzialita\u300 interiori che inevitabilmente portano a una crescita individuale.Il piacere sembra quindi strettamente legato, e non a caso, ai processi di sviluppo, ai processi educativi e autoeducativi, in quanto come motore della vita porta l\u2019uomo a conoscersi, a interrogarsi \uabsu se stesso come soggetto di desiderio\ub

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