Teorie e pratiche di valutazione: tra selezione controllo e promozione di crescita

Abstract

Ogni attività umana ha a che fare con la valutazione, sia essa consapevole ed esito di un processo intenzionale sia essa spontanea. A maggior ragione il processo valutativo caratterizzale attività nelle quali, pur non trascurando il suo tradizionale compito, che è quello di monitorare, controllare e verificare costantemente l’andamento del percorso formativo, diviene uno strumento dinamico che tende a favorire l’autovalutazione, o, meglio ancora, la scoperta del sé. Essendo, pertanto, uno strumento dinamico, il suo quadro di riferimento e le sue modalità operative variano e devono rapportarsi alla situazione sociale, al valore, alla funzione e al significato che gli si vuole assegnare, per cui ogni riflessione sulla valutazione deve necessariamente tenere conto dell’evoluzione storica della ricerca scientifica e, con essa, delle teorie dell’apprendimento (comportamentismo, cognitivismo, costruzionismo socio-educativo), della strategia didattica attivata, della prospettiva filosofica e culturale e della motivazione e dell’interesse che ci si prefigge rispetto al perché si valuta, al cosa e al come si valuta

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