Apprendimenti linguistici situati: uno studio su Didattica generale e Didattica delle lingue a confronto

Abstract

Language teaching bases its theoretical and methodological framework on an axiom: object and teaching tool coincide in the target language. There follows that active learning is the key to efficacious linguistic knowledge as well as to transferable learning from a specific disciplinary context to a general one. This perspective is in tune with the educational claims and the learning aims fixed by the EAS teaching model, according to which learning is mediated by action and by the learner’s ability to simulate real life situations within classroomThe present study means to start up an epistemological reflection moving from the comparison between language teaching and general teaching with regard to the recent EAS methodology detected in Communicative Approach and its correlated language teaching methods, having a special look at the CLIL methodology.La glottodidattica fonda il proprio impianto teorico e metodologico su un assioma: oggetto e strumento didattico coincidono nella lingua target. Ne consegue che l’active learning sia la chiave applicativa dei saperi linguistici con una efficacia in termini apprenditivi che sembra possa essere un principiotrasferibile dal contesto educativo specifico al contesto educativo generale.Questa prospettiva risponde alle esigenze educative e ai traguardi posti da un modello didattico quale quello degli EAS (Rivoltella, 2013), secondo cui l’apprendimento è mediato dall’azione e dalla capacità dell’apprendente di simulare in classe “situazioni di vita reale”.Il contributo vuole aprire una pista di riflessione epistemologica a partire dalla comparazione tra glottodidattica e didattica generale in ordine alla recente metodologia degli EAS, ravvisabili nelle metodologie glottodidattiche innestate nell’Approccio Comunicativo, con particolare riguardo al CLIL

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