Tagliare la testa al toro. Alcune riflessioni sull’iconografia di Teseo e il Minotauro

Abstract

Nell’iconografia attica di Teseo in lotta col Minotauro si proietta l’affrancamento di Atene dall’influenza cretese, sancitoritualmente e liturgicamente mediante l’arma utilizzata – la machaira – e la modalità di uccisione – la sphagé –, che connotano inmaniera evidente la soppressione come un sacrificio rituale e legittimo. Lo schema che vede Teseo che afferra il mostro per le cornarimanda strettamente alla pratica delle tauromachie cretesi, difficili prove iniziatiche per i giovani di alto rango. In età romana l’armadell’eroe non è più la spada, bensì la clava, o talvolta il pedum. Ciò che viene a mancare è la proiezione simbolica della potenza atenie-se, non più funzionale, mentre viene invece enfatizzata l’opposizione tra Teseo/civiltà e Minotauro/barbarie.In the Attic iconography of Theseus fighting with the Minotaur, the liberation of Athens from the influence of Crete isprojected , enacted ritually and liturgically through the used weapon – the machaira – and the way of killing – the sphagé -, whichcharacterize the suppression as a ritual and legitimate sacrifice in an evident way. The drawing which shows Theseus grabbing themonster by its horns closely refers to the practice Cretian tauromachies, difficult initiation tests for the young people of tall rank. Inthe Roman age the hero’s weapon is no longer the sword, on the contrary the cudgel, or sometimes the pedum. What is missing is thesymbolic projection of the Athe

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