NAGIDOS, ARSINOE AND ISOPOLITEIA

Abstract

The article treats one specific aspect of the well-known dossier of Nagidos and Arsinoe. It focuses on LL. 34-35 that, according to the communis opinio, contain a grant of isopolity as           W. Gawantka once defined it. The analysis of both content and form of the decree (LL. 19-56) suggest, however, that these lines do not imply the use of this institution. Instead they refer either to a project of isopolity that would have been viable only after Arsinoe had fulfilled several requirements, namely after it had become a polis (to the eyes of Nagidos). Or they imply the concession of politeia to a group of people who did not belong to a polis, in which case we should not speak of the Hellenistic diplomatic tool studied by Gawantka.L’articolo affronta un problema preciso posto dal dossier delle città di Arsinoe e Nagidos: le LL. 34-35 del decreto di Nagidos infatti sono sempre state interpretate come se contenessero la concessione di cittadinanza potenziale, secondo la definizione che ne diede W. Gawantka nel 1975. L’analisi contenutistica e formale del testo del decreto scoraggiano tuttavia dal sostenere questa tesi, mentre è piú probabile che queste stesse linee si riferiscano o ad un progetto di isopoliteia, da poter concedere solo dopo l’adozione di misure e l’attuazione di provvedimenti che avrebbero reso Arsinoe una polis (agli occhi di Nagidos), oppure che non si tratti affatto dell’istituto diplomatico ellenistico, ma della concessione di politeia ad un gruppo di persone non inquadrate in un contesto civico, gli Arsinoei per l’appunto, almeno secondo Nagidos

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