Riqualificazione e sviluppo del sito minerario di Balangero e Corio: una proposta per la miniera d’amianto più grande d’Europa

Abstract

The National Interest Site for remediation of Balangero and Corio produced chrysotile from the 1918 and in the 1970s became the largest European asbestos mine, causing a considerable contamination of the area.The mine was closed in the 1990 because the D.L. 257/92 banned the extraction, import, export, marketing and production of asbestos.The objective of the competition was not only to reclaim a contaminated area, but also to enhance culture and landscape, to preserve the historical memory and to promote initiatives involving the local population to restore the economic and social strength of the region.The project proposes the conversion of the industrial buildings into spaces for documenting the mine history, places for production and promotion of arts and a range of accommodation aimed at developing different forms of tourism.Il Sito di bonifica di Interesse Nazionale di Balangero e Corio ha prodotto crisotilo a partire dal 1918 e negli anni ‘70 si è affermato come la miniera d’amianto più grande d’Europa, causando una notevole contaminazione dell’area.La miniera venne chiusa nel 1990 poiché il D.L. 257/92 vietò l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, il commercio e la produzione dell’amianto.L’obiettivo del concorso non era solamente bonificare un’area contaminata, ma anche valorizzare la cultura e il paesaggio, preservare la memoria storica e promuovere iniziative che coinvolgano la popolazione locale riaffermando la forza sociale ed economica della regione.Il progetto propone la conversione degli edifici industriali in spazi di documentazione dedicati alla storia del sito, luoghi per la produzione e promozione dell’arte e una serie di strutture ricettive volte a stimolare differenti forme di turismo

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