La Telemedicina tra innovazione e sostenibilità: modello operativo generale e tassonomia delle risorse coinvolte

Abstract

Il progressivo innalzamento dell’età media delle popolazioni nei Paesi Occidentale ha contribuito all’incremento esponenziale del tasso d’incidenza delle mattie croniche e all’aumento di poli-patologie e nuove sindromi, con importanti ripercussioni sulle esigenze socio-sanitarie diffuse. Tale circostanza sta fortemente mettendo a rischio la sostenibilità economico-finanziaria dei Sistemi Sanitari Nazionali, costringendoli a fronteggiare una nuova sfida legata all’erogazione di servizi sanitari qualitativamente adeguati e a costi contenuti. In tale contesto, le tecnologie digitali possono rappresentare un elemento estremamente rilevante per vincere tale sfida. Tra queste, in particolare, la Telemedicina si configura come un’innovazione tecnologica clinicamente efficacie, capace di incrementare l’equità d’accesso ai servizi assistenziali, con simultanea riduzione delle risorse necessarie alla loro erogazione. Un’innovazione, dunque, pienamente coerente con le logiche del Value-Based Healthcare. Nonostante le sue elevate potenzialità, la diffusione della Telemedicina stenta ancora a diffondersi nei processi correnti delle organizzazioni sanitarie; ciò sembra essere prevalentemente imputabile all’esigenze di cambiamento delle strutture produttive ed organizzative, nonché di conoscenze, tecnologie e processi operativi, che le aziende devono affrontare per introdurre tale innovazione. Tuttavia, la conoscenza e l’analisi delle le risorse richieste per l’ammodernamento dei processi assistenziali, sembra essere un prerequisito vincolante a tale percorso di cambiamento. A partire da ciò, il presente lavoro ha l’obiettivo di delineare le caratteristiche generali di un modello di erogazione di assistenza sanitaria in Telemedicina, e di classificare, per tipologia, le risorse necessarie alla sua implementazione. Tale disamina può contribuire, dunque, alla definizione di una prima base di conoscenza utile alle decisioni d’investimento in sanità digitale, con il fine di agevolare la valutazione di convenienza economica e di recuperabilità di tale tipologia d’investimento

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