research

Dall'organizzazione <i>multi-stakeholder</i> all'impresa reticolare [From the multi-stakeholder organisation to the network enterprise]

Abstract

Le organizzazioni multi-stakeholder sono a tutt’oggi molto meno diffuse delle organizzazioni mono-stakeholder. Gli approcci più ortodossi allo studio dell’economia quali quello neoclassico e quello neo-istituzionalista tendono a riscontrare in questa evidenza una conferma della capacità delle organizzazioni mono-stakeholder di minimizzare i costi e di raggiungere i più elevati livelli di efficienza. Tuttavia, le teorie dominanti contrastano con altre evidenze secondo le quali le organizzazioni multi-stakeholder, soprattutto quelle non controllate dagli investitori si stanno in realtà diffondendo almeno in alcuni ambiti specifici, quali i settori dei servizi sociali, caratterizzati da pronunciate imperfezioni contrattuali ed asimmetrie informative, oltre che dal carattere relazionale dei servizi off erti. Sembra dunque che, smentendo il teorema di Hansmann, le organizzazioni multi-stakeholder non siano solo colpevoli di aumentare i costi a detrimento dell’efficienza produttiva, ma che sia invece anche in grado di generare maggiore surplus con modalità diverse da quelle tradizionali ed in contesti dove spesso le imprese a scopo di lucro e le organizzazioni a proprietà pubblica non sono in grado di operare. La partecipazione degli stakeholder diversi dagli investitori richiede o suggerisce in molti contesti l’esclusione dello scopo di lucro in quanto essa permette l’internalizzazione di interessi eterogenei ed il superamento all’interno del governo organizzativo delle maggiori imperfezioni contrattuali che si presentano sul mercato. Tuttavia, l’esclusione dello scopo di lucro non è una soluzione necessaria per le organizzazioni multi-stakeholder, che possono ricorrere tanto alla soluzione del governo duale, quanto ad altre forme più blande di partecipazione quali la consultazione ed i flussi informativi. Sembra però di potere affermare che il controllo esercitato dagli investitori sull’organizzazione sia uno degli elementi che più di tutti sfavoriscono la piena internalizzazione di interessi eterogenei all’interno del governo organizzativo a causa del modello di governo tendenzialmente più gerarchico, e dell’instaurarsi di rilevanti contrasti di interesse tra chi controlla l’organizzazione e gli altri soggetti a lei legati. I contrasti di interesse derivano dalla necessità di perseguire prima di tutto gli interessi degli investitori e quindi di massimizzare il valore di mercato dell’organizzazione. Necessità inevitabile quando si consideri che, nell’ipotesi controfattuale di un’impresa di capitale che non massimizza il suo profitto ed il suo valore di mercato, la possibilità di take-over e di scalate ostili verrebbe incrementata. [The article introduces the concept of ‘network enterprise’ as a development of the notion of the multi-stakeholder organization apparently better suited to grasping the structural characteristics and change dynamics of the environmental context in which social enterprises develop.

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