Nel capitolo in cui Joyce rilegge e riscrive l’incauta liberazione omerica dei venti contrari, foriera di ulteriori ostacoli al ritorno dei navigatori, il gioioso e scanzonato avvicendamento di tropi e figure – entimema e paranomasia, palindromo e metatesi – capovolge il segno negativo dell’ipotesto e invita a riconsiderare Ulysses alla luce di dialettiche e strategie testuali che ne moltiplicano i sensi e interrogano in modo impellente la forma stessa del genere