Entrepreneurial mindset, social competences and internationalization of green economy firms. How to boost the circular economy model

Abstract

La presente tesi di dottorato intende approfondire il concetto di economia circolare nel recente contesto economico e sociale europeo e i relativi strumenti indispensabili per la sua implementazione a beneficio di cittadini e imprese. L\u2019economia circolare \ue8 considerata una valida alternativa al modello lineare di crescita economica e, soprattutto, come un modo per colmare la dicotomia tra interessi industriali e ambientali. Grazie ad essa, infatti, \ue8 possibile mantenere il valore dei prodotti e dei materiali in modo duraturo nel ciclo economico, riducendo al minimo sprechi e inquinamento e utilizzando le risorse in modo pi\uf9 intelligente e sostenibile, come ha affermato la stessa Commissione Europea in occasione della presentazione del Pacchetto sull'economia circolare del 2015. Questa tesi \ue8 strutturata in quattro capitoli che seppur presentati in modo autonomo, sono posti in reciproca connessione. Utilizzando approcci diversi, realizzano un intento comune: ossia mirano a definire la relazione tra economia circolare e sviluppo del business in termini di fattori sociali - legge, economia, istruzione, politica, ecc. \u2013 in grado di influenzare il comportamento delle imprese. Lo studio \ue8 stato sviluppato a partire dall\u2019analisi dei fattori trainanti dell'economia circolare - come il trend demografico, la perdita della biodiversit\ue0, l\u2019inquinamento e il degrado ambientale, nonch\ue9 le preferenze dei consumatori e gli altri aspetti culturali \u2013 e tiene conto sia degli aspetti quantitativi sia qualitativi tale da misurarne l\u2019impatto sulla crescita economica. Accanto a ci\uf2 sono state oggetto di studio una serie di misure europee e italiane volte all\u2019introduzione di disposizioni sull\u2019economia circolare nell\u2019ordinamento giuridico, cos\uec come il ruolo degli appalti pubblici e degli altri meccanismi di mercato. L\u2019analisi viene estesa anche a livello regionale con particolare riferimento alle opportunit\ue0 generate dalle specialit\ue0 locali. In questo modo \ue8 stato possibile esplorare il concetto in esame secondo un approccio multi-prospettico, prendendo in considerazione linee guida, attori coinvolti e strumenti necessari, nonch\ue9 seguire la trasformazione del ruolo ricoperto dalle istituzioni locali al fine di migliorare la consapevolezza e la partecipazione del pubblico. Nel secondo capitolo viene condotta una revisione sistematica della letteratura inerente l'economia circolare come strategia di sviluppo sostenibile. Si \ue8 osservato in che misura l\u2019economia circolare copre le tre aree della sostenibilit\ue0 - economica, ambientale e sociale - con particolare riferimento alla gestione delle risorse idriche. Nel fare ci\uf2, il capitolo analizza la relazione tra sviluppo circolare e Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, di cui nello specifico l\u2019obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilit\ue0 e la gestione sostenibile dell\u2019acqua e delle strutture igienico-sanitarie. In questo scenario emergono chiaramente le sfide legate alle acque reflue che pongono questioni specifiche a carattere quantitativo e qualitativo, sia nel contesto urbano sia in quello rurale. Poich\ue9 l'acqua \ue8 la pi\uf9 grande risorsa non sfruttata, il terzo capitolo si concentra sulla recente proposta di regolamento UE con oggetto i requisiti minimi per il riutilizzo dell'acqua nell'irrigazione COM (2018) 337. Lo studio, condotto nell'ambito del progetto UE Marie S. Curie - AcceLerate Innovation in urban wastewater management for Climate changE (ALICE) , ha posto l\u2019attenzione sulla situazione italiana che, al pari di altri stati dell'Europa meridionale, deve affrontare importanti sfide strettamente legate alla scarsit\ue0 e alla qualit\ue0 della risorse idriche a disposizione. Sono state evidenziate quindi le pratiche locali pi\uf9 virtuose, anche grazie a parametri regionali pi\uf9 favorevoli (a esempio l\u2019impianto di Mancasale in Emilia Romagna e il distretto di Capitanata in Puglia). Considerando che \ue8 nell'interesse economico delle imprese ottimizzare l'uso delle risorse, nonch\ue9 esplorare nuove opportunit\ue0 di business, l'ultimo capitolo analizza il ruolo dell'istruzione e delle skill manageriali per le risorse umane nell'adozione dell'economia circolare. Lo scopo \ue8 duplice: analizzare i principali modelli di business di riferimento ed evidenziare le qualifiche e le competenze necessarie per operare in queste condizioni. Tramite una mappatura dei progetti finanziati dall'UE, il capitolo mostra i risultati rilevanti attinenti alle esigenze aziendali in merito alla creazione di valore nella macroregione Adriatico-Ionica, un'area in cui l'acqua \ue8 il principale elemento di collegamento di risorse, merci e persino di conoscenze e competenze. I risultati principali mostrano come l'istruzione svolga un ruolo cruciale per edificare le giuste competenze ad ogni livello e di conseguenza sia in grado di sostenere la creazione di valore nel nuovo quadro dell'economia circolare

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