Design del giunto “per forma”. The design of the joint “by form”.

Abstract

Zero connessioni per la Clip, graffetta capolavoro tra gli oggetti anonimi, mono componente e mono materico, che lavora per elasticità e pressione. Tre connessioni rigide per gravità, una per ogni gamba di “Eros”, tavolo in marmo disegnato da Mangiarotti nel 1971. Trecento connessioni per attrito ottenute con il giunto della sfera geodetica che protegge dagli urti il drone “Elios” di Flyability. Giunzioni con forme che dipendono dal materiale e dalle forze sviluppate, dalle tecniche e dal contesto d’uso ed epocale. Questo è il tema di una ricerca induttiva del design universitario che ha preso in esame oltre 500 esempi di giunzione “per forma”, indagandone le relazioni storiche e culturali, le questioni di linguaggio e quelle tecniche, dando vita ad una catalogazione tassonomica in ragione del materiale, della tipologia del semilavorato, del numero di piani interessati dalla connessione e dalle forze tra questi scambiate. Accompagnata, per una maggiore comprensione dei fenomeni, da rappresentazioni fotografiche e di disegno in esploso assonometrico. Una ricerca che si configura come contributo alla cultura del progetto per il fabbricare, basata sull’osservazione attraverso una lente di ingrandimento della micro-cultura delle connessioni, marker di riferimenti al passato e fughe in avanti: dall’influenza delle tecniche di carpenteria lignea in Giappone sul lavoro dei maestri dell’architettura e del design alla corrente minimal; dalle rivisitazioni di tecniche ed espressioni dell’artigianato preindustriale a quelle del making post-industriale. Zero connections for the paper clip, a masterpiece among anonymous objects, mono component and mono material and works with its elasticity and pressure. Three rigid connections by gravity, one for each leg of “Eros”, a marble table designed by Mangiarotti in 1971. Three hundred connections by friction, obtained by the joint in a geodesic sphere that protects the collision-tolerant drone “Elios” by Flyability. Joints with forms that depend on the material and the forces generated, on techniques and on the context of use and epoch. This is the subject of an inductive research work of university design that has taken into consideration over 500 examples of joints “by form”, to investigate their historical and cultural relationships, their linguistic and technical aspects and set up a taxonomic classification based on material, types of semi-processed object, number of planes involved by the connection and the forces exchanged between them. For better understanding of the phenomena, the research is accompanied by photographic representations and exploded axonometric drawings. This research is set out to make a contribution to the culture of design for manufacture, based on observation through a magnifying glass of the micro-culture of connectors, reference markers of the past and flight into the future: from the influence of wooden carpentry techniques in Japan on the work of the masters of architecture and design to the minimalist current; from revisiting pre-industrial artisan techniques and expressions to those of post-industrial making

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