Testo dell'abstract Scopo La nuova classificazione dei tumori cerebrali (2016 WHO) distingue i gliomi diffusi in base alle caratteristiche molecolari dell\u2019isocitrato deidrogenasi (IDH) in IDH mutati, IDH wild type e non altrimenti specificati. La valutazione dello stato di mutazione dell\u2019IDH ha implicazioni diagnostiche, prognostiche e terapeutiche. Lo scopo di questo studio \ue8 valutare se l\u2019analisi quantitativa delle mappe ADC possa predire in modo non invasivo lo stato di mutazione dell\u2019IDH. Materiale e metodi Sono state esaminate retrospettivamente RM e mappe ADC di 28 pazienti (11 F, 17 M) con diagnosi istologica di glioma diffuso di alto grado (G-III, G-IV WHO) e valutazione dello stato di mutazione dell\u2019IDH1 (18 MUT, 10 WT). Gli esami sono stati condotti su apparecchio RM 1,5 T. Le mappe ADC sono state elaborate e co-registrate con le immagini T2w e T1 post mdc in modo da posizionare le ROI sulle componenti solide della lesione, evitando le componenti emorragica, cistica o necrotica. Sono state posizionate 4-5 ROI per ogni tumore e calcolati i valori medi di ADC (ADCmean) scegliendo tra i valori pi\uf9 bassi per ogni Paziente. La comparazione dei valori ADCmean tra IDH-MUT e IDH-WT \ue8 stata condotta utilizzando il \u201ct\u201d test di Student, considerando statisticamente significativo un valore di p<0. Risultati I valori ADCmean nei pazienti IDH-WT (0,86x10-3mm2 /s)(+/- 0,06) sono risultati pi\uf9 bassi rispetto a quelli dei pazienti IDH-MUT (1,24x10-3mm2 /s)(+/- 0,19) con differenza tra i due gruppi significativa per p<0,01. Il valore minimo di ADC =1,01 x10-3mm2 /s pu\uf2 essere considerato come\u201ccut-off \u201cper differenziare lo stato di mutazione. Conclusioni L\u2019aggiunta di dati quantitativi come la valutazione dell\u2019ADC all\u2019imaging RM convenzionale potrebbe essere utilizzata di routine come marker non-invasivo di pattern molecolari specifici