La gestione del consenso informato nella sperimentazione clinica in emergenza

Abstract

L’acquisizione del consenso informato nella sperimentazione clinica si configura come un processo durante il quale al paziente deve essere dato il tempo di poter valutare lo studio che lo sperimentatore gli propone, il tempo di formulare le relative richieste e ricevere tutti i chiarimenti di cui eventualmente necessita, per poi assumere una decisione consapevole. Un problema che si pone a questo proposito è quello dell’acquisizione del consenso informato nella sperimentazione clinica in situazioni di emergenza. Si tratta di situazioni in cui la finestra terapeutica non concede il tempo necessario perché il paziente possa capire fino in fondo lo studio ed esprimere un consenso critico; in alcuni casi (si pensi ad esempio al trauma cranico) la condizione del paziente è tale da renderlo privo di coscienza, quindi del tutto incapace di fornire consenso. Come conciliare allora la necessità di questo tipo di studi per il progresso della medicina d’urgenza con il rispetto del diritto all’autodeterminazione dei soggetti in studio? Come conciliare, in questi particolari casi, i diritti costituzionalmente garantiti di inviolabilità della persona e incoercibilità dei trattamenti sanitari con l’obiettivo di promozione della salute? In questo elaborato affronterò la questione evidenziando le lacune normative e mostrando le soluzioni che vengono comunemente adottate in Italia

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