research

Il Sarcofago di San Lussorio: <i>ludi</i> anfiteatrali, modelli urbani e rielaborazioni locali a <i>Karales</i>

Abstract

Il sarcofago detto di San Lussorio, conservato nell’omonima chiesa di Selargius (Cagliari), può genericamente inquadrarsi nella tipologia degli esemplari strigilati a edicole, per quanto l’indubbia originalità del manufatto sia l’esito della rielaborazione di diversi modelli, tra i quali identifichiamo pure la classe delle lenòi con teste leonine, che hanno lasciato un’impronta evidente nelle protomi ferine incastrate nelle due edicole laterali sulla fronte della nostra cassa. La figurina stilizzata del defunto armato nell’edicola centrale, da un lato, si può spiegare con l’impegno del defunto in un’attività legata all’approvvigionamento o al mantenimento delle belve da impiegare nei ludi organizzati nell’anfiteatro di Karales; da un altro lato, evidenzia il carattere provinciale del linguaggio formale adottato nella bottega caralitana dove, all’inizio del IV secolo, venne realizzato tanto questo sarcofago, quanto un lotto di esemplari strigilati con delfini ad esso analoghi sul piano stilistico

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