La tesi inquadra i Ditirambi di Bacchilide all'interno della storia evolutiva di un genere dai caratteri complessi e sfuggenti agli studiosi moderni, anche a causa della scarsità di testi a disposizione.
La prima parte traccia l'evoluzione del ditirambo, dalle antiche e pressoché oscure origini di canto rituale connesso con il culto di Dioniso, allo sviluppo di una particolare forma lirica corale, dotata di sue specifiche caratteristiche e funzionalità artistiche.
La seconda parte analizza poi singolarmente i sei ditirambi bacchilidei riportati dal famoso papiro londinese 733, tenendo conto delle varie problematiche formali e contenutistiche proposte dal testo; l'obiettivo dell'analisi è quello di recuperare di volta in volta il senso della composizione dell'ode e, se possibile, l'originaria intenzione espressiva dell'autore, collocando lo specifico componimento nella luce dello stretto rapporto di interdipendenza tra genere e occasione della rappresentazione