Criteri metodologici di valutazione e valori guida per il rumore: una proposta per gli ambienti scolastici che considera l’apprendimento degli allievi e lo sforzo vocale degli insegnanti

Abstract

Introduzione: il Sottogruppo coordinato da AIA con la collaborazione di AIDII e SIMLII si po-ne l’obiettivo di affrontare le tematiche poco note attinenti il disturbo da rumore nei luoghi di vita e di lavoro. Il primo lavoro del Sottogruppo riguarda gli ambienti scolastici. In questi ambienti, condizioni acustiche inadeguate, quali l’elevato rumore di fondo e l’eccessiva riverberazione, producono perdita di concentrazione e affaticamento nei docenti e discenti (1), riducono l’intelligibilità della parola compromettendo l’apprendimento degli allievi (2), determinano negli insegnanti un elevato sforzo vocale i cui effetti si manifestano come sintomi di una vera e propria malattia professionale (3). Obiettivi: nel lavoro si riportano i metodi di misurazione e di calcolo dei parametri acustici fondamentali per la valutazione dell’adeguatezza degli ambienti scolastici (livello del rumore di fondo, rapporto segnale-rumore, tempo di riverberazione, chiarezza, speech transmission index, livello di sforzo vocale), nonché i valori guida riferiti a detti parametri e indicazioni sulla ristrutturazione-progettazione acustica delle scuole. Metodi: l’intelligibilità del parlato è una precondizione essenziale in un ambiente destinato all’apprendimento; si valuta tramite alcuni dei parametri sopra indicati, misurabili e oggetto di norma. È possibile inoltre ricorrere a prove soggettive che consistono in test d’ascolto con materiale vocale registrato da svolgersi in campo o in laboratorio simulando condizioni acustiche ambientali differenti. Il livello di sforzo vocale è valutato tramite monitoraggio dell’attività vocale degli insegnanti per l’intera giornata lavorativa, mediante un dispositivo (Voice Care) costituito da un microfono a contatto da fissare in corrispondenza della fossetta giugulare e da un data logger. Da osservare che il monitoraggio dell’attività vocale può costituire uno strumento di prevenzione d’insorgenza di patologie della voce. Nell’ambito dello studio sono stati rilevati i requisiti acustici di circa cinquanta aule, sono stati eseguiti test d’ascolto su circa ottocento bambini e ragazzi, è stato monitorato lo sforzo vocale di alcune decine di insegnanti. Risultati e discussione: i valori guida sono stati ripresi dalla legislazione straniera e dalla letteratura scientifica e sono stati verificati e validati sperimentalmente al fine di giungere a una proposta integrata nazionale. In Italia la normativa sugli ambienti scolastici risale al 1975: oltre a non essere applicata, essa soffre del fatto di definire requisiti acustici meno stringenti di altri Paesi dove tali requisiti sono aggiornati con il progredire della ricerca. L’AIA sta operando affinché i valori guida proposti siano adottati in sede legislativa al fine di migliorare l’apprendimento e la salute nelle scuole

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