Bellezze panoramiche '22-'22. Innovare le norme di tutela

Abstract

Come un secolo fa, la tutela della bellezza del paesaggio resta una preoccupazione sociale avvertita, da cui scaturisce una chiara istanza nei confronti delle politiche pubbliche, non disgiunta da interessi riconducibili alla prospettiva della valorizzazione (in un fiorire di interventi fisici ed immateriali su belvedere e percorsi panoramici). In Italia, la recente stagione di pianificazione paesaggistica post-Codice vede affacciarsi il tema del paesaggio scenico come chiave interpretativa a scala territoriale. Tra queste esperienze si colloca quella piemontese delle Linee guida per l’analisi, la tutela e la valorizzazione degli aspetti scenico-percettivi del paesaggio. Esse provano a definire un campo d’azione per l’urbanistica, indagando ciò che è possibile assoggettare a disciplina, per sottrarre i valori scenici del paesaggio all’alea di intrattabilità. Una rassegna di esperienze internazionali mostra strumenti disponibili per la gestione dei sistemi di relazioni visive nelle attività di governo del territorio, mentre l’elaborazione tecnica nazionale non sembra ancora adeguata al ruolo strategico che l’apprezzamento visivo del paesaggio ha nelle prospettive di valorizzazione del patrimonio

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