Il problema di integrare fra loro l'economia internazionale
"reale", "monetaria" e "finanziaria", nonostante tentativi
interessanti, \ue8 rimasto sostanzialmente irrisolto. Nei modelli
di teoria pura del commercio internazionale, il valore delle
esportazioni coincide col valore delle importazioni: lo
scambio, anche se realizzato utilizzando moneta come mezzo
di pagamento, rimane fondamentalmente baratto. Nelle
analisi macroeconomiche, viceversa, si presta direttamente
attenzione alla differenza fra produzione e assorbimento
interno, che per definizione corrisponde al saldo corrente,
senza analizzare i processi decisionali relativi agli scambi
internazionali di beni e servizi. La dimensione finanziaria
degli scambi internazionali, a sua volta, tende ad essere
guardata da una angolatura ancora differente.
Senza la pretesa di risolvere la questione, in questo lavoro si
propongono, in maniera critica-comparativa, alcune fra le pi\uf9
interessanti prospettive di integrazione fra dimensioni mico,
macro e finanziaria delle relazioni internazionali.
Una prima prospettiva considera i disavanzi con l\u2019estero
come la conseguenza di scelte intertemporali da parte degli
operatori.ragione della
insoddisfazione con questo approccio \ue8 la seguente: esso
prescinde dalla esistenza di una "moneta" vera e propria. Gli
strumenti monetari potrebbero benissimo non esistere, in
quanto le decisioni vengono adottate, in un certo senso,
\u201cfuori\u201d dal tempo (sostanzialmente, "prima" che il tempo
stesso si dipani).
Nel tentativo di superare questa insoddisfazione, il lavoro
presenta (\ua72) le conseguenze dell\u2019introduzione di una moneta
vera e propria, mezzo di pagamento in quanto fondo di valore, nell\u2019ambito di modelli tradizionali di tipo \u201creale\u201d, in
cui i beni vengono prodotti, scambiati e consumati in un
orizzonte multiperiodale.Una ulteriore pista di lavoro (\ua73) consiste nel mettere a fuoco
il ruolo della disponibilit\ue0 di mezzi di pagamento
internazionali nelle scelte strutturali di indebitamento
finalizzate alla accumulazione di capacit\ue0 produttiva. Un
aspetto importante delle relazioni economiche internazionali
che sfugge ai modelli "reale" sopra presentati ruguarda
l\u2019asimmetria di funzionamento dei mercati dei beni
commerciabili e non commerciabili. Considerarli
separatamente consente di mettere in luce la dimensione
strutturale, e non congiunturale, dell'indebitamento estero