Progetto e infrastruttura: le trasformazioni dell’interfaccia città-porto-canale a Senigallia

Abstract

 Senigallia is one of the several average-sized coast towns that, in the last decade, paid attention to redesign and reorganize their interface spaces between urban contexts and seafront activities. It is an attempt to re-establish a continuity between the urban fabric, the functional areas along the coastline, and the infrastructural system. Today, Senigallia’s morphological scenery shows a mixed seafront border line, whose characters have been alternatively determined by defense and protection needs, and, more recently, by trading and commercial functions. The town is crossed by the Misa river, a major linear infrastructure, which imposes its unfathomable laws of floods and flows, while claims some instruments for water control; the town is also dramatically split by the railway line, whose disruptive and excluding presence affects Senigallia and a great part of the Adriatic coast. In such terms, urban design, as a field of experimentation, is a powerful technical instrument, together with an appropriate management and control of urban policies, to elaborate operative proposals for sewing up the fracture – apparently incurable –, caused by the functional alienation of river banks, the decay of wildly urbanized coasts, and a poor integration of infrastructures into the urban dynamics. Several design experimentations have already been made in such direction; this is a proof of an important change in design trends, which could be applied to Senigallia’s situation too, in the frame of a vast program of urban refurbishment, promoted by the Municipality. Two noticeable interventions of this kind are: the enlargement and technical/functional upgrading of the port, and the project of a new tourist and residential district, designed by Paolo Portoghesi, to be built in ‘Sacelit/ex Italcementi’ area, one of the many in-between areas, dismissed and left for a long time abandoned, as a memory of a bygone productive season. In all these enterprises, the topic of infrastructures plays a dominant role. The need to re-balance and re-establish a relationship with the town definitely requires a new planning of existing tracks, accesses, and relational spaces.Come altre realtà urbane di costa, anche Senigallia, nell’ultimo decennio, si colloca tra quelle città d’acqua, di medie dimensioni, attente a ridisegnare e riorganizzare gli spazi di interfaccia tra contesti urbani e gli ambiti delle attività fronte mare. Un tentativo di ricomporre una continuità tra le trame della città, le aree funzionali della costa e delle sponde e il sistema delle sue infrastrutture. Lo scenario morfologico che appare oggi, per Senigallia, racconta una città i cui confini si affermano sul fronte mare, variamente segnati dalla richiesta di protezione e difesa sulla linea della costa o viceversa incalzati, in tempi più recenti, dalle ragioni dello scambio e dei commerci. Una città divisa dalla cesura del fiume Misa, primaria infrastruttura lineare, che impone le leggi insondabili delle piene e dei reflussi mentre reclama gli strumenti per il controllo delle acque, una città spezzata dalla lacerazione imposta dalla linea ferrata, sistema dirompente ed escludente (per Senigallia e per lunga parte della costa adriatica). In questi termini il progetto, come campo di sperimentazione, si prefigura, insieme ad adeguate gestioni e controllo delle politiche urbane, come valido strumento tecnico-operativo per esplorare risposte progettuali in grado di ricucire l’apparente insanabile frattura che l’estraneità funzionale delle rive del fiumi o il degrado di coste malamente urbanizzate o infrastrutture non perfettamente integrate nella dinamica urbana hanno determinato. La registrazione da più parti di esperimenti progettuali che vanno in questa direzione ci avverte di un significativo cambiamento dei paradigmi progettuali applicabili alla realtà senigalliese inseriti in un vasto programma di riqualificazione da parte dell’Amministrazione cittadina. Tra questi, il progetto dell’ampliamento del porto e del suo adeguamento tecnico funzionale e il progetto del quartiere turistico-residenziale progettato da Paolo Portoghesi che si realizzera’ nell’area Sacelit ex Italcementi, una delle tante aree residuali, dismesse e lasciate a lungo a memoria In questo contesto il Piano Regolatore Portuale per Senigallia raccoglie le implicazioni e le criticità che derivano dall’istanza di una strategia pianificatoria che affida alle concrete potenzialità della disciplina del progetto gli strumenti in grado di amministrare le condizioni poste dalla attualizzazione di probabili configurazioni spaziali e futuri concreti scenari, dove e’ il porto che diventa luogo, polo urbano condensatore di interessi civici. In tutte queste iniziative il tema dell’infrastrutture gioca un ruolo fondamentale e la necessità di riequilibrare e ricostituire un rapporto con la città chiede una sicura rivisitazione dei tracciati esistenti, degli accessi, degli spazi di relazione

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