Metodi di censimento della Volpe (Vulpes vulpes)

Abstract

Estimating absolute or relative numbers in red fox populations is not an easy task. Although a range of methods has been described, neither an optimal nor a universally accepted technique has been found. Moreover, none has been tested on populations of known size. We reviewed the efficiency of fourteen indices of fox abundance classified into two groups: (a) methods where individuals are captured and marked, which include ear tagging or similar conspicuous markings, toe clipping, radioactive tagging of faeces, radio-tracking, and statistics from hunting and trapping; (b) methods not requiring capture, which include both direct methods (nocturnal counts, unsystematic observations, and drive censuses), and indirect methods (den counts, transects for track, scat counts, and scent stations). As a rule, statistics are rarely applicable to populations estimates. Methods involving capture are expensive but provide more accurate estimates than the second group of indices, which are not suitable for paired comparisons from one year to another. Management and wildlife specialists should have in mind such restrictions when considering their goals and the required level of accuracy. Finally, we recommend the simultaneous utilization and comparison of several methods (one from each group, as proposed in a double sampling strategy) for optimum evaluations.La valutazione della consistenza di una popolazione di Volpe, mediante censimenti assoluti o relativi, è di difficile soluzione. Tra i diversi metodi di conteggio impiegati, nessuno si è rivelato ottimale e universale. Tuttavia nessuno è stato utilizzato per popolazioni di consistenza nota. Qui esaminiamo la validità di 14 metodi impiegati per il calcolo di indici di abbondanza, ripartendoli in due gruppi: (a) metodi che implicano la cattura e il marcamento degli animali mediante marche auricolari o contrassegni similari, amputazione delle falangi, radioisotopi rilevabili nelle feci, collari radiotelemetrici e metodi che si basano sulle statistiche venatorie e sui trappolaggi; (b) metodi che non richiedono la cattura degli animali e che riguardano sia rilevamenti diretti (conteggio notturno, avvistamenti casuali, censimento in battuta), sia indiretti (conteggio delle tane, conteggio delle impronte e delle feci su percorsi definiti, stazioni odorifere). Raramente l'analisi statistica è applicabile alle stime della consistenza delle popolazioni. I metodi che implicano la cattura degli animali sono molto impegnativi in termini di tempo e costi, ma forniscono stime più accurate rispetto a quelli del secondo gruppo che non sono adatti per la comparazione dei dati da un anno all'altro. Questi limiti vanno attentamente considerati in relazione alle finalità e al grado di precisione che si intende raggiungere. Noi suggeriamo l'impiego simultaneo di più metodi di censimento (almeno uno per ciascun gruppo), per una comparazione incrociata dei dati e per ottenere una stima corretta della consistenza

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