Obiettivi*:
sperimentare un approccio multi-disciplinare e multi-metodologico alla salute mentale ed ai suoi determinanti nella popolazione migrante attraverso la costituzione di un team multi-professionale che analizzi l'impatto dei fattori culturali, sociali, giuridici ed economici sullo stato complessivo di salute dei migranti e sulla loro domanda di cura in ambito interculturale, con l'obiettivo di fornire supporto ai servizi socio-sanitari nel definire i percorsi terapeutici e di assistenza pi\uf9 appropriati nei casi di alta complessit\ue0, coordinare gli interventi e mettere in rete l'area dei servizi sanitari e l'area dei servizi alla persona.
Metodi*:
Il Progetto del Centro di Consultazione \ue8 nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell\u2019Ausl di Bologna, il Centro di Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale, la cattedra di Antropologia Sociale dei Saperi Medici dell\u2019Universit\ue0 di Bologna e alcuni professionisti esperti in servizi socio sanitari ed etno-psichiatria.
Il quadro teorico di riferimento segue due modelli principali:
la \u201cCultural Consultation\u201d proposta della McGill University di Montreal, che si caratterizza come servizio di consultazione (operando quindi senza una presa in carico del paziente) a supporto dei clinici e degli operatori che lavorano nell'ambito della salute mentale in un contesto multiculturale;
i determinanti sociali come cornice per l'analisi delle relazioni tra organizzazione sociale, cultura e fattori biologici quali agenti che possono influenzare direttamente la salute o l'offerta dei servizi
Le metodologie di lavoro del Centro di Consultazione combinano ricerca, azione e formazione:
attraverso una specifica attivit\ue0 di ricerca a partire dall'esperienza di consultazione vengono condensate ed organizzare le conoscenze potenzialmente rilevanti nel migliorare l\u2019efficacia e l\u2019efficienza dei servizi;
le conoscenze acquisite vengono attivamente trasferite ai servizi attraverso una relazione finale e momenti specifici di confronto con gli operatori, ai professionisti in formazione invece il Centro offre uno spazio per tesi, tirocini o stage.
Risultati:
Il Centro di Consultazione Culturale \ue8 stato attivato in via sperimentale nello scorso autunno dopo l'approvazione nei Piani di Zona. Nel periodo precedente il team ha effettuato la mappatura dei principali determinanti di salute che agiscono sul territorio a partire dalle informazioni quantitative gi\ue0 presenti nelle banche dati socio-sanitarie istituzionali e qualitativi attraverso un lavoro etnografico svolto autonomamente. Sono stati inoltre effettuati una serie di incontri con gli operatori per informarli delle attivit\ue0 del Centro. Con la disponibilit\ue0 di due spazi dedicati l'attivit\ue0 di consultazione si svolge attualmente quattro mattine al mese.
Conclusioni*:
Anche se non sono ancora disponibili esperienze sufficienti per la valutazione dell'intero processo alcune considerazioni preliminari possono essere avanzate:
l'approccio multi disciplinare presenta iniziali difficolt\ue0 per via dei differenti linguaggi e approcci. Il lavoro in team (e non la semplice sovrapposizioni delle professionalit\ue0) consente la costruzione di un linguaggio e di conoscenze comuni;
le prime attivit\ue0 di consultazione sembrano avvalorare l'idea che l'approccio multi-disciplinare alla complessit\ue0 consenta di comprendere in maniera efficace quali sono i fattori principali che agiscono sulla salute dei pazienti visitati e ed indicare possibili strategie per la risoluzion