L\u2019opera affronta la sezione centrale dei gessi romagnoli, caratterizzata dalla massima elevazione dell\u2019affioramento (Monte Mauro; 515 m slm secondo le carte IGM), nonch\ue9 da una naturalit\ue0 pi\uf9 accentuata rispetto agli altri settori della Vena del Gesso. L\u2019areale su cui si sono concentrati gli studi va da Monte della Volpe a Col Vedreto, passando per la sella di Ca\u2019 Faggia, Monte Mauro, Monte Incisa e Co\u2019 di Sasso (comuni di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio, RA): un territorio integralmente protetto, a partire dal 2005, dal Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Le indagini sono spaziate, in un\u2019ottica interdisciplinare, dalla geologia al carsismo, agli studi naturalistici, all\u2019archeologia, a studi storico-geografici. Un ulteriore capitolo \ue8 poi dedicato alle tematiche gestionali connesse a questa area, che racchiude le due pi\uf9 estese zone A (a protezione integrale e accesso normalmente interdetto) dell\u2019intero Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, ovvero la forra del Rio Basino e le rupi sud di Monte Mauro.
Le ricerche sono partite dal recupero e dalla rivisitazione critica di tutti i dati precedenti, passando poi a nuove indagini protrattesi in modo continuativo tra il 2016 e il 2018
