In un mondo sempre pi\uf9 solcato da profonde crepe geopolitiche e conflitti di civilt\ue0, il panorama dell\u2019America Latina si presenta oggi pi\uf9 stabile e prevedibile. E non solo di quanto appaiano altre aree del globo, ma anche di quanto la stessa America Latina apparisse nel recente passato. L\u2019evento che pi\uf9 ha indotto gli osservatori a sottolineare tale peculiarit\ue0, \ue8 senz\u2019altro stato l\u2019avvio del disgelo tra Stati Uniti e Cuba: un passo che si direbbe destinato, qualora evolvesse nella direzione sperata, a togliere di mezzo il pi\uf9 annoso e spinoso scoglio che ancora si para sul cammino di una sostanziale cooperazione emisferica nelle Americhe. Ma anche altri fattori, perfino pi\uf9 importanti del disgelo cubano, taluni di ordine storico e altri di natura pi\uf9 congiunturale, inducono a confidare, almeno a medio termine, sul miglioramento del clima internazionale in America Latina; miglioramento da intendersi sia come maggiore cooperazione multilaterale, sia come maggiore condivisione di valori nei diversi paesi dell\u2019area. Certo, l\u2019evoluzione del caso cubano e quella di altri delicati passaggi del contesto regionale, come la cronica crisi venezuelana e il processo di pace in Colombia, rimangono colmi di trappole e potrebbero da un momento all\u2019altro ridare fiato alle frizioni che in passato hanno infiammato la regione. Ma per il momento, tutto pare indicare che tali frizioni tendano piuttosto ad attenuarsi e che la loro soluzione si possa incanalare per vie pacifiche e negoziate