Home visiting come sostegno alla genitorialit\ue0 in famiglie con nati pretermine.

Abstract

Negli ultimi anni si \ue8 riscontrata sempre pi\uf9 la necessit\ue0 di pianificare trattamenti medici e psicologici che includano la promozione della salute e il miglioramento delle competenze individuali, al fine di ridurre i fattori di rischio e di aumentare quelli di protezione. Nell\u2019ambito degli interventi preventivi rivolti alla famiglia, la maggior efficacia sembra essere garantita dal sostegno alla relazione genitore-bambino (Cassiba, Van IJzendoorn, 2005). Abbiamo svolto uno studio pilota basata su una tecnica di Home Visiting psicologico diretta a rafforzare la qualit\ue0 della relazione genitore-bambino nato pretermine (peso alla nascita < 1500gr). L\u2019intervento si \ue8 svolto a domicilio basandosi teoricamente sul costrutto di attaccamento e sulla tecnica dell\u2019Infant Observation. Sono stati trattati 10 genitori di et\ue0 compresa tra i 30 e i 40 anni, di cui 7 madri con una storia di disagio psicologico antecedente alla gravidanza (disturbo alimentare, 2 casi, attacchi di panico, 2 casi, depressione, 3 casi). L\u2019esperienza di Home Visiting \ue8 stata presentata come la continuazione del percorso di sostegno psicologico fornito dall\u2019U.O. di TIN ed \ue8 iniziata la settimana seguente la dimissione del nato pretermine e terminata al sesto mese di et\ue0 corretta del bambino. Le visite domiciliari sono state effettuate dalla psicologa del reparto che in 5 casi ha effettuato colloqui con la triade madre-padre-bambino e, negli altri 5 casi, colloqui con la diade madre-bambino. Durante la visita, la coppia ha avuto la possibilit\ue0 di condividere i vissuti relativi la nascita pretermine, entrare in contatto con i sentimenti propri e del partner, esprimere ansie e paure rispetto allo sviluppo del figlio e l\u2019incertezza sulle proprie capacit\ue0 genitoriali. Nel corso dell\u2019incontro, la psicologa ha osservato il comportamento del bambino e ha attirato l\u2019attenzione dei genitori sulle modalit\ue0 utilizzate dal neonato per entrare in relazione con loro, al fine di promuovere un sentimento empatico di identificazione. Tali interventi sembrano promuovere una relazione pi\uf9 sensibile tra madre e figlio. La focalizzazione sulla triade, inoltre, sembra favorire un maggiore alleanza di coppia e una migliore capacit\ue0 genitoriale di comprensione dei bisogni del bambino

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