I percorsi di pianura

Abstract

3.4 Da S. Lazzaro di Savena, procedendo verso nord-est si giunge a Villanova, localit\ue0 dalla quale ha preso il nome una "facies" della prima civilt\ue0 del Ferro, propria del Bolognese e dell'Italia centrale tirrenica. Villa Gozzadini fu centro di importanti scavi archeologici che nel 1853 portarono alla luce sepolcreti di et\ue0 compresa tra il IX ed il VI sec. a.C., ricchi di suppellettili conservate ora presso il Museo Civico Archeologico di Bologna; il rinvenimento ha avuto una grande importanza per la conoscenza della preistoria del territorio bolognese, nota con il nome di Civilt\ue0 Villanoviana. Si prosegue quindi verso Castenaso, posto a 41 m s.l.m. sulle sponde del T. Idice; il toponimo si fa derivare da un Castrum Nasicae dove si sarebbe accampato Scipione Nasicae. All'ingresso dell'abitato di Castenaso si trova la Chiesa di S. Giovanni Battista che conserva una Immacolata di Gian Gioseffo Dal Sole e, in sagrestia, un Crocifisso della scuola di Alessandro Algardi. A 3 km dal centro di Castenaso domina il panorama, con le sue solenni e monumentali linee, il Santuario della Madonna del Pilar, detta pure di Caste-naso. Sul luogo esisteva fin dal sec. XIV una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, che nel 1660 pass\uf2 in propriet\ue0 al Collegio di Spagna. Nel 1672, per interessamento dell'amministrazione del Collegio, fu collocata nel santuario una immagine della celebre Madonna venerata a Saragozza sotto il titolo di Madonna del Pilar. La tela \ue8 opera del pittore bolognese Gian Battista Bolognini e rappresenta la Vergine che tiene fra le braccia il Bambino Ges\uf9; essa si erge su una colonna (Pilar) ed ha ai piedi, inginocchiati, S. Giacomo (patrono della Spagna) e S. Pietro de Arbues, gi\ue0 alunno del Collegio di Spagna, martirizzato il 17 settembre 1485 (foto 3.46)

    Similar works